Barbara Tucker è una che si può senza dubbio definire un’artista a 360°. Il suo amore per la musica e per il ballo emergono sin da quando era piccola. Poi arrivano la recitazione e il teatro, il lavoro da coreografa per artisti famosi e svariati premi. Non a caso lei per prima si definisce una performer/intrattenitrice, piena di passione per quello a cui si dedica nella vita, tanto che ha messo su una fitta rete di networking per spingere nella giusta direzione i giovani artisti emergenti.
Ho letto nella tua biografia che sei praticamente cresciuta in chiesa, dove hai scoperto l’amore per il canto. Sembra una storia da film, la bambina e la sua grande passione… Puoi raccontarci meglio questa tua esperienza?
Sì, sono stata cresciuta in chiesa, ma il vero amore l’ho scoperto in casa come gli altri bambini, cantando con la famiglia. Casa mia mi ha influenzata come le altre black house, dove i bambini ballano e cantano, come ad esempio è stato con i Jackson 5, Silvers e molti altri gruppi dei nostri giorni.
Hai qualche ricordo particolare di quegli anni, oppure ti è rimasto in mente un importante punto della tua carriera nel quale hai detto ‘Sì, ce l’ho fatta!’?
Non l’ho mai pensata in questi termini, ho sempre fatto ciò che mi sembrava naturale, amavo ballare e cantare. Non avrei mai pensato che queste sarebbero state le cose che avrei fatto per tutta la vita, non ho mai pianificato niente.
Cosa di dici della tua città, New York, o meglio, dell’energica Brooklyn? Com’è stato vivere qui, e cosa è cambiato oggi?
Brooklyn è stata una svolta per me: le estati con i capigruppo nei campi estivi del vicinato, c’erano così tante attività per i giovani, e molti block parties. Adesso non è più così.
Sei stata anche un’attrice, ti sei esibita in vari spettacoli off-Brodway e hai ricevuto un ‘T.O.R’ award. Come hai vissuto tutto ciò?
Mia madre, Elsa Blake, non voleva che me ne restassi con le mani in mano dopo la scuola, così mi iscrisse al Teatro Billie Holiday, a Bedford Stuyvesant, a Brooklyn. Qui è dove mi sono imbattuta nelle mie abilità di attrice. Non ci potevo credere quando sono stata nominata dal commediografo Whelton Irving Jr. e quando ho vinto. E’ stato davvero emozionante!
E sei stata anche ballerina, hai coreografato diversi artisti famosi. Devi avere un forte ritmo nel sangue senza dubbio…
Puoi dirlo! Adoro ancora oggi ballare e fare festa, ma non faccio più molte coreografie, ma chissà in futuro…
Quali sono le principali differenze tra queste arti: recitare, ballare e cantare? Sicuramente è questione di emozioni, ma è anche un’osmosi e uno scambio continuo. Come si connettono tra di loro?
Credo che quando canti su un palcoscenico tu stesso puoi diventare la canzone, il suo messaggio, e se non ci riesci il pubblico se ne accorge e c’è il rischio di annoiarlo. Tutti questi talenti messi insieme mostrano la differenza tra un cantante ed un performer, e io adoro esibirmi.
Come sei finita nel mondo artistico? Quali erano i tuoi sogni da bambina?
Diventare un’artista non era il mio sogno, credo sia un dono, una missione, perchè mi viene naturale, e gli altri se ne accorgono, e lo stesso io.
Hai detto che la passione è un elemento importantissimo per una buona performance di un artista…
Sì, ripeto, se canti una canzoncina simpatica e carina finisce lì, ma quando il canto ti viene dal cuore e metti te stesso all’interno della canzone, quando tu diventi la canzone, tutto verrà percepito da chi ti ascolta, perchè sei tu il primo ad avvertirlo.
Sulla tua pagina Facebook parli di un ‘programma da mentore’: dici che adori metterti in contatto e guidare gli artisti emergenti, quindi si suppone che tu creda fortemente nelle nuove generazioni.
Adoro mettermi in contatto con le persone, attraverso i miei party, attraverso i social network, e adoro aiutare gli altri, mi viene naturale. Un attimo prima ballo in un club, e quello dopo sono in un angolo a discutere di musica e del come possiamo… spingere le persone nella giusta direzione.
Quali sono le personalità che ti ispirano nella vita e nel lavoro?
Amo le quelità di Missy Elliott, Janet Jackson, Joi Cardwell, Georgie Porgie, Glenn Toby, giusto per nominarne alcuni.
C’è qualche tua performance particolare che ricordi con piacere, magari per l’energia, per il pubblico, per la location?
L’esibizione con Cerrone in Francia, l’ho adorata. Poi al Teatro Pereyra di Ibiza con la live band, la mia preferita, e anche con Defected In Da House/Ministry, pazzesco… Ce ne sono così tante!
Come vedi la scena house odierna e quali saranno, secondo te, i prossimi passi?
Avremmo bisogno di un libro per tutto ciò, ma per arrivare al sodo diciamo che i vocal stanno certamente tornando, le persone desiderano la qualità della house del passato, ma dalle emozioni contemporanee. C’è troppa musica noiosa là fuori, con tutti i drammi che ci sono al mondo la musica vuole rendere libere le persone ed innalazarle, vuole trovare un posto nei cuori e nei piedi della gente.
C’è qualche artista con il quale ti piacerebbe collaborare in futuro?
Wow, ce ne sono troppi! Vorrei collaborare di più con David Guetta, e con Louie Vega, Kenny Dope, Cerrone, Will.i.am, Erick Morillo, e gli Swedish House Mafia (adoro ‘Save The World’), giusto per dirne alcuni.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho fatto due tracce con Yolanda Be Cool, i Crazy White Boy, Junior Jack, i Glasseboys. Ho un nuovo gruppo ‘BDQ’ cercatelo! Per quanto riguarda i progetti: ‘We can heal’ con venticinque artisti house, remake di ‘A cosa servono gli amici’; B-Crew con Kenny Bobien (B-Crew è formata da me, Dawn Tallman e Charlotte Small). Questi sono alcuni di quelli che ho in testa adesso.
English Version:
There is no doubt that Barbara Tucker is an artist at 360°. Her love for music and dancing emerges since she was a little girl. Then comes acting and theater, the work as choreographer for famous artists and several awards. She describes herself a performer/entertainer, full of passion and love for her work, insomuch as she put on a networking to push in the right direction young budding artists.
I read in your biography that you rised in the church, where you found your love for singing. That sounds like a movie story, the little girl and her passion… Can you tell us something about this experience?
Yes, I was raised in the church, but I found my love like every other child at home, singing with the family. My house like many black house holds had children dancing and singing, like the Jackson 5, Silvers, and many other groups of our day.
Is there any particular memory that stucks in your mind about those years? Or what were the important points of arrival in your career, something you said ‘Yeah, I’ve got it!’?
I just never thought that I had it, I just did what seemed natural. I loved to dance and sing, I didn’t know I would be doing this in my life, as I never planned it at that age.
What about your city, New York, or better, what about the energetic Brooklyn? How was living there and how has it changed?
Brooklyn was the happening for me: summers with the neighbor day camp counselors, with so many activities for the young people, and many block parties. Now I don’t see that.
You were an actress, you has performed in various off-Brodway plays and you received the ‘T.O.R’ award… What about this experience?
My mom, Elsa Blake, wanted me not to do nothing after school, so she enrolled me in the Billie Holiday Theater, in Bedford Stuyvesant in Brooklyn. That is where I horned in on my acting abilities. I couldn’t believe that I was nominated by Whelton Irving Jr. playwrite, and won. That was exciting!
…And you were also a dancer, you choreographed various well-known artists, so you have a powerful rhythm in your blood for sure…
Yes you can say that! I love to dance, still party hard to this day, but don’t do much choreographing, but who knows…
What are the main differences between these arts, acting, dancing and singing? Art is a continuous osmosis and exchange, so how all these arts connect?
I think that when you perform on a singing stage, you should become the song, the message, if you can’t then the audience will know and you can bore someone. All these talents together show the difference between a singer and a performer, and I love to perform.
How did you get into this artistic world? What was your dream when you were a child?
It wasn’t my dream to become artistic, I think it was my gift, my assignment, cause when I did it naturally others recognized it, and it followed suit.
You said that passion is a very important element for an artist and for a good performance. Can you explain it better?
Yes, again, if you are just singing a song nice and good, it is just that, but when you sing it from the heart and put yourself in the song, become the song, the performance will be felt by those that receive, because you first felt it.
On your Facebook page you talk about your ‘mentorship program’: you write that you love to network and to mentor up coming artist, so do you strongly believe in young generations?
I do love to network, through my parites, through social networking, and I love to help people, that comes naturally. One minute I am dancin in a club, next I am in the corner discussing music and how can we… pushing people in a good direction.
What artist or personalities, of the past and of the present, inspire your life and your work?
I love the ability of Missy Elliott, Janet Jackson, Joi Cardwell, Georgie Porgie, Glenn Toby, just to name a few.
Which was one of your most powerful performance? I mean do you have any special memory of the public, the place, the energy?
Performing with Cerrone in France, loved it. At Teatro Pereyra in Ibiza with the live band, my favorite. Also with Defected In Da House/Ministry with the band, crazy… there are so many!
How do you see today’s house music scene? What will be our next steps?
We need a book for this, but to say it to the point, vocals are surely coming back, people are yearning for the quality of yesterday’s house in a today’s feeling. Too much sleepy music out there. With all the drama of the world music wants to free and lift someone, and looking for a home in the heart and feet of many.
Is there any artist you would like to collaborate with in the future?
Wow, so many. More with David Guetta, more with Louie Vega, Kenny Dope, Cerrone, Will.i.am, Erick Morillo, and Swedish House Mafia (love ‘Save the world’). That’s just to name a few.
What are your next projects?
I did two tracks with Yolanda Be Cool, Crazy White Boys, Junior Jack, Glasseboys. I have a new group, “BDQ”, look out for this group! Project: ’We can heal’ (with twenty-five house artists), remake of ‘That’s what friends are for’; ‘B-Crew’ with Kenny Bobien (‘B-Crew’ consist of myself, Dawn Tallman and Charlotte Small). That’s just some off the top of my head.