Fondata nel 2003 dal DJ e produttore Darko Esser, Wolfskuil oggi vanta artisti del calibro di Joris Voorn, ROD, Tommy Four Seven, Steve Rachmad, Architectural, Tripeo, lo stesso Darko insieme a nuovi talenti come Discrete Circuit, Rumah, Icicle e Cadans. Recentemente affiancata dalla divisione Wolfskuil LTD nel corso dell’ultimo anno ha mantenuto e consolidato una discografia di altissimo livello pubblicando EP di Shlømo, Bas Amro, Eric Cloutier con remix di Donato Dozzy e la resident del Goa DJ Red con l’esclusivo remix di un mostro sacro che si risponde al nome di Ricardo Villalobos.
Qual era l’idea original con cui hai fondato l’etichetta e com’è cambiata nel corso di questi tredici anni?
L’idea era ed è ancora condividere musica elettronica che resistesse al passare degli anni con chi avesse voglia di ascoltarla.
Cosa vuol dire essere A&R in un mondo pieno di artisti emergenti? Come funziona quando scopri qualche nuovo artista?
Fare A&R oggi è molto interessante. Mi mandano tanta bella musica ma cerco di non fermarmi e di scoprire sempre qualcosa di nuovo per conto mio. Negli ultimi anni mi sono focalizzato su un gruppo ben definito di produttori ma mi piace essere sorpreso. Incontro tanta gente quando sono in giro e sempre più spesso diventano i nuovi artisti. Diciamo che il contatto personale per me è diventato sempre più importante.
Il processo è sempre lo stesso per tutti quelli che entrano nello staff, sia che si tratti di un artista già conosciuto o di uno nuovo. Probabilmente investo più tempo nei debuttanti perché hanno meno esperienza e più domande, mi piace fare da guida ai nuovi talenti perché imparo molto dal loro approccio più fresco e flessibile.
Oggi nel mondo della musica è sempre più dura, come fai a mantenere un alto profilo unito all’alta qualità delle release?
Non lo so (ride). Qualche volta sono davvero stupito quando penso che le persone mi continuano a seguire anche dopo vent’anni, è una benedizione che mi fa sentire più forte ogni giorno che passa. Seguo il mio cuore e il mio istinto e cerco di non farmi distrarre da cose che non ritengo importanti, non lo faccio per fama, suonare in posti fighi o per guadagnare un sacco di soldi, sono cose che non mi rendono felice e sono felice di averlo capito all’inizio della carriera. Lo faccio per amore della musica e per trovare persone e amici con cui condividere questa passione, penso che il lento cammino che ho intrapreso sia stata la cosa migliore che mi sia capitata perché mi ha permesso di ponderare a fondo le mie scelte e non essere risucchiato nel vortice della musica elettronica, credo sia una forma di libertà.
Hai un calendario pienissimo di impegni tra label, promozione, lavoro in studio, viaggi e serate, come fai a gestire tutto?
Anche in questo caso, non ne sono completamente sicuro, ho imparato molto lentamente. Penso che la gestione del mio tempo sia migliorata molto nel corso degli anni, se fai una cosa tante volte poi ci metti sempre meno tempo. Per esempio, far uscire una release è più o meno sempre uguale e ho anche un gruppo di persone che mi aiuta. Ho imparato a non controllare ogni singolo aspetto, da maniaco del controllo è stato un passo importante. Il club per cui lavoro durante il weekend (Doornroosje) mi lascia molta libertà su come gestire il mio tempo e non mi obbligano ad andare li ogni weekend, allo stesso tempo lavoro per loro quando sono in viaggio, la tecnologia (Internet, il cloud) ha reso tutto più semplice e posso gestire ogni cosa da ogni parte del mondo.
Cosa significa per te trovare equilibrio nelle contraddizioni e perché è così importante?
La mia vita è fatta di opposti, durante la settimana faccio una vita normale, mi alzo alle 8, vado al lavoro, ho una vita sociale e dormo regolarmente. Ogni weekend tutto si capovolge, viaggio verso posti sconosciuti, dormo in modo irregolare (o non dormo affatto), sono circondato da follia, caos, tantissimi input e stimoli. Ho bisogno della prima parte per essere in grado di affrontare la seconda e vice versa. E’ come lo Yin e Yang, se venisse a mancare uno dei due non saprei come fare.
Quali sono stati i momenti più importanti per la tua label?
Il primo è stato sicuramente trasformare un’idea in un contratto di distribuzione e relativa release fisica, avere tra le mani il primo vinile mi ha reso euforico. Altri momenti molto importanti sono stati tutti e tre gli album che ho pubblicato (miei e di Architectural) e l’inizio e relativa esplosione del progetto Tripeo.
Come promoter sei coinvolto in tantissimi eventi oltre a Doornrojie, ha aiutato in qualche modo anche la label?
Sicuramente. Ho incontato tanti artisti che poi hanno pubblicato sulla label grazie agli eventi che ho organizzato e vice versa.
Wolfskuil e Wolfskuil LTD, quali sono i punti in comune e le differenze tra i due progetti?
Tutt’e due hanno l’obiettivo di pubblicare musica che resti attuale, o almeno che risponda alla mia idea di attualità. Una cosa che mi chiedo a ogni release è “l’ascolterò tra cinque o dieci anni?”, se la risposta è si allora la pubblico. La differenza tra le due label è stilistica, una è focalizzate su album, prodotti dedicati al dancefloor e big room tracks mentre la divisione LTD è più sperimentale, qualche volta completamente lontana dal dancefloor e più vicina all’ascolto domestico.
Come proprietario di un’etichetta in mezzo all’hype del vinile, qual è il feedback che puoi darci in merito al mercato? Come ti sembra Bandcamp come piattaforma?
Sono contento che ci sia ancora un mercato del vinile in cui vendere i miei dischi, è un supporto dichiarato morto tante volte ed è sempre soppravvissuto. Ad essere onesto non vedo più questi grandi cambiamenti, la gente ama il vinile e in ogni generazione sembra esserci una parte che continua a sostenerlo. Mi piace Bandcamp, sono molto felice di avere un negozio e un contatto diretto con le persone che comprano la mia musica. Di solito chi compra i dischi è una personalità astratta, in questo caso hai una visione più completa.
Raccontaci qualcosa in merito alla prossima release di Cadans su Wolfskuil e Simona Calvani aka DJ Red su Wolfskuil LTD con il remix di Ricardo Villalobos.
A dire il vero mi hanno consegnato questo EP su un piatto d’argento ed tutto merito di Simona. E’ un’amica di Ricardo e l’EP mi è arrivato praticamente finito e pronto per essere pubblicato. Dopo averlo provato per tanto tempo in pista (cosa che faccio spesso) me ne sono innamorato. Ovviamente è un grande onore avere a bordo artisti che seguo e ammiro da tanti anni.
Quali sono state le release più di successo fino ad oggi?
Dipende cosa consideri un successo. Ad essere sinceri non considero la musica parlando di più bello o di maggior sucesso.
Che programmi hai per il futuro?
Ho del materiale in uscita nel 2017 di 3KZ, Rumah, Circular Vector Patterns, Doka, Tim Wolff, Shlomo, Cadans e tanti altri. Sono in studio insieme ad altri artisti e sto lavorando a nuovo materiale di Tripeo, sarà un’altro anno davvero ricco!
English Version
Founded in 2003 by DJ and producer Darko Esser, Wolfskuil today boasts the likes of Joris Voorn, ROD, Tommy Four Seven, Steve Rachmad, Architectural, Tripeo, and the same Darko along with new talents such as Discrete Circuit, Rumah, Icicle and Cadans. Recently joined by Wolfskuil LTD over the last year has maintained and consolidated a high level discography by publishing EP of Shlomo, Bas Amro, Eric Cloutier with remixes by Donato Dozzy and resident of Goa DJ Red with exclusive remix of a sacred monster by the name Ricardo Villalobos
What was the original idea behind the label and how did it change during those 13 years long career?
The original idea was to share timeless electronic music with whom ever wanted to hear it. That’s still the policy today.
What does it means to be an A&R in a world full of emerging artists?
When you discover someone valuable, how does the process work?
A&R these days is a very interesting experience. A lot of great music sort of get’s thrown my way. But I try not to get to comfortable and keep searching for new artists myself. The past few years I’m focusing more on a key group of artists, but then again I liked to be surprised. I meet a lot of new people on the road on more often then not those tend to be the new signings. A personal connection has become more important to my over time.I have the same process is for everyone who joins the roster, whether it’s an experienced artist or a beginner. I probably invest more time in novice, because they have more questions and less experience. I enjoy guiding new talent a lot, because I learn a lot from their fresh approach and flexible comfort zone.
Today’s challenges are very tough, how did you manage to maintain a high profile alongside a high quality output?
I don’t know (smiles). I’m sometimes really amazed that people still consider me relevant after 20+ years. It’s a blessing that I feel more strongly each day. I just follow my heart and instincts and try not to get distracted by the things are not important to me. I’m not in it for the exposure, fancy gigs and big paychecks. Those things don’t make me happy and I’m glad I realized that in a very early stage of my career. I do this for the love of music and to meet like-minded, inspiring people and new friends. In hindsight the slow development I had was the best thing that could happen to me, because it allowed me to think deeply about my choices and not get caught up in the whirlwind the electronic music can be. That to me feels like freedom.
Your schedule is packed, switching from promotion, label management, studio time and travel for gigs, how did you manage to fit all together?
Again I’m not really sure. It was a slow learning process. I guess my time management got better over the years for example. The more you do the same thing over and over again, the less time it takes to do it the next time. For example: the process of putting out a release doesn’t change much each time you do it. And I’ve got a team of people helping my out with that too, I learned to not to try to control every little aspect of my operation. As a former control freak, that was a milestone. The club I work for during the week (Doornroosje) gives me a lot of freedom in how I fill in my time. They don’t obligate me to be at the venue every weekend. At the same time, I work for them when I’m on the road. Technology (internet, the cloud) has made it a lot easier for me to work on the various aspects of my endeavors anywhere on the planet.
What does it means to find balance in contradictions for you and why is it important?
My life is one of opposites. During the week I have a normal rhythm like most people. I wake up at 8 o’clock, go to work, have a social life and normal sleeping patterns. Every weekend, that get’s turned upside down: travelling to unknown destinations, irregular sleep patterns (or no sleep at all), lots of impulses and input. Craziness and chaos. I need the first part to be able to do the second and vice versa. It’s literally like Yin and Yang. If one of them would disappear, I would get very uncomfortable.
What have been the key moments of your labels?
The first milestone was getting from an idea to a distribution deal and then the very first release. Holding the first physical vinyl record in my hand felt euphoric at the time. All 3 albums I’ve released on my labels (from myself and Architectural) were big, proud moments. And the inception and going out of control of the Tripeo project was a welcome surprise.
As a promoter you are involved in a huge number of events besides your focus on Doornrosje, it helped also developing your label?
Being involved in so many different events definitely helped to shape the labels. I’ve met many artists who ended up releasing on the labels through the parties I organized and sometimes vice versa.
Wolfskuil and Wolfskuil LTD, what are the common points and the main differences between the two projects?
Both labels have the common drive to release timeless music. At least what I consider timeless. One of the questions I ask myself with every release is: would I listen to this 5 or 10 years from now? If the answer is yes, it’s a go. The difference between them is stylistic. The main label is focused more on the dance floor, big room tracks and albums. The LTD division tends to be deeper, more experimental and sometimes even removed completely from the dance floor for a more home listening experience.
As a label owner in between the ups and downs of the vinyl hype, what is your feedback about the market? What are your opinion on Bandcamp as a new platform?
As a label owner I’m foremost happy that there’s still a thriving vinyl market I can sell records on. Vinyl has been pronounced dead many times and has survived all these low points. I don’t see that change anymore to be honest. People love the medium and with every generation there seems to be a part that loves the culture and sustains it.
I love Bandcamp. I’m very happy to have a direct outlet and contact with some of the people that buy the releases. Usually it’s pretty abstract who actually buys the records, this gives a little insight.
Tell us a little bit about the forthcoming release on Wolfskuil from Cadans and on Wolfskuil LTD from the Italian Simona Calvani aka DJ Red with a remix from the master Ricardo Villalobos.
I got this EP handed to me on a silver platter actually. All props and kudos to Simona for making this happen. She’s a good friend of Ricardo and the whole EP was handed to me as it is released. After extensive road-testing, what I do with most releases nowadays, I fell completely in love with it. And of course, it’s a big full circle moment to have an artist I admire and follow for many years on board.
And what has been the most successful release so far?
That depends on what you consider to be a success. I personally don’t approach music in terms of ‘the best’ or ‘most successful’ to be honest.
What are your plans for the near future?
I have new stuff scheduled in 2017 from 3KZ, Rumah, Circular Vector Patterns, Doka, Tim Wolff, Shlomo, Cadans and more. Plus I’m working on new Tripeo material in the studio plus a few collabs. It looks like we are heading to yet another fruitful musical year!