C’è vita oltre a Krakatoa e Motel Connection. Chiaro: il nome di Pisti non potrà non essere collegato a queste due entità, anche nei prossimi anni. Il sodalizio con Samuel dei Subsonica e con Pierfunk è stato forte, i frutti sono stati copiosi (serate, dischi, colonne sonore, presenze mediatiche), non se ne fugge. Però i libri sono fatti di capitoli che si aprono e si chiudono e, per quanto riguarda il dj/producer torinese (ormai un veterano di una delle scene più consistenti d’Italia), è arrivato il momento di tuffarsi in un’altra avventura artistica.
Se sarà solo una parentesi momentanea o qualcosa di più duraturo (magari con la stessa longevità degli altri progetti storici) lo dirà solo il tempo. Di sicuro c’è una svolta in parte inaspettata verso sonorità meno strettamente da dancefloor – ma Pisti è comunque persona dai mille ascolti – e c’è una collaborazione non scontata con Giulietta Passera, da anni voce di una delle forze maggiori dell’electroswing europeo, gli Sweet Life Society, oltre che prestata in giro a diversi progetti di matrice jazz. D’altro canto, che il background sia jazzistico lo si capisce perfettamente dal modo in cui è impostata la voce, anche in questo “Rainy Days” che vi presentiamo in anteprima e che è una delle primissime manifestazioni del progetto Mangaboo – questo è il nome che Pisti e Giulietta hanno scelto per questa loro sortita a due. A quanto pare, bisogna aspettare poco – giusto l’inizio dell’autunno – per avere addirittura un album; eccovi intanto l’antipasto, accompagnato dalle parole della band.
“Rainy Days è un brano dal carattere quasi disco 70s, dove groove e armonie si intrecciano per far ballare. È per noi l’ultimo disco che vorremmo ascoltare a un un party durato tutta la notte, l’ultimo saluto del club a i suoi fruitori, l’arrivederci a un’altra festa. Il testo è breve, poiché è stato estrapolato da una stesura più lunga e trattato e scomposto come si faceva con i campioni vocali nella prima house music. Fa riferimento ai momenti di transizione, in cui si apprezza la solitudine, il ticchettio della pioggia e si pregusta l’imminente sopraggiunta di un nuovo obiettivo, l’inizio di un viaggio verso un livello superiore nella consapevolezza di sé”.