Federico Dask
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La musica ha fatto da sottofondo a tutta la mia vita, fin da quando andavo all'asilo con Michael Jackson nel Walkman. Non immaginerei un solo giorno passato senza di essa. In casa, in auto, al lavoro o tra i club e festival di mezzo mondo. Cibo per corpo, mente ed anima. Come disse Bach, la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio di ció che c'è fuori.

Tbilisi: una Berlino che non ha ancora perso la verginità

Se dovessi trovare un grande comune denominatore che ha reso iconiche città come Berlino, Detroit o Amsterdam, sarebbe la capacità di combattere il disagio sociale, l’inadeguatezza e la mancanza di opportunità che la società imponeva come un’enorme spada di Damocle,…

Amsterdam Dance Event: e voi che scusa avete?

“La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare.” Con questa frase, il malinconico Jep Gambardella – scrittore ed…

Amsterdam Dance Event: tutto cambia, niente cambia

Quella che si sta sempre più avvicinando sarà la mia settima volta all’ADE: la quarta come rappresentante di Soundwall, la terza come italiano in Olanda, la prima in assoluto come cittadino di Amsterdam. Come già vi avevo raccontato nelle ultime…

Se i Chemical Brothers accompagnano la tua vita

Perché è così bello rivedere un vecchio amico? La risposta più semplice, che molto spesso è anche quella corretta, è che essenzialmente sembra come se non fosse passato neanche un giorno ogni volta che il destino vi riaccoppia. Anche se…

Vi piaccia o meno, Deadmau5 si merita comunque un “grazie” non da poco

Non mi sorprende affatto, il ritiro di Deadmau5 dalle scene a tempo indeterminato. Anzi, credevo sarebbe arrivato prima. Molto prima. E nell’effettivo l’artista canadese aveva già avuto lunghi periodi di “riflessione” nel corso dei suoi oltre dieci anni di carriera.…

La generazione Diabolika raccontata da un milanese

La mia generazione, quella che è stata adolescente a cavallo con l’avvento del nuovo Millennio, è stata presumibilmente l’ultima ad essere legata mani e piedi ad MTV ed alla radio come reali mezzi di ispirazione musicale. Prima che l’avvento del…

Il colpo del KO: Into The Valley si arrende

Sfido chiunque a dire di non aver fantasticato a lungo, quando era stato presentato per la prima volta, su uno scenario realmente epico come quello del Dalhalla, una cava mineraria sperduta nelle campagne di Rättvik, in Svezia. Era il 2015 e…

Dekmantel Festival siamo (anche) noi

Chi dice che un festival di musica elettronica debba per forza insegnare qualcosa ai propri frequentatori? Chi ha teorizzato che il rischio d’impresa sia solo un parolone da dinamiche corporate ed estraneo alle arti figurative? Dove sta scritto che un’organizzazione…

Tomorrowland: le Olimpiadi della musica elettronica

Io vi capisco. Davvero. Il malessere che trasuda dalle vostre filippiche internettiane sul perché il Tomorrowland sia il male supremo del mondo del clubbing e di come tutti i suoi astanti siano un branco di capre maggiormente occupate a rimpinguare…

The (second) end of Store Street: The Warehouse Project cambia casa ancora una volta

Non sono mai stato all’Hacienda, ero troppo giovane per sapere cosa fossero la rave culture e l’ecstasy. Nè ho mai visto un concerto degli Oasis al May Road, il fu storico impianto sportivo dei Citizens. Dove le note di “Blue…