A vederlo così, ciuffo spettinato e look dark, te lo aspetteresti front-man di una di quelle band rock nate in qualche high school di Londra e cresciute nei suoi club più piccoli e underground; uno di quei gruppi che, per…
Dial Records: quindici anni attraverso i nostri dischi preferiti
Chiamata impropriamente la “Venezia del Nord”, come Amsterdam e Bruges, quasi bastasse poggiarsi su diversi canali per ricevere una simile onorificenza, Amburgo è al pari di Berlino una delle città più ricche di fascino dell’intera Germania, pur non presentando i…
Giant Steps: Synthek
Se c’è una cosa che non può non colpire di Synthek, oltre all’indubbia qualità della sua proposta musicale, sia in termini di release prodotte che di dischi suonati in dj set, è la serenità e la leggerezza con cui affronta…
Francoforte e le sue label: sulle rive del Meno c’è molto altro oltre Cocoon
Quando mio padre mi ha parlato dell’ennesima, nuova coupé in arrivo a casa il pensiero che la sua “fase pischello” si stia procrastinando troppo a lungo ha fatto nuovamente capolino, fornendo un nuovo spunto di riflessione sugli step obbligatori che…
Emanuele Inglese: il Diabolika non è tutta la mia storia
Protagonista indiscusso della scena di Roma, prima, e di tutta Italia, poi, Emanuele Inglese è il dj più amato dal “suo pubblico” che mi sia mai capitato di sentir suonare; chi ha avuto modo di ascoltarlo mettere i dischi sa…
Giant Steps: Manuel Di Martino
C’è una cosa che la Campania continua a fare da decenni con una costanza e una perseveranza disarmante, ovvero sfornare dj e produttori ricchi di cose da dire e vogliosi di misurarsi con le sfide che il clubbing è solito…
Suoni & Battiti: rieccoci, carichissimi
Ferie imprevedibilmente più lunghe per Suoni & Battiti che, a distanza di qualche settimana da quel “back to ’90” che c’ha tanto divertiti nella sua preparazione, torna su queste pagine con una carrellata di EP, tutti ovviamente di pregevolissima fattura.…
“My Melancholy Baby”: Syncopated Man ci porta nella Chicago di inizio ‘900
Immaginate uno scenario retrofuturistico in cui uomini in abito gessato, poggiati su vecchi banconi in legno consumato, bevono bourbon mentre le loro dita scorrono distrattamente su schermi olografici degni del miglior film di fantascienza. Fuori è inverno e il freddo…