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[tab title=”Italiano”]Beyond The Label continua a darvi l’opportunità di scoprire cosa c’è dietro un etichetta, quali sono i criteri con cui si è sviluppata e come viene gestita. Questa volta interlocutore e label sono di prim’ordine, Oliver Koletzki ci racconta la sua Stil vor Talent. Da sempre attenta e rispettosa nei confronti dei giovani talenti questa etichetta si è ampliata, e non di poco, nel corso degli ultimi dieci anni. Basandosi su release con cadenza regolare, costante talent scouting e un forte spirito “Do It Yourself” ci si può affermare? Si, qui vi spieghiamo come fare.
Spesso le label che raggiungono importanti traguardi di longevità si focalizzano su un ristretto numero di artisti selezionati, pubblicando poche release annuali creando hype tramite l’attesa dei propri fans. Stil vor Talent, contrariamente, ha sempre dato spazio a un largo numero di artisti pubblicando costantemente EP ma sopratutto LP, una caratteristica della label o un modo diverso di leggere il mercato?
Sai, Stil vor Talent è in attività da 11 anni durante i quali abbiamo avuto modo di costruire un roster di artisti solido e molto valido. Cerchiamo di pubblicare nuove release ogni due/tre settimane per assicurare a tutti gli artisti almeno una release annuale. Abbiamo una mentalità aperta che porta le nostre sonorità a spaziare, non siamo legati a una “certa sonorità” come magari lo sono altre etichette. Riusciamo così a coprire vaste aree musicali spaziando dall’elettronica alla house alla techno così, dal mio punto di vista, evitiamo anche che le release si scontrino fra di loro.
Leggendo la vostra storia o i vari comunicati che rilasciate si intuisce come Stil vor Talent sia una label nata con una chiara identità “Do It Yourself”. Artwork, musica e promozione gestiti e indirizzati da esigenze e passione per la musica, un motivo in più per esserne fiero?
Naturalmente siamo orgogliosi dello sviluppo enorme dell’etichetta nel corso degli anni. Lo spirito DIY è stato un focus importante già dall’inizio, nelle prime fasi era quasi una necessità, quella di fare più cose possibili in autonomia, senza spendere. Oggi come allora tutte le copertine sono disegnate a mano e continuiamo a essere completamente indipendenti dalle major discografiche a 360°. Abbiamo sviluppato un team di quattro persone che cura tutta la parte grafica a cui si aggiungono freelance o tirocinanti nei momenti in cui bisogna soddisfare un maggior numero di richieste.
Quando lo spirito “Do It Yourself” ha dovuto lasciare il passo a una struttura organizzativa più business, diciamo professionale; c’è stata una release o un evento in particolare che ha segnato la svolta?
Le cose si sono evolute naturalmente. Abbiamo ampliato la nostra struttura organizzativa step by step, tutte le volte che si sono aggiunte nuove sfide o nuovi impegni. Penso ad esempio all’introduzione delle label night. Per organizzarle al meglio necessitavamo di un approccio maggiormente professionale e strutturato di quanto lo fosse stato fin a quel momento. Detto questo ognuno di noi punta a preservare il più possibile lo spirito DIY, è una caratteristica che non vogliamo perdere.
Approfondiamo per un attimo il discorso party, Stil vor Talent si accosta facilmente al Watergate o al Kater Holzig come club “casa” per i suoi showcase. Che rapporto c’è con questi club e che ruolo hanno oggi i label showcase visto il moltiplicarsi di label e artisti sul mercato?
Abbiamo un ottimo rapporto con entrambi i club “berlinesi”, lavoriamo con loro da 7 anni e possiamo dire di essere cresciuti insieme. Per quanto riguarda gli showcase pensiamo siano fondamentali, ci danno l’opportunità di presentare nuovi e vecchi artisti aggiornando il nostro pubblico riguardo le sonorità che ci caratterizzano. Naturalmente ADE, Sonar, BPM o WMC sono eventi chiave per il music business e per noi di Stil vor Talent.
Oggi Stil vor Talent è una etichetta, un agenzia di booking, una linea di abbigliamento ed ha uno shop fisico con sede berlinese da poco rinnovata, impegnativo. In questo microcosmo di attività la musica che valore ha, qual è il suo ruolo?
La musica rimane il cuore di Stil vor Talent, un cuore che tiene in vita tutte le altre attività di business che ci sono. Senza musica oggi non esisterebbero una linea di moda, un’agenzia di booking ed eventi sparsi nel mondo. Tutto è nato grazie alla musica e tutto ancora proviene da li.
Consigli. Chi sceglie artisti e release che saranno poi pubblicati su Stil vor Talent? Il demo di una produzione sia esso via mail, cd, SoundCloud è ancora preso in considerazione dal vostro team?
Continuo a scegliere personalmente la musica da pubblicare. Riceviamo centinaia di promo settimanali e diamo una chance ad ogni traccia, quando troviamo qualcosa che cattura la nostra attenzione ne discutiamo e la pubblichiamo. Dev’essere qualcosa che funzioni da subito, non ascoltiamo o meglio non riusciamo ad ascoltare tutte le tracce per intero più e più volte.
Come accennato prima Stil vor Talent ha nel suo catalogo numerosi LP che, molto spesso, sono stati album d’esordio per vari artisti. Fiducia e libertà d’espressione sembrano essere alla base per voi, è così?
Si, è così. Crediamo nei nostri artisti e diamo loro la massima libertà d’espressione nel produrre musica, specialmente per quanto riguarda gli LP. Voglio farvi notare come molti degli artisti che hanno debuttato con un album su Stil vor Talent hanno poi pubblicato un follo-up vedi HVOB, Niconé, Kellerkind o Niko Schwind. Ci sono release che si sviluppano accompagnate da un intenso scambio di vedute (spesso email) tra me e l’artista altre sono completamente autonome.
Dicevamo, dieci anni celebrati con una compilation (un plauso per l’artwork, una rivisitazione dell’opera Nighthawks di Edward Hopper) in cui sono presenti diversi artisti storici cresciuti e formati in casa Stil vor Talent. Un punto d’arrivo gratificante o una motivazione in più per confermarsi e migliorare nel prossimo futuro?
Siamo estremamente felici di come stanno andando le cose ultimamente. Tutti abbiamo modo di fare quello che amiamo: la musica. Allo stesso tempo riusciamo a dedicarci a tutto ciò che concerne l’organizzazione e la gestione dei vari impegni, cosa non sempre facile e scontata per una label. Rimane sempre la nostra voglia di crescere e di ottenere maggiori risultati, non dubitate, ci sono news interessanti all’orizzonte.[/tab]
[tab title=”English”]Our Beyond The Label series continues to give you the opportunity to discover what is behind a label, how it is grown step by step and how it is handled. This time we had the opportunity to talk with Oliver Koletzki tells us his Stil vor Talent. Always focused and respectful towards young talents this label grown, more and more, over the past decade. With a scheduled releases, a constantly talent scouting operation and a strong “DIY” spirit can you become a respected label? Yes, here we explain how.
Often the labels reaching milestones of longevity are focused on a few numbers of selected artists and not many yearly releases, creating hype through the expectation of their fans. Stil vor Talent, instead, support artists by allowing them to consistently release EPs as well as LPs, is this a characteristic of the label or a different way to read the business?
As the label has been running for 11 years and over those years, has built a strong roster of artists, we want to release every two to three weeks to enable those artists at least one release a year. We are very open-minded and don’t necessarily just focus on one specific sound or genre like other labels. Thus, we cover lots of ground – from electronica to house and techno – which, in my eyes, means that the releases don’t collide and compete with each other.
Reading and getting information through various press releases or press kits, one senses how Stil vor Talent is a label with a clear “Do It Yourself” identity. Artwork, music and promotion managed and directed to necessity and interest for the music, how did you manage this? Are you proud of this?
Of course we are proud of the huge development of the label over the years. The DIY spirit was an important focus from the beginning – especially since it was born out of necessity. Today, like back then, all cover art is still drawn by hand. We are still independent from the major label industry. We now have a team of four fully employed staff, some interns, as well as several freelancers in visual art to actually make sure we can meet the deadlines and demand.
When the “DIY” spirit gave way to a more professional business structure, was there was a release, a specific event which marked the turning point or was it just a natural progression?
In the end, it was a natural process. We did, of course, have to make decisions – like the one to put on our own events – which asked for more professionalized structures. Nonetheless, we do pay specific attention that the DIY character doesn’t get lost.
I want talk about party now; Stil vor Talent comes easily to Watergate or Kater Holzig as “home clubs” for its showcase. What is the relationship with these clubs? What is the role of label showcase today with the proliferation of labels and artists on the market?
We have a long-lasting friendship with both Berlin clubs. We’ve been working with both for 7 years now, and have grown together with them. For us, label showcases are essential, as they create a platform to present our older and newer artists, while demonstrating the status quo of our label’s sound. Of course, key industry events such as ADE, Sonar, BPM or WMC are particularly important these days.
Today Stil vor Talent is a label, a booking agency, a clothing line and has a physical shop based in Berlin recently renewed, I’m sure it’s so exciting for you. In this microcosm of activities, where is the role for the music?
Music still informs all of those other ‘arms’ of the business. Without it, there wouldn’t be a fashion line, a booking agency or events. It’s where everything originated and still originates.
Suggestions. Who chooses the artists and releases that are then published on Stil vor Talent? Is the demo of a production be it via email, cd, SoundCloud still considered by your team?
I still choose the music that is being released on the label, of course. We receive hundreds of demos every week, and we listen to all of them. Sometimes catches our ears and we’ll release it. But it has to convince in a short space of time, as we simply cannot listen to all tracks in full.
As mentioned before Stil vor Talent has in its catalog a lot of LPs, that are very often debut albums for various “rising” artists. Trust and freedom of expression seem to be the mainstays behind you, it that true?
It’s true – we do believe in our artists and give them the space to realize their vision, especially concerning long-players. However, I have to add that almost every artist who has released an album with us, also did a follow-up, such as HVOB, Niconé, Kellerkind or Niko Schwind. In some cases the creation process can include an in-depth dialogue with me, in other cases it’s completely autonomous.
We were saying, ten years celebrating with a compilation (a round of applause for the artwork, a revisiting of Nighthawks by Edward Hopper) where there are several historic artists grew up and trained in house Stil vor Talent. Is this a rewarding arrival point or a motivation to confirm and improve in the near future?
We are extremely happy with how everything is going at the moment. We are all able to do what we love: music. At the same time, we manage to operate in the black, which isn’t a given for an electronic music label. We are nonetheless hungry for more – there’s a lot in the pipeline.[/tab]
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