La sua “Zero Ghosts Out The Door” di un paio d’anni fa, caposaldo dei set di allora di Vito Aeroplane, ce la ricordiamo ancora benissimo, coi suoi suoni orientali da tappeto volante (quello vero, non quello di Luciano Rispoli): vederlo tornare alla ribalta non può che farci felici.
Tre tracce per Herr Styler ognuna completamente diversa dalle altre due: se il disco si apre con le atmosfere sbilenchissime e irregolari di “Necklace Forest”, in cui l’abilità del giovane francese di richiamare un intero immaginario usando pochi suoni viene fuori in tutto il suo splendore portandoci nella foresta di cui parla il titolo, è con le altre due tracce che si fa sul serio. “We Are The Ones” ha del gran potenziale per fare breccia nei cuori del pubblico indie dance, con un bel tiro danzabile e un vocal cheesy al punto giusto che completa alla perfezione il mood festaiolo ma con garbo della traccia, mentre “Pienzm” è roba più da notte fonda, con un basso rotolante che entra in testa e non se ne va più e un sacco di elementi che gli danzano attorno, tra voci, synth e chi più ne ha più ne metta.
Bentornato, Signor Styler, è bello riaverti tra noi.