Spesso se ciò che si sente per radio si sente anche in discoteca si storce un poco il naso, ma in alcuni casi sono piacevoli punti d’incontro, la hit ‘What I Might Do’ secondo me è uno di questi. Ben Pearce è un ragazzo molto giovane e fa parte di quella nuova generazione di artisti inglesi con le idee ben chiare in testa e nonostante il successo improvviso (un disco di platino) è rimasto coi piedi per terra. Non ha intenzione di spostarsi dalla propria città natale, Manchester, e ha deciso di sfruttare tale successo per far crescere la propria etichetta Purp & Soul e crearsi un proprio studio. Detto ciò non possiamo far altro che attendere la sua crescita musicale e intanto ascoltare quello che ci ha raccontato.
Domanda di riscaldamento (dato che sappiamo che sei un tifoso): come sta andando l’annata dello United? Cosa mi dici del ritorno di Champions?
Sta andando molto bene, grazie! Ventesimo campionato vinto, e si, è un pò difficile da prendere al momento, ma son cose che capitano.
Ma ora parliamo di te: come ti sei avvicinato alla musica in generale ed in particolare alla musica house? Quando hai deciso che saresti diventato un dj?
È avvenuto un po’ tardi nella mia vita, all’incirca a 18 anni ho iniziato ad andare nei club di Manchester dove veniva suonata musica house e techno, e dopo un anno o giù di lì ho preso in prestito un paio di decks da un amico e un po’ di dischi ed ho iniziato ad imparare come mixare.
Com’è la vita notturna ed i club a Manchester? Collegandomi a questo, dove e come ha avuto inizio la tua carriera come dj?
Abbiamo grandi club come il Warehouse Project che ha realizzato spettacoli sorprendenti, e ci sono molti piccoli club che sono quelli che preferisco, ma non sono mai stato fuori da Manchester per un lungo periodo di tempo, son sempre occupato o trascorro del tempo di qualità con la mia fidanzata e gli amici.
Ho visto che hai preso parte al Warehouse Project (una serie di serate in Manchester con line-up che potrebbero essere considerate al pari di quelle di un festival). Come è andata? Cosa ne pensi di progetto di tale entità?
Si, ho suonato lì a Capodanno; sono stati lì per un sacco di anni, in un luogo chiamato Store Street, che durante il giorno era in realtà un parcheggio, adesso si trova in un magazzino vicino all’Old Trafford che è molto più grande. La realizzazione di questi eventi non è seconda a nulla, un sacco di amici ci lavorano e sono gli stessi dietro al Parklife festival dove suonerò a giugno. Un progetto sicuramente incredibile.
Non poteva certo mancare una domanda legata al tuo ultimo successo, la hit ‘What I Might Do’, continuamente passata in radio e che ti ha fatto conoscere anche a chi è al di fuori alla scena musicale house. Ti aspettavi un tale successo? Dopo tale hit cosa è cambiato: maggiori serate, festival e come sono cambiati i tuoi progetti?
Per niente, dopo un pò non mi piace mai nessuna delle mie canzoni e quindi ottenere un tale successo è stato assolutamente incredibile. La risposta dall’Europa è stata folle, e l’Italia è stata probabilmente la migliore, ottenere un disco di platino è una cosa che non avrei mai sognato. Sono sempre stato un fan della cucina e della cultura italiana, quindi ora poter viaggiare a lungo lì è fantastico, io cucino un sacco di piatti italiani a casa. Tutta la mia vita è cambiata, molto più indaffarata. Per quanto riguarda il mio lavoro in studio, penso che ora ci si aspetti molto di più da me e forse ha cambiato il mio modo di pensare, ma di recente ho potuto godere di me stesso e sto creando uno studio qui a Manchester, quindi molto deve ancora venire quest’anno.
Parlando dei tuoi progetti, gestisci anche una tua etichetta, Purp & Soul. Come procede? Come mai hai deciso di intraprendere anche la strada di produttore, quali obiettivi ti sei posto?
Sta andando molto bene, ho voluto intraprendere questa strada così potevo avere un posto dove mettere non solo la mia musica, ma anche quella di coloro che forse non sono in vista come dovrebbero essere. Ora abbiamo sotto contratto 9 artisti nel roster dell’agenzia e la mia ragazza Gemma gestisce le loro serate e fa un sacco di cose quando io sono troppo occupato. Fanno tutti musica incredibile e adesso inizierò a suonare con loro molto di più, quindi spero che in qualche show lì in Italia potrete sentire qualcuno dei ragazzi.
Adesso a cosa stai lavorando e cosa dobbiamo attenderci in futuro?
In questo momento sto lavorando su qualcosa di originale, ho terminato quasi tutti i miei remix. Sto lavorando alla mia etichetta, un grande lavoro ed anche molto divertimento. A breve sto progettando alcune collaborazioni con alcuni artisti che ammiro molto, per cui sono molto entusiasta a riguardo.
E infine: quest’estate dove andrai a lavorare?
Lavorerò ancora qui da Manchester, ho il mio studio qui, la mia ragazza e gli amici. A parte il clima non ho ragioni per muovermi.
English Version:
Often if what you listen on the radio you listen too at the disco you twist a little your nose, but in some cases it’s a pleasant point of contact, the hit ‘What I Might Do’ for me is one of them. Ben Pearce is a young guy and he is part of the new generation of British artists with clear ideas in mind and in spite of the sudden success (a platinum record) he has remained with the feet on the ground. He has no intention of leaving his hometown, Manchester, and has decided to capitalize his success for growing his own label, Purp & Soul, and setting up an own studio. Having said that, we have only to wait for his musical growth and meanwhile listen to what he told us.
Warming up (we know that you are a supporter): how is going the United this year? What about the return match of the Champions League with the Real Madrid?
Going very well thank you! 20th league title, and yeah that was a bit hard to take at the time but these things happen.
But now let’s talk about you: how did you approach to the music in general and in particular to the house music? When you’ve decided that you would become a dj?
It came rather late in my life, about 18 years old, I started to go to clubs in Manchester that were playing house music and techno, and after a year or so I borrowed some decks off a friend and a bunch of records and started to learn how to mix.
How’s the nightlife and the clubs in Manchester? Related to this, where and how has begun your career as a dj?
We have larger clubs like the warehouse project that put on amazing spectacle shows, and there’s a lot of smaller clubs that are my preferred choice, but I haven’t been out in Manchester in a long time, either busy or spending quality time with my girlfriend and friends.
I saw that you took part in the Warehouse Project (a series of gigs in Manchester with a line-up that could be considered as those of a festival). How did it go? What do you think about a project of this magnitude?
Yeah I played there on New Years Eve, they’ve been going for years, used to be at a venue called Store Street which was actually a car park during the day, now they are at a warehouse near Old Trafford and it’s much bigger. The production of those events is second to none, a lot of friends work there and they’re also behind Parklife festival which I’m playing in June. Amazing project for sure.
Could not miss a question related to your last success, the hit ‘What I might Do’, always on the radio (at least in Italy) and that made you known even outside the house music scene. Do you expect such a success? After that hit what has changed? more gigs, festival and how that change your plans (such as your work in studio and your production)?
Not at all, I never really like any of my songs after a while so to have the success it did was absolutely amazing. The response from Europe has been insane, Italy has probably been the best, getting a platinum record is something I could never have dreamed of. I’ve always been a fan of Italian food and culture, so to travel there a lot now is fantastic, I cook a lot of italian dishes at home. My whole life has changed, very very busy. With my work in the studio, I think more is expected of me now and maybe that has changed my mindset, but recently I’ve really been enjoying myself and I’m just setting up a studio in Manchester so there’s a lot to come this year.
Talking about your projects, you also manage your own label, Purp & Soul. How’s it going? How did you decide to undertake also the way of the producer, what goals did you set?
It’s going very very well, I wanted to undertake it so I could have somewhere to put not only my own music, but music from those who maybe aren’t as exposed as they should be. We’ve signed 9 artists now to our agency roster, and my girlfriend Gemma does the bookings for them and does a lot of things when I’m too busy. They’re all making amazing music and I’m starting to play with them a lot more now, so hopefully some Italian shows soon will hear some of the guys.
What are you working on right now and what’s coming up next?
Right now, I’m working on some original music, I’ve finished pretty much all my remixes. I’m working on my label a great deal and that’s a lot of fun. I’m planning some collaborations with some artists that I really admire soon, which I’m very excited about.
Finally: where are you going to work this summer?
I’m going to work from Manchester still, I’ve got my studio here and my girlfriend and friends. Apart from the weather there’s no reason for me to move.