L’uomo con l’armonica Io ho avuto il grande onore e l’immensa fortuna di conoscere una delle persone che ha contribuito a fare la storia di una delle colonne sonore più belle di tutti i tempi e di un “filone”,…
Giant Steps: Osiris
Filippo è giovane, giovanissimo, ma sa già perfettamente quello che vuole e come lo vuole. E’ uno curioso e questa resta sempre la carta vincente quando si parla di creatività. Infatti, si sta facendo conoscere, sta portando a sé le…
Krake Festival 2014: i tentacoli del polipo su Berlino
Il Krake, in lingua teutonica, significa polipo. Il Krake Festival è una manifestazione che abbraccia diversi tipi di arti, generalmente performative, prevalentemente musicali, smaccatamente di stampo elettronico. Con il grande intuito, però, di andare a sfiorare punti diversi, spesso lontanissimi…
OST: Dead Man. Non puoi fermare le nuvole costruendo una barca
What name were you given at birth, stupid white man? Lo sferragliare di un treno a vapore. Un vagone che dondola. Passeggeri. Predoni, cacciatori di orsi, cercatori d’oro, qualche vecchio e un paio di donne. Fucili. Nessun bambino. Il…
Giant Steps: Palm Wine
Ciò che accade ascoltando un set di Palm Wine è viaggiare. Sì, ma non inteso nel modo classico quando ci si riferisce alla musica elettronica. Simone ti permette di prendere, salire in macchina oppure su un aereo, su di una…
Marcello Michelotti e i Neon: la new wave in Italia non è mai esistita.
Marcello Michelotti ha rilasciato solo una manciata d’interviste da quando, nel 1978 insieme a Stefano Fuochi, ha fondato i Neon. Davvero se ne contano sulle dita di una mano, perché Marcello è un personaggio riservato, che se deve stare sotto…
OST: David Lynch e Angelo Badalamenti. Una storia vera.
Duecentoquaranta miglia Questa è la storia vera di come Alvin Straight ricominciò dalla fine. La pellicola si apre e si chiude con un cielo stellato, una parentesi lunga duecentoquaranta miglia, per ritrovare se stessi e raccogliere la propria vita.…
Krake Festival 2014: il ritorno del polipo
“Strictly challenging artist, no bullshit, no boredom” era il motto con il quale ci aveva accolto il festival del polipo nell’edizione passata. Certo, con la spocchia di chi sapeva fin dove poteva arrivare e se ne compiaceva. Così l’anno scorso…