Il Sud Africa, una laurea sul jazz, la fusione con la cultura e le tradizioni in un legame profondo tra terra e musica culminato in una carriera che di anno in anno cresce e continua a vederlo tra i nomi più significativi del panorama elettronico, Nkosinathi Innocent Maphumulo in arte Black Coffee è l’emblema per chi come lui crede nel duro lavoro, nella costanza e nella perseveranza come strumento per raggiungere ogni traguardo. Partito dalla periferia è approdato alle console più importanti di tutto il mondo grazie a un sapiente mix di tradizione e modernismo ha all’attivo cinque album per la sua Soulistic Music insieme a numerosi collaborazioni che lo rendono di fatto uno dei più influenti artisti del continente Africano. Conosciamolo meglio in attesa delle prossime e imperdibili date italiane: domenica 1 aprile a Il Muretto di Jesolo con Loco Dice, il 2 aprile a Napoli coi ragazzi di Nice To Be, il 5 maggio a Bari per Synphonya e il 22 giugno al Circolo Magnoli di Milano con Take It Easy.
Vieni dal Sud Africa dove hai studiato Jazz all’univesità, quali pensi siano stati gli elementi principali ad emergere nella tua musica?
Essere sudafricano influenza moltissimo tutto quello che faccio
Come è cresciuta e si è sviluppata la scena sudafricana negli anni?
Si è sviluppata molto, siamo partiti dal comprare dischi nei negozi a farne di nostri, fondare etichette, mettere sotto contratto artisti facendoli crescere localmente e internazionalmente, collaborando e ospitando eventi con artisti che prima idolatravamo.
Dopo Red Bull Music Academy nel 2005 è uscito il tuo primo album, so che hai rischiato scegliendo di fare solo remix nonostante numerosi pareri contrati. Da che idea sei partito e qual è la tua ricetta per un buon remix?
Come DJ sento la musica diversamente da come l’ascolto quando produco. Per molte canzoni sono in grado di capire se può funzionare come remix ancora prima di metterci le mani. L’idea dell’album era reinterpretare la musica sudafricana per renderla più popolare nei clubs e tra i giovani, dandogli una ventata di freschezza e una nuova identità.
Sembra che tu preferisca concentrarti sugli album piuttosto che sui singoli, continuerai sempre a lavorare in questo modo? Perché?
Si, mi piace fare gli album perché catturano un preciso momento della mia vita artistica e mi permettono di mostrare tutto me stesso, cosa che in un singolo rischia di essere facilmente malcompresa.
Hai detto che essere un DJ è anche un modo per educare gli ascoltatori e proporre musica nuova, in che modo lo fai?
Vado sempre in posti nuovi, recentemente sono stato in Brasile e Maldive. Venendo dal Sud Africa quasi tutta la musica che suono è sconosciuta quindi provo a renderla più familiare aggiungendo delle a cappella o altri tools.
Nel corso della tua carriera come sei riuscito a gestire i rifiuti e che consiglio daresti in merito?
I rifiuti mi spingono a fare meglio, mi piace vincere
Che cosa fai ogni giorno per avvicinarti sempre più alla vita che meriti?
Passo più tempo che posso con la famiglia, lavoro e prego
Ci racconti qualcosa in più sulla tua label Soulistic Music e qual’era l’idea alla base quando l’hai aperta? E’ rimasta la stessa?
Ho aperto Soulistic Music per dare una casa ai miei dischi. Era una casa solo per me e negli anni mi sono accorto di tutto il potenziale che mi circondava, quindi abbiamo cominciato a mettere sotto contratto artisti per dar loro una piattaforma, creando una struttura che lavorava per loro, consigliandogli di aprire la propria etichetta e successivamente lavorando con le label anche dopo la fine del contratto.
Considerando tutti I cambiamenti che sono avvenuti nel mondo della musica, qual è la tua opinione su streaming, download digitali e supporti fisici?
Non mi spaventano i cambiamenti ma nel nostro continente lo streaming non sta prendendo piede perché le tariffe cellulari sono molto elevate, in generale i continenti più poveri hanno i prezzi più elevati. E’ per questo che le copie fisiche vanno ancora forte, ma non durerà ancora a lungo. Stiamo lavorando a una piattaforma che si chiama Gongbox e verrà lanciata a breve, con cui speriamo di dare più accesso Wi-Fi gratuito a chi non se lo può permettere.
Cosa puoi anticipare ai fan sul prossimo futuro?
Ci saranno nuove date, il mio secondo anno di residenza a Hi Ibiza, la nuova al Wynn di Las Vegas e poi ricomincerò a lavorare su nuove produzioni.
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South Africa, a degree in jazz, a fusion with culture and traditions deeply linked between land and music culminating in a career that grows and continues to see him among the most significant names in the electronic scene, Nkosinathi Innocent Maphumulo in art Black Coffee is the emblem for those like him who believe in hard work, constancy and perseverance as a tool to reach every goal. Starting from the outskirts he landed at the most important consoles around the world thanks to a skilful mix of tradition and modernism. He released five albums for his Soulistic Music along with numerous collaborations that make him one of the most influential artists of the African continent. Let’s get to know him better waiting for the next and unmissable Italian dates.
You came from South Africa and studied jazz at university. What do you think have been the main elements of the two that have emerged in your music?
Being from South Africa definitely has a stronger presence in what I do.
How has the South African scene grown and developed over the years?
It has quite a lot, we went from consuming Records in Record Shops to making our own Music then starting Record labels, signing Artists building their brands locally and internationally and collaborated in Music even hosting most of the artists we use to idolize from the record shops in South Africa.
After Red Bull Music Academy, your first album came out in 2005 as self-titled, I know that you took chances on making it as a remix one, having lots of concerns from outside. What was the main idea and what is your recipe for a good remix?
As a dj I hear Music in a different way than I do as a producer, most song I could tell if they would work as remixes or not before even spending any amount of time on them…The idea was to re interpret South African Music that was not so popular in clubs and the Youth and give a new cool factor or identity.
It seems that you put more value in albums themselves rather than singles, are you still planning to continue creating albums as your body of work? Why?
Yes I love doing album because somehow it captures a period I’m in as an artist, in an album I get to showcase all of me whereas in a single it could only go one way and could be easily misunderstood.
You said that being a DJ is also a way to educate listeners and also propose new songs, how did you manage to do that?
Almost every territory I go to I’m always new, just recently went to Brazil and Maldives for the 1st time and being from South Africa almost every song I’m going to play is unknown, so I try to bring in familiar sounds using accapellas and other tools on my sets.
During your career how did you managed to deal with rejection and what advice could you give about that?
Rejection always pushes me to try even harder, I love winning.
What did you do every day to get closer to the life that you deserve?
Spend time with Family as much as I can, work, pray.
Could you tell us a bit more about your label Soulistic Music and about what was the idea behind when you launched it? Is it still the same?
I started Soulistic Music to create a home for my Masters, it was a home just for me and over the years I couldn’t sit with all the potential that was all around me. We started signing Artists to give them a platform. We created a Structure that worked for the artists more, advised them to have their own labels and we had direct business with the label which empowered them to continue even when the duration of the contract was up.
Considering all the changes that have occurred in the music business, what is your personal opinion about streaming, digital download and physical copies?
I have no problem with change but we as a continent are going to struggle with streaming because the Cellular network tariffs are extremely high on the Continent, hacks me that the poorest continent is charged the highest data tariffs in the world. This is why physical copies are still strong but even that won’t last long. We currently working on a platform called Gongbox to launch soon and hopefully we’ll have more free Wi-Fi access for the consumers who can’t afford.
What can fans come to expect from you in the future?
Shows, my residency at Hi Ibiza is on for the second season and I have another in Wynn Las Vegas this year I’ll also be working more on Music Production.