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Qualcuno disse: “Scrivere di musica è come ballare l’architettura”. Poco male, nel mio caso significa passione. Una passione che vive “guancia a guancia” con le casse di club e festival, in avido ascolto in cuffia, spulciando vinili…oppure proprio sulle pagine di Soundwall. Funky, soulful, house o techno fa poca differenza, la buona musica non ha bisogno di etichette. Dovendo arrendermi all'idea di intervistare Marvin Gaye, mi ostino a sognare un' intervista a Moodymann. Scolandoci una bottiglia di Curvoiseur, ovviamente.