L’opinione condivisa da alcuni, per cui Los Angeles nel 1993 era considerata la capitale dei rave made in USA, vista alla luce delle produzioni techno provenienti dalla capitale californiana nell’ultimo decennio, porterebbe a pensare che i ragazzi hanno decisamente fatto propria la lezione. Certo non è la stessa cosa e come si suol dire di acqua sotto i ponti ne è passata ma è curioso notare come sulle ceneri di quel movimento la West Coast americana abbia iniziato a sfornare realtà e talenti di primissimo livello (John Tejada, Silent Servant, Drumcell per citarne qualcuno). All’interno di questo contesto si colloca David Flores in arte Audio Injection o Truncate che con le sue produzioni (apparse su etichette come Droid Rec, Electric Deluxe, Modularz, Sleaze Rec) e apparizioni letteralmente esplosive, ipnotiche, a volte più minimal altre più deep, segna un ponte immmaginario tra passato e presente.
Ciao David! Come va? So che recentemente sei stato in tour in Europa, come è andata? Qualche città a cui sei particolarmente affezionato?
Le ultime serate in Europa sono state tutte veramente delle belle feste, con un gran pubblico. In modo particolare il Bootshaus di Colonia e l’Edit Festival in Olanda sono stati semplicemente incredibili, davvero un gran divertimento.
A 15 anni era già possibile trovarti a suonare nei raves e nei party underground della California anni ’90, oggi sei uno degli artisti più rappresentativi della nuova techno made in USA. Quanto quelle passate esperienze hanno contribuito a creare l’artista di oggi? Come descriveresti quel mondo a chi non poteva essere lì?
Crescere in quel contesto negli anni ’90 è stata un’esperienza grandiosa perché tutta quella musica mi sembrava così nuova. Ascoltavo un sacco di mix registrati su cassette, andavo a serate e quando potevo compravo qualche disco. Quel periodo ha avuto ed ha ancora oggi una grande influenza su di me. Si possono trovare molte reminescenze degli anni ’90 nella mia musica e nel mio modo di suonare. Quegli anni furono abbastanza folli a Los Angeles e dintorni, non posso dire di essere stato una figura importante della scena ma ho presenziato a molti raves e party house di Los Angeles e delle città attigue. C’erano innumerevoli feste ogni week end, molti raves illegali in impianti dismessi, grossi festival e feste house. Ogni week end era senza interruzione e anche durante la settimana potevi trovare alcuni party improvvisati che avevano luogo durante l’orario scolastico! E’ stato decisamente cool vivere tutto questo negli anni ’90.
Il tuo vero nome è David Flores ma sei meglio conosciuto come Audio Injection o Truncate: il primo dei due è Audio Injection con cui inizi a pubblicare le tue tracce a partire dal 2007 su etichette come Droid Rec, Electric Deluxe, Slaze Rec, Monoid. Ci puoi raccontare come e dove è iniziata questa avventura? Quale lato rappresenta di te?
Erano anni che producevo, quando pensai fosse arrivato il momento di inviare alcuni demo in giro. Inizialmente le mie prime uscite erano effettivamente sotto il nome di “David F” ma il mio sito fu chiamato Audioinjection.com quindi col tempo decisi semplicemente di iniziare ad usare il nome Audio Injection. A dirla tutta la mia prima traccia uscì nel 2005 ed era intitolata “Audioinjection EP”. In precedenza,nel 2004, era stato rilasciato su Droid Records un mio remix per Drumcell. In seguito continuai semplicemente a produrre le mie tracce e rilasciarle laddove fosse appropriato. In un primo momento producevo principalmente per la Droid poi col tempo altre labels hanno iniziato ad interessarsi a me e da lì tutto è iniziato.
Audio Injection si rivela un prolifico produttore spaziando da suoni più minimali (Bottle Opener 2007) a quelli più techno profondi ed ipnotici (No Key 2013) oltre che richiestissimo remixer (molte sono le collaborazioni con artisti del calibro di Drumcell, Xhin, Shifted): quali sono le tue fonti di ispirazione? Come ti approcci alla produzione di una tua traccia o di un remix? Quali equipaggiamenti preferisci?
Molta della mia ispirazione oggi giorno viene dalle serate. Faccio attenzione a ciò che funziona durante quest’ultime e nella mia musica provo a riprodurre le impressioni che da queste provengono, aggiungendoci anche la mia interpretazione. Certi giorni sono in studio per produrre tracce più esplosive, altre volte sento di voler fare qualcosa di più deep, dipende dal mio umore. Per quanto riguarda i remix, normalmente mi avvicino ad essi come se dovessi fare una mia traccia piuttosto che un remix vero e proprio. Ovviamente uso gli stessi elementi dell’originale ma poi di base compongo la traccia come se fosse mia, se questo ha un senso haha. Per comporre uso ancora software ma recentemente ho acquistato un synth modulare che presto inizierò ad utilizzare per le mie future produzioni.
Qualche anno dopo (2011) è tempo di far scoprire al mondo un’altra faccia di te, Truncate, un progetto che te stesso definisci “focuses on the deeper, darker, and more raw side of techno”. Brani come “Truncate 16”, “Transient V2”, “Difraction” fanno concretamente impazzire tutti i dancefloor in cui vengono suonate. Ma come nasce Truncate? Si tratta di un progetto personale che viene da lontano o è stata un’idea cresciuta col tempo?
Truncate ebbe inizio giusto come strumento da dj per amici. Non era assolutamente mia intenzione rilasciare musica. Volevo solo fare alcune tracce “dj friendly” da suonare alle mie serate e da condividere con amici ma da questa iniziale idea le cose sono continuate a crescere fino a quando ho deciso di iniziare a pubblicare le tracce. Non mi aspettavo davvero di guadagnare una simile popolarità in quanto comunque le tracce erano davvero semplici. O forse è proprio questa la ragione di così tanto successo. In ogni caso è perlopiù nel suono di Truncate che si rinvengono le mie influenze più giovani.
Oltre a differenze di sonorità vi sono altri elementi che diversificano i tuoi due progetti?
Fondamentalmente nel materiale che va sotto Truncate vi si può trovare molta influenza della Chicago anni’90. Così come sonorità più legate al panorama UK degli ultimi anni ’90 e Detroit.
Che si parli di Audio Injection o di Truncate il comune denominatore è comunque uno: la techno. In molti hanno tentato di dare una definizione, di classificare, catalogare la techno… ma per te che ci vivi tutti i giorni che cosa rappresenta? E considerando i continui sviluppi cui è sottoposta, quale direzione prenderà?
Quando si parla di techno la maggior parte delle persone non la comprende appieno. La puoi mostrare, portare all’orecchio di un ascoltatore medio e semplicemente ti sentirai dire che suona sempre uguale. La techno è un’esperienza, si deve andare ad una festa, ascoltare quella musica e sentire quell’energia in quella stanza, per capire ciò che essa è. Non puoi provare quelle sensazioni seduto a casa ad ascoltare il tuo iPod. E’ difficile dire quale direzione prenderà la techno, è in un continuo cambiamento ciclico, dobbiamo solo aspettare e osservare.
Che cosa c’è dietro alle tue esibizioni? Prepari in precedenza i tuoi set o sono il frutto di improvvisazione?
I miei dj sets sono perlopiù frutto di improvvisazione. In genere ho una playlist preparata in precedenza a mano ma l’ordine in cui la musica è suonata viene deciso sul momento.
Che strade prenderanno invece Audio Injection/Truncate? Progetti per il futuro? Speranze di vederti in Italia?
Continuerò a rilasciare musica con entrambi i miei alias. Ci sono alcune nuove tracce sotto Truncate in arrivo e ho parecchi progetti in programma per quest’anno. Alcuni di questi sono abbastanza importanti ma non voglio ancora annunciarli, dovrete giusto tenere i vostri occhi aperti non appena la musica uscirà.
English Version:
Considering the widespread opinion that defined Los Angeles as the US rave capital in 1993, nowadays’s techno productions coming from the Californian capital confirms that local producers benefited from the know-hows of that time. Sure time went by and things are not the same but it’s curious how from the ashes of this movement, the West Coast begun to bring out first class artists and realities (John Tejada, Silent Servant, Drumcell just to quote some). Within this context there’s David Flores, alias Audio Injection or Truncate that with his litteraly explosive, hypnotic, sometimes more minimal some other deeper productions (appeared on labels like Droid Rec, Electric Deluxe, Modularz, Sleaze Rec) and gigs, creates a imaginary musical bridge between past and present.
Hi David! How are you? You’ve been recently on tour in Europe, how did it go? Is there any city that you especially enjoyed?
The last gigs I had in Europe were all very fun parties, such great crowds. Especially at Bootshaus in Cologne and Edit Festival in Holland those parties were just mad, so much fun!
At 15 years old you were already playing in raves and underground parties in the California of the 1990’s. Nowadays you are one of the most eminent artist of made in USA new techno music. How far did those past experiences influence the today’s artist? How would you describe this californian 90’s world to those who weren’t there?
Growing up in the 90s was a great experience for me because the music was all so new to me. I listened to tons of mixed tapes, went to shows, bought records when I could, so it was a big influence for me even til today. You can hear alot of the 90s influence in my music and djing. The 90s were pretty crazy in Los Angeles, I can’t say I was a heavy part of the scene but I went to raves and house parties all over Los Angeles and surrounding cities. There were tons of parties every weekend, lots of illegal warehouse raves, big festivals and house parties. It was non stop each weekend and even during the week there were ditching parties, where parties would happen during school hours! It was pretty cool to experience that in the 90s.
Your real name is David Flores but you are mostly known as Audio Injection or Truncate. Under the alias of Audio Injection, you begun to edit your tracks in 2007 with labels like Droid Rec, electric deluxe, Slaze Rec. and Monoid. Can you tell us how did this adventure start? Which part of your artistic identity does it represent?
I had been producing for a few years and thought it was time to start sending some demos around. Some of my first releases were actually under my name ‘David F’ but my website was called Audioinjection.com so later I decided to just start using the name Audio Injection. My first record came out on Monoid Recordings back in 2005 actually and it was titled “Audioinjection EP”. I had also made a remix for Drumcell back in 2004 that was released on Droid Records. After that I was just making music and putting the tracks out where they fit. I was doing stuff for Droid mostly, but then started getting attention from other labels and it just all took off from there.
Audio Injection turns out to be a prolific producer of minimalistic (Bottle Opener 2007) as well as deeper and hypnotic (No Key 2013) techno sounds, not to mention highly requested remixes (mostly featuring artists like Drumcell, Xhin, Shifted). Where do you find your inspiration? What is your approach to get to the creation of your own tracks and remixes? What kind of equipment do you require?
A lot of my inspiration these days come from gigs. I pay attention to what works at the parties and try to bring that influence into my music as well as my own little spin to the tracks. Some days I’m in the studio and I feel like making a banging track, some days I wanna go deep, depends on my mood. With remixes, I usually approach a remix as making it my own track rather than a remix. I will use the same elements of the original of course and basically write the song as if it was my own, if that makes any sense haha. I’m still writing all my music with software, but recently aquired a modular synth set up so I will start to incorporate that into my future productions.
A few years after (2011) you introduced to the world another side of your artistic identity: Truncate. A project that yourself defined as “focuses on the deeper, darker, and more raw side of techno”. Tracks like “Truncate 16”, “Transient V2”, “21” are made to drive clubber crazy on the dancefloor. But How did the idea of truncate come out? Was it a personal project that you had in mind for a long time or was it an idea that came to you step by step?
Truncate had started as just dj tools for friends. It wasn’t my intention to release the music at all. I just wanted to make dj friendly tracks to play at gigs and to share with friends, but from there it just grew and grew and I decided to start putting the tracks out. I didn’t really expect it to gain such popularity because the tracks were so simple. Maybe that’s why it did get popular. I’m a dj and I like dj friendly tracks, no nonsense. Mostly the Truncate sound is from my earlier influences.
Aside from differences of musicality, is there any other details that distinguishes the two projects?
Basically with the Truncate stuff you hear a lot of that 90s Chicago influence in there. As well as the mid/late 90s UK sound with some Detroit influence.
Whether we speak about Audio Injection or Truncate, the common denominator is techno music. Lots have tried to give a definition, to classify, to catalog techno music, but for you, as a artist in immersion, what does it represent for you? And considering the on-going developments techno music is going through, which path will it take?
With techno most people won’t understand it. You can show techno to an average person and they will just tell you it all sounds the same. Techno is an experience, you have to go to a party and feel the music and energy in the room to understand it. You can’t just get that feeling sitting at home listening on your ipod. As far as where techno will go, its hard to say. Its always changing and going in circles. We will just have to wait and see.
For your live performances, do you know before what you are going to play or is it a complete improvisation?
When I’m djing its mostly improvisation. I would go into a gig with a playlist picked out before hand, but the order the music is played is all up in there.
And what about Audio Injection/Truncate? What are your projects for the future? Can we hope to see you soon in Italy?
I will continue to put out music with both aliases. There are some more Truncate records coming. I have lots of projects lined up for this year, some are pretty big but I don’t want to announce them yet, you will just have keep your eyes open as the music comes out!