Troppo spesso prodotti di qualità, come il catalogo di una label di successo, si trasformano col tempo in prodotti mediocri che danno al consumatore solo l’illusione di essere soddisfatto, a meno che non vengano reinventati, tenendo sempre alto lo standard. Troppo spesso la musica elettronica, le feste e tutto l’hype che crea questo “universo parallelo” (rispetto alla musica “vera”), viene frainteso come un business senz’anima e si perde di vista quello che è il motore: trasmettere emozioni. E qui c’è una netta divisione tra i “fondamentalisti” della musica, i manager e quei pochi che ci vedono davvero lungo. Riuscite a collocare Desolat? Riuscite a collocare Loco Dice e Martin Buttrich?
In versione 12” alla fine di ottobre Loco e Martin sembra che abbiano messo da parte lo “star system” per regalarci un Disco con la “D” maiuscola. “Desolat EP” rappresenta la prima esperienza di Benny Rodrigues con la label di Dusseldorf ed il risultato è una release a cavallo tra l’house e la techno-prime-time, una release capace di far divertire. Parecchio.
Con quattro tracce tutte dancefloor Benny non sbaglia un colpo. Come detto, il mood è tra l’house e la techno ma senza mai finire nel già suonato e già ballato. Un po’ di questo, un po’ di quello. L’olandese parte forte con “Funky Drummer”, un viaggione di sei minuti a cassa dritta hats decisi e un vocal sample timido ma decisamente al suo posto. “Too Much Information” ancora non molla ma risulta già meno ipnotica e punta più al floor, come “Momentum”. Ci siamo persi? Assolutamente! “Curry’s” chiude il cerchio, dalla techno all’house. Mai banale, mai sputtanato, Rodrigues mescola synth acidi e beat house che non ti lasciano fermo mai mettendo la firma su un disco che le superstar non potevano lasciarsi sfuggire dalle mani.