Ci sono dei suoni che ci rimarranno nel DNA per sempre. Sono quei suoni che appena sentiamo ci fanno pensare immediatamente a qualcosa di preciso. E questa è una cosa che con il tempo sta cessando di caratterizzare gli artisti: sono sempre meno quelli che hanno qualcosa di caratteristico (e non mi sto riferendo a capelli, magliette o strani copri capo). Uno di questi suoni è proprio quello del basso di Benny Benassi: chi non ce l’ha presente? Basta sentire una battuta per dire “Vabbè, è sua. E’ ovvio!”. Qualche anno fa i suoi pezzi si sentivano ovunque in Italia, ovunque! Poi con il tempo Benny ha preferito spostarsi negli States e sfruttare l’ondata dance. Oggi infatti è uno degli artisti più conosciuti del Nord America. Nel 2010 ha dato vita ad un progetto molto interessante, ripercorrere il Big Sur (una delle regioni più affascinanti della California) in bicicletta insieme a tutti i suoi fan. Ma vi parlerà lui di tutto: della sua passione per il ciclismo, della sua musica e dell’inaugurazione del “Benassi & Friends” del 23 Dicembre.
Ciao Benny, benvenuto su Soundwall!
Ciao ragazzi, grazie dell’ospitalità!!!
Iniziamo con un excursus sulla tua carriera: quali sono state le influenze musicali più importanti che hai avuto agli inizi, come è avvenuto il primo approccio alla consolle? Raccontaci un po’ le tappe fondamentali della tua crescita artistica dai Benassi Bros a Electroman!
Vengo da una città che negli anni ’80 era ricca di club, quindi le mie influenze musicali non possono che arrivare da quel genere… In quel periodo se eri appassionato di musica a Reggio Emilia avevi solo alcune scelte da fare: suonare la fisarmonica per i gruppi di liscio, suonare musica classica e studiare al conservatorio, oppure fare il dj e seguire le orme dei numerosi dj che lavoravano in questa zona. Ho scelto l’ultima ovviamente, era più semplice. Poi ho deciso di mettermi in società con Alle, mio cugino, che invece aveva scelto la strada più dura, quella del conservatorio.
Sicuramente brani come “Satisfaction” sono stati la svolta per tua carriera, ma dietro quei brani c’è qualcos’altro, un suono se vogliamo chiamare le cose con il loro nome, un suono che ha fatto la storia e che verrà ricordato sempre come “Il basso di Benassi”! Ricordi come sei arrivato a trovare quel basso che ha segnato tutte le tue produzioni di quel periodo? Hai capito subito che quel suono avrebbe spaccato?
Ricordo precisamente il giorno in cui Alle mi ha fatto sentire quel basso… In quel periodo cercavamo il modo di far ballare con poche cose, un basso e una cassa. I brani che producevamo ci sembravamo sempre troppi pieni di suoni. Alle che sperimentava molto un giorno mi ha chiamato e mi ha detto “Senti qui!”. Mi è sembrato da subito una bomba!!
Ritornando invece al presente, a Electroman, qual è stata l’idea alla base di quest’album pieno di collaborazioni? Come ti sei trovato a collaborare con Gary Go?
Mi è sempre piaciuto l’idea di poter mettere delle voci sul nostro bass appunto, per questo erano nati i brani dei Benassi Bros, creavamo buchi di atmosfera dove mettevamo le voci per poi ripartire con quello che noi chiamiamo “BALLA BALLA”: il momento in cui il club esplode. Allo stesso modo ho sempre sognato di avere nel club cantanti che eliminassero la monotonia della musica strumentale… L’album Electroman è nato un po’ da questa idea. Infatti ora siamo fortunati, possiamo lavorare con molti artisti! Gary è molto bravo sia a scrivere pezzi che come cantante. Il tutto è nato da un remix che abbiamo fatto per un suo brano… La sua voce stava molto bene sui nostri suoni e così abbiamo cercato di lavorare con lui.
Si nota facilmente che le tue date sono fondamentalmente fissate per gli States. Come mai, qual è la ragione di questa scelta?
Gli States ultimamente sono esplosi, impazziscono per la musica da club, e anche molti artisti, tutti gli artisti anche R&B, vogliono fare brani dance… Las Vegas sembra Ibiza 15 anni fa.
E‘ ovvio che cambiando aree si notino alcuni cambiamenti nelle usanze e nel vibe del pubblico. Quali sono le differenze che senti più forti fra il pubblico italiano/europeo e quello del Nord America?
In realtà la rete ha aiutato molto la promozione dalla club scene europeo in USA e viceversa… Se i party sono ben organizzati non trovo più molta differenza. E’ chiaro che in USA da sempre sanno fare bene lo “show business”, di conseguenza spesso organizzano festivals fantastici.
E’ stato infatti proprio in California che hai dato vita a quel fantastico progetto chiamato “The Benny Benassi Bike Tour”, in cui hai unito le tue due più grandi passioni. Come sei arrivato quest’idea? Com’è stato? Parlacene un po’!
Ho iniziato a pedalare su una bici da corsa a 8 anni, mio padre era ed è ancora molto appassionato come un po’ tutti in famiglia, zii cugini e parenti. Si viveva tutti nella stessa casa e se provo a contare il numero delle bici arrivo a 15 sicuramente! Mio padre mi portava il sabato e la domenica in collina con il suo gruppo di cicloamatori… Da li è partita la mia passione che, a periodi un pò alterni, è continuata fino a oggi. Qualche anno fa facendo una vacanza in California mi sono innamorato della Big Sure una strada bellissima che costeggia la costa, così ho deciso di percorrerla in bici documentando ogni giornata, parlando con gli amici di Iride Fix Modena e con un amico fotografo appassionato di ciclismo. Abbiamo pensato che sarebbe stato bellissimo organizzare un tour dove i miei fans potevano seguirmi, pedalare con me e appassionarsi a questo sport. E’ stato bellissimo!
Hai intenzione di riproporlo, magari cambiando percorso?
Ho un caro amico che spesso fa il coast to coast in bici… Per ora ne abbiamo solo parlato ma mi piacerebbe molto riproporre quel concept.
Sappiamo che il 23 dicembre farai una data zero del Benassi & friends, un nuovo progetto che si farà proprio nella tua città, Reggio Emilia, vuoi parlaci di quest’idea e quali “amici” porterai al tuo fianco?
Il 23 sarà una specie di prova generale di quello che vorremmo creare nei prossimi anni a Reggio Emilia. Ogni anno suono in festival come l’Ultra di Miami, l’Electric Zoo di New York, oppure ultimamente lo Stereosonic in Australia e mi sono reso conto che è nato un rapporto di amicizia con molti Dj che suonano in questi grandi eventi. Mi piacerebbe poter portare a Reggio alcuni di questi amici/dj. La serata del 23 è nata con questo spirito. Andremo ad unire le nostre forze con quelle di ragazzi che da anni lavorano, spesso solo per passione, al fine di promuovere la musica da club. Questa mi sembra un’ottima occasione per ringraziare lo staff del Tunnel, della Bombonera, di Mac Mac Agency e di M Factory.
In consolle avremo Dj che spesso sono in tour con me, con cui suono regolarmente a NY, Miami e Londra, luoghi dove ogni anno organizzo un Benny Benassi and friends. Ad esempio Congorock, un amico dj italiano espatriato a Los Angeles con cui ho suonato spesso al Ministry Of Sound, al Pacha di NY e in molti festival, e che spesso viene a Reggio per finalizzare suoi brani con Alle. Rocco in questo periodo è da noi per preparare il nuovo album. Ci sarà anche Rivaz, un dj è produttore Reggiano con cui ho condiviso parecchie avventure. L’anno scorso è stato spesso in tour con me, dal Canada all’Europa… Lui ha fatto anche diversi remix per noi, Benassi Bros. Ha un bellissimo dj set fatto di mash up che prepara appositamente per ogni serata… Viene dal mondo del pop, è uno serio. I Pink Is Punk, anche loro saranno presenti il 23, sono 2 djs di Milano molto creativi che stanno lavorando con noi in studio… E da quello che ho sentito in studio in questi giorni hanno creato con Alle una serie di brani bomba che presenteremo alla nostra casa discografica nei prossimi mesi. Loro sono spesso in tour in Italia e Europa e per loro sarà un’occasione per provare le nuove tracks. Per quanto riguarda il mio dj set, è stato creato uno show di visual in collaborazione con Ezio Burani di Qubic New York e con i ragazzi di Framedealer, che poi porteremo in tour a partire da Febbraio a Londra, Miami e Las Vegas. I visual degli altri dj set saranno invece curati da Simone Pollastri di N21 Comunication; saranno visual creati con contenuti ad hoc… credo che il 23 sarà un bel mix di creatività. Non faremo cabaret, non canteremo e non balleremo, faremo semplicemente i DJ!
A prescindere dalla possibile riuscita commerciale, qual è l’artista con cui saresti curioso di collaborare, l’artista che insieme a te potrebbe dar vita a qualcosa di veramente inaspettato e perché?
Mi piacerebbe mettere sui nostri beats la voce di uno dei fratelli Gallagher degli Oasis… Perché secondo me il rock con il nostro basso spacca.
Prima di concludere, vorremmo ci parlassi del tuo rapporto con Ibiza. Nessuna domanda specifica, sei libero di fluttuare tra i tuoi pensieri, tra i ricordi dell’isola bianca che negli anni ti hanno segnato.
Ibiza è un isola meravigliosa… Ma non solo per i club, anzi, io potrei parlarti di molti ristorantini veramente toghi! Scherzi a parte, è un posto magico… Per la prima volta ad Ibiza ho visto i dj essere veramente delle star della consolle… Mi ricordo di Paul Oakenfold al Manumission, che ormai non esiste più. Far ballare 5000 persone come ad un concerto, fantastico! Io venivo da qui e mi ricordo che mi dissi “Devo assolutamente trovare il modo di suonare all’estero!”.
English Version:
There are sounds that will remain forever in our DNA. They are those sounds that we immediately connect to something specific. And this is something that over time is ceasing to characterize artists, they are always less the artists characterized by having something distinctive (and I’m not referring to hair, funny t-shirts or strange hats). One of these sounds is the bass of Benni Benassi: who didn’t know it? A few years ago, we hear his tracks everywhere in Italy, everywhere! Then with time, Benny chose to move to the States and exploit the wave of dance that flooded the country. Today it is one of the most popular artists in North America. In 2010 he created a very interesting project, go through the Big Sur (one of the most fascinating regions of California) by bike with all his fans. But he will tell you all: about his passion for cycling, about his music and the inauguration of the “Benassi & Friends” of December 23!
Hi Benny, welcome on Soundwall!
Hi guys, thank you for the hospitality.
Let’s start with a digression on your career: what were the most important musical influences you had at the beginning, how did the first approach to the console happen? Tell us about fundamental stages of your growth, from Benassi Bros to Electroman!
I come from a city in the 80’s years was full of clubs, so my musical influences can only come from that stuff… At that time if you was a music addicted, in Reggio Emilia you had only few choices: playing the accordion, playing classical music and studying at the conservatory, or being a DJ following the footsteps of the many DJs who worked in this area. I chose the last one, it was easier… Then I decided to start a partnership with Alle, my cousin, who instead chose the harder road, that of the conservatory.
Songs like “Satisfatcion” were a turning point for your career, but behind there’s something else, there’s a sound! A sound that made the history and that will be remembered as “the Benassi’s bass”. Do you remember how did you find out that bass?
I remember precisely the day Alle showed me that bass sound… At that time we were trying to make people dance with few things: a bass and a kick. The songs we produced were always too full of sounds. Alle, who was always experimenting in new sound, one day called me and said “Listen to this bass! What d’you think?”. I understood immediatly it was a bomb!
Talking bout the present, talking about Electroman: what was the basic idea of this album full of collaborations. Why did you decide to collaborate with Gary Go?
I always liked the idea of putting items on our bass lines, for this reason the Benassi Bros’s songs were bore, we generated holes of atmosphere where we put the voice and then we started again with what we call “dance dance”: the moment in which the club explodes. In the same way I always dreamed of having club singers, in order to eliminate the monotony of instrumental music… The album Electroman was born a little bit from this idea. In fact now we’re lucky, we can work with many artists! Gary is very good as a singer and also as a songwriting. Everything is born of a remix we did for his song… His voice wasgreat on our sound, and so we tried to work with him.
It is easy to note that your dates are basically set for the States. Why? What is the reason for this choice?
The States are recently exploded, they go crazy for club music, also R&B musicians want to create dance tracks… Las Vegas seems to Ibiza 15 years ago.
It’s obvious that changing areas you will notice some changes in customs and vibe of the audience. What are the differences between Italian/European pubblic and the one of U.S.A?
In fact, the network has really helped the diffusion of the European scene in the U.S. and vice versa. If the party is well organized I can not find much difference. It’s always been clear that they are good in the show business, therefore often they organize fantastic festivals!
In fact, it was in California where you had the great idea of creating “The Benny Benassy Bike Tour”, in wich you have joined your two greatest passions. How was the idea born? Was it cool? Tell us about it…
I riceved my first professional bycicle when I was 8 years, my father was and still is very passionate about cycling, as a bit all in the family, uncles, cousins and relatives. They all lived in the same house and if I try to count the number of bikes I arrive definitely a 15! On Saturday and Sunday my father took me in the hills with his cyclists team… From there it started my passion. A few years ago, doing a vacation in California, I fell in love with a beautiful road that runs along the coast: the Big Sure. So I decided to retrace it by bike, documenting each day, talking with friends from “Fix Iris Modena” and with a passionate photographer who is a friend of mine. We thought it would be wonderful to organize a tour where my fans could follow me, ride with me and feel this sport. It was amazing!
Are you going to propose it again, maybe changing route?
I have a dear friend who often makes the bike coast to coast… For now we have only talked about but I would love to revive that concept.
We know that December 23 will do a given zero Benassi & friends, a new project that will be right in your city, Reggio Emilia, tell us about this idea and what you want “friends” you will take your side?
It will be a kind of rehearsal of what we want to create in the coming years in Reggio Emilia. Every year I play at festivals such as Ultra Sound of Miami, the Electric Zoo in New York, or the Stereosonic in Australia and I realized that it’s born a friendship with many DJs who play in these big events. I wish I could bring some of these friends in Reggio. The idea is born with this spirit. We are going to unite our power with those of guys who worked for years, often only for passion, in order to promote the club music. I think this is a good opportunity to say thank you to the staff of the Tunnel, the Bombonera, Mac Mac Agency and M Factory.
In consolle we’ll have lots Djs I play regularly with in NY, Miami and London, places where every year I organize a Benny Benassi and friends. For example, Congo Rock, an expatriate Italian DJ and friend with whom I often played at Ministry Of Sound, at the Pacha of NY and in many festivals. He is often in Reggio to finalize his songs with Alle. Rocco now is here to prepare his new album. There will also be Rivaz, a DJ and producer with whom I shared a lot of adventures. Last year he was often on tour with me, from Canada to Europe … He has also done several remixes for Benassi Bros. He has great djsets made specifically for each event! He comes from the pop world, he rocks. “Pink is punk”, they will be present too on 23! They are 2 very creative dj coming from Milan, they work with us in the studio… And from what I heard in the studio these days they created with Alle a series of bomb-track they’ll present to our record company in the coming months. They are often on tour in Italy and in Europe and it will be an opportunity for them to try out these new tracks. Talking about my DJ sets, we created a visual-show in collaboration with Ezio Burani and the Framedealer boys, which we will then take on tour starting from February in London, and than Miami and Las Vegas. Visuals for the other Dj sets will instead be handled by Simon Pollastri from N21 Comunication. They created visual with ad-hoc content… I think it will be a nice mix of creativity. We will not do comedy, we will not sing or dance, we are going only to play music!!!
Regardless of the possible commercial success, what is the artist with whom you would be interested to collaborate with, the artist who could create something truly unexpected with you?
I’d like to put on our beats the voice of one of the Gallagher brothers… Because I think Rock on our bass is really a bomb!
Before concluding, we would like to talk about your relationship with Ibiza. No specific question, you are free to float between your thoughts, between memories of the white island…
Ibiza is a wonderful island… But not only for the clubs, in fact I could tell you many great restaurants for example! Seriously, it’s a magical place… It’s there I saw a Dj being a star for the first time, for the first time I saw a star in consolle… For example I remember Paul Oakenfold at Manumission, that no longer exists… 5000 people dancing like during a rock concert, fantastic! I came here and I remember that I said to myself “I must find a way to play abroad!”