Quando a Milano si svolge la Design Week la prima cosa a cui l’italiano medio pensa sono gli eventi del FuoriSalone. Per qualche giorno la città viene sommersa da atelier improvvisati, loft sub-affittati, parassiti da open bar, radical chic e chi più ne ha più ne metta.
Ieri sera per dare il mio personale calcio d’inizio a questa settimana del Salone del Mobile mi sono recato all’Accademia del Lusso, che in collaborazione col web magazine Picame e lo staff del celeberrimo Tenax di Firenze ha organizzato un piccolo evento focalizzato sull’efficacia del Back2Back. Ovviamente l’associazione mentale che questo termine assume nella mente di qualunque appassionato di musica stia leggendo queste righe è quella del classico avvicendamento fra dj. Due dischi a testa. Il concetto però in questo caso è stato trattato in maniera più ampia e vira sul rapporto di continuità che può esserci fra musica ed arti visive, nella stimolazione simultanea di vista ed udito.
Niente di nuovo sia chiaro, ma il risultato è stato senza dubbio notevole, per un semplice motivo: ciò che ci si aspetta musicalmente da un evento del genere è un tipo di musica tendenzialmente chillout che permetta un bilanciamento di stimoli senza essere troppo invasiva e mantenendosi discreta. Il risultato però, almeno questo è quello che accade solitamente al sottoscritto, è quello di dare troppa importanza alla vista e di annoiare chi magari è più preposto a recepire il percorso uditivo. Una volta che hai visto quello che dovevi vedere ed hai mangiato e bevuto a scrocco, arrivederci ed avanti un altro loft.
Quello che invece un buon dj deve saper fare è tenere costantemente viva l’attenzione di chi gli si pone davanti, e ieri sera Philipp & Cole e Federico Grazzini ci sono assolutamente riusciti, con una buona dose di carisma e l’esperienza che una platea esigente come quella del Tenax ed anni di clublife ti possono regalare. I ragazzi non si sono persi in in chiacchiere e viaggi interstellari, cosa che come detto ci si aspetterebbe da un evento legato al design. Hanno invece buttato sul piatto una tech house saporita e di facile comprensione anche per i meno avvezzi ed il risultato è stato quello di aver tenuto costantemente la pista piena di gente per tutto l’arco della serata.
Dall’altro lato un plauso va anche dedicato alla live art session a cura dei bravissimi Riccardo Guasco e Roberta Maddalena, che hanno realizzato durante la festa un’opera dai colori meravigliosi posta sulla parete a fianco della consolle, che ha saputo attrarre in maniera quasi ipnotica anche me che non sono particolarmente fan dell’arte moderna. Bravissimi, davvero.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa Design Week potrebbe regalare grandi gioie. Stiamo alla finestra e vediamo che succede!