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[tab title=”Italiano”]L’ormai storica etichetta Leftroom Records fondata nel 2005 a Nottingham da Matt Tolfrey festeggia il 10° anno di attività con una compliation in uscita a novembre ricca di nuove tracce, remix e collaborazioni insieme a una serie di eventi in alcuni dei club più famosi del mondo tra cui Fabric London e Audio a San Francisco. Fondata come avanguardia elettronica rappresenta oggi una delle realtà house/techno più influenti del panorama UK grazie ad una selezione eccellente di artisti e releases di altissimo livello.
Dieci anni fa hai fondato una delle prime etichette inglesi dedicate alla musica house, disco e techno. Che cosa provi ad aver raggiunto un traguardo così importante? Avevi mai pensato di riuscire ad aver successo e così tanto riscontro?
All’epoca il tutto era semplicemente una grande passione per uscire e andare ad ascoltare musica fantastica, specialmente in club come il The Bomb a Nottingham. Dave Congreve e Kelvin Adrews sono ancora oggi due dei mie dj preferiti di sempre. Studiavo economia all’università, facevo il dj per hobby e credo sia semplicemente capitato. Dieci anni sono davvero un sacco di tempo. Adesso mi ritrovo qualche pelo bianco nella barba e una figlia di 5 mesi nel letto!
Leftroom all’inizio era intesa come una piattaforma dove un numero ristretto di artisti potesse crescere e sperimentare, è così ancora oggi?
Il nostro motto fin dall’inizio è stato “The Extended Family” ed è così ancora oggi. Non siamo un’etichetta che scrittura una release perché sarà un successo, c’è molto di più, si tratta di essere parte di qualcosa e spero sia quello che siamo riusciti a fare in Leftroom.
Dopo Leftroom nel 2005 è arrivata Leftroom Limited nel 2006 che è meno “sperimentale” e più focalizzata su house e techno, ci racconti qualcosa sull’idea dietro le due label e i loro obiettivi?
A dire il vero è una storia divertente, Intergroove, il nostro distributore all’epoca, si lamentava molto per via della quantità di musica che gli mandavo e in pratica è stata una loro idea, mi dissero “abbiamo un sacco di bella musica, facciamola uscire”. Così abbiamo creato una label per il gruppo storico e una per gli artisti che si univano di volta in volta e da allora è sempre così.
Sei stato il più giovane a suonare al Fabric il sabato sera e ad avere delle residenze al The Bomb, allo Stealth e al T-Bar di Londra lavorando come produttore, dj e gestore di una label. Considerando tutta l’esperienza fatta quale pensi siano state le cose più importanti che ti hanno permesso di raggiungere questi obiettivi? In che modo ti hanno aiutato a far crescere un’etichetta di successo?
Aiuto… Essere nella comunità attorno al mondo della musica è fantastico e c’è sempre qualcuno pronto a darti qualche consiglio. In fondo è semplice, devi solamente porti un obiettivo, perseguirlo e crederci. Ho incontrato alcune persone al momento giusto, ho potuto dare un disco a qualcuno prima che arrivasse a qualcun altro e ho potuto ascoltare un dj che suonava un disco favoloso e quando sono salito in console dicendo “Cos’è?” e mi ha risposto “E’ mio” l’ho messo sotto contratto. Devi assicurarti di essere parte di un movimento che sia unito e cerchi le stesse cose che vuoi tu e ti diverta. E’ un lavoro duro ma se è la tua passione e ti stimola allora fallo.
Dopo anni di crisi nel settore non vediamo molti cambiamenti ma il crescente interesse nella musica elettronica e il ritorno del vinile hanno creato nuovi sostenitori. Da dietro la console, qual è la tua opinione sulla scena oggi? Secondo te quale potrebbe essere la tendenza del futuro?
Generalmente non so quale sia la tendenza del futuro, qualcuno di solito me lo dice. Penso che ci siano molti ragazzi in giro che oggi usano sempre più sintetizzatori anziché campioni e credo avremo una bella ondata di nuovi talenti.
Il nuovo album “10 Years of Leftroom” è pieno di tue tracce e collaborazioni con Guti, Route 94, Heartthrob insiema a tracce di Audiojack, Kate Simko e remix superstar di Chez Damier, Optimo, Mr. Fingers e rispecchia in pieno la natura underground di Leftroom e il tuo gusto personale. Ci racconti qualcosa in più? Arriverà anche una release su supporto fisico?
Nonostante ora abbia una bambina, Leftroom sarà sempre la mia prima figlia perché fondamentalmente mi rappresenta. Metto sotto contratto quello che suono, quello che mi piace e m’ispira. Ogni tanto dopo aver ascoltato una traccia ballo pensando a come suonerà nella Room One del Fabric! Per quanto riguarda la release fisica, alcune tracce usciranno su vinile e ci sono alcuni remix ancora segreti che arriveranno prima della fine dell’anno.
Gestire un’etichetta ruota attorno agli artisti e a nuovo materiale ma anche sul ricevere e ascoltare enormi quantità di demo che spesso non sono interessanti, come gestisci il reparto A&R di Leftroom? Quali sono le regole per inviarti demo?
Sono molto severo quando m’inviano demo. Lo considero una specie di colloquio di lavoro e faccio lo stesso quando io invio tracce ad altre label. Ci vuole un’introduzione, devi dirmi qualcosa su di te, dove suoni e di cosa ti occupi. Per quanto riguarda il modo, preferisco Dropbox così posso prelevare le tracce direttamente e magari suonarle la sera stessa. Non mi piace un demo spedito in copia a tutte le label del mondo, la musica è molto più speciale.
A cosa stai lavorando adesso? Quali sono i prossimi progetti dell’etichetta?
Sto lavorando a un live con Jozif come Kerb Staller. Abbiamo pubblicato il primo EP all’interno della 50a release di Leftroom perché ci sembrava pertinente e sto lavorando anche con Ford Foster a materiale più techno con il progetto Dott Farm. Lavoro sempre, ho appena firmato un contratto per un EP su No 19 e sarà il mio prossimo in uscita su label diverse. E per caso sono anche in studio con Route 94 al lavoro su alcune bombe. A dire il vero si sta spostando nella mia vecchia casa perché mi sto trasferendo fuori Londra, così i vicini possono arrabbiarsi con lui ora.
Ci racconti quali sono le tue release preferite e la loro storia?
La mia preferita è “Laura Jones – Love In Me”. Conosco Laura da tanto tempo, le voglio bene come a una sorella ed è un produttore e una dj con un talento incredibile. Quando mi ha dato “Love In Me” non sapevo ancora cosa fare di me stesso. Era proprio durante il periodo del WMC di Miami, c’è un video che gira in rete dove suono al Get Lost di Electric Pickle e, il resto, come si dice, è storia.[/tab]
[tab title=”English”]The now historic label Leftroom Records founded in 2005 in Nottingham by Matt Tolfrey celebrates the 10th year of activity with a compilation out in November full of new tracks, remixes and collaborations together with a number of events in some of the most famous clubs in the world including Fabric London and Audio in San Francisco. Established as electronic avantgarde is now one of the house/techno scene’s most influential UK thanks to an excellent selection of artists and releases of the highest level.
Ten years ago you’ve founded one of the first UK labels showcasing off center sound of house, disco and techno. What are your feelings about such an important milestone? Did you have ever expected such a great feedback and success?
At the time it was just a passion for going out and hearing great music, especially at clubs like the Bomb in Nottingham. Dave Congreve and Kelvin Andrews are still to this day two of my favorite djs of all time. I was doing a business degree at university, I was djing as a hobby, and I guess it all just came together. Ten years is a bloody long time now though. I’ve even got grey hairs in my beard and a 5-month-old daughter!
Leftroom was initially intended as a place where a core set of artists could grow and experiment with their sound, is it still like that nowadays?
Our motto from day one was ‘The Extended Family’ and it stays true to this day. We’re not a label that will just sign a record because we know it’s going to be massive, for me it’s more than that, it’s about being a part of something. And I hope that’s what we’ve achieved at Leftroom.
After Leftroom in 2005 came Leftroom Limited in 2006 which is less “experimental” and much more focused on straight up house and techno, could you tell us a bit about the ideas behind the two and the aims of each one?
It’s a funny story actually. Intergroove, our distributor at the time, were buzzing so much about the amount of music I was throwing at them that it was their idea in the end. They said “we’ve got so much good stuff, let’s just get it out there”. One label for the more core family and one label for the belters that kept coming around. And that’s kind of how it been ever since really.
You’ve been the youngest to play at Fabric on a Saturday and also acquired residencies ad The Bomb, Stelth and then T-Bar in London working as a dj, producer and label owner. Considering all your experience, what are the most important things that have helped you reaching all these targets? In which way they have helped you growing a successful label?
Help… The music community is an amazing place to be in, and there is always someone around the corner with some advice. You’ve just got to set a goal, stay true to it, believe in it, and work at it, it’s that simple. I have met some people at the right time, I might of been given a record at the right time before it got given to someone else, I might of heard a dj playing a record and ran to the booth and said “what is this?” and his reply is, “it’s mine!” signed! It’s just making sure that you are part of a community that are all together and striving for the same thing, to have a good time… It’s hard work, but if it’s your passion, and it’s what makes you tick, then go for it.
After years of crisis in the business we still don’t see lots of changes but the growing interest in electronic music and vinyl has created lot of new followers. From behind the decks, what is your opinion about the scene nowadays? What do you think will be the next big thing?
I never really know what’s going to be the next big thing, someone normally tells me. But, I do think that there are kids out there that are getting more interested in using machines instead of samples all the time, and we’re going to get a new wave of talent.
The new album “10 Years of Leftroom” is full of your tracks and collaborations with Guti, Route 94, Heartthrob alongside tracks from Audiojack, Kate Simko and heavyweight remixes from Chez Damier, Optimo, Mr. Fingers and fully reflects the underground nature of Leftroom and your taste. Could you tell us a bit more about it? Are you planning also a physical release?
Even though I do actually now have a baby girl, Leftroom will always be my baby also. It’s me in a nutshell basically. I sign what I play, I sign what I feel and I sign what inspires me. Sometimes after hearing a track for the first time I am bouncing around thinking about what it would sound like in Fabric Room One! Further for the physical side of the release, some of the tracks featured on the compilation are going to be coming out on vinyl, and there are some secret end of year remixes yet to come…
Running a label is based around artists and new material but also mean to receive and listen to huge amount of demos that often are not interesting, how do you run the A&R of Leftroom? What is your demo policy?
I am pretty strict on how people approach demo submission. I look at it as kind of a job interview. I still do the same when I send tracks to others label myself. Introduce yourself, tell me a bit about yourself, where you play, what you’ve been up to. Then getting into asking how would you like me to send my music over? I prefer dropbox so I can grab the tracks straight away, and if needs be play it out that same night. I just don’t like getting sent demo’s where every label on the planet is cc’d, music is a lot more special than that…
What are you working on right now? What are the next projects of the label?
I’m currently working on a live project with Jozif as Kerb Staller. We released our first EP as part of Leftroom’s 50th release, it seemed fitting. I am also working with Ford Foster on some more techno-based stuff as Dott Farm. Always working, just had an EP signed to No 19 so that that will be my next piece of music out away from Leftroom. And I’m casually in the studio with Route 94 writing dance floor destroyers. He’s actually moving into my house, as I’m moving out of London so the neighbors can complain to him now instead!
Could you tell us what are your favorite releases and their history?
My favorite release on Leftroom would have to be “Laura Jones – Love In Me”. I’ve known Laura for a long time, love her like a sister, and she is a super talented producer and dj. When she gave me “Love In Me”, I didn’t really know what to do with myself. It was right around the time of Miami WMC, there’s a classic video of me playing it at Get Lost at the Electric Pickle and the rest they say, is history.[/tab]
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