No. Il disco numero uno non è più adatto per l’ascolto diurno e il due per la notte, come succede spesso nelle compilation double CD. Questa è la tredicesima edizione delle ormai consolidate collezioni “Body Language” firmate Get Physical ed è toccata al quartetto canadese formato da due uomini-macchine (Dinamo Azari e Alixander III) e due cantanti (Fritz Helder e Cedric). Un impegno costante dopo l’unione nel 2008, che soddisfa le aspettative più alte e i risultati sono quelli che conosciamo oggi. Ora fanno il loro debutto con uno dei marchi più forti del panorama club e nel miglior modo possibile, sfruttando in pieno il loro sound unico, lo stesso che li ha portati sotto i riflettori di tutto il mondo, da Detroit a Ibiza.
Si concedono la massima libertà nel miscelare presente e passato, escursioni tecnoidi oscure e atmosfere puramente downtempo. E’ proprio portando alla luce le sfumature dell’elettronica più estrema e ricercata (talvolta passate inosservate) che ottengono probabilmente tutta la brillantezza del loro debutto e di certo, la classe non manca. Il risultato è losco e inebriante: sane dosi di techno rispolverate da Alixander III come nel pezzo di Planetary Assault Systems e Plastikman, mentre nella selezione (non meno curata) di Dinamo Azari girano dischi d’annata e altri che un giorno saranno da memorabilia come le perle di Shed, Daphni e il gioiello “Leggo” di Samo DJ.
Questo “Body Language” è una di quelle sorprese che sotto sotto volevi con forza. Perché nel nostro bello scaffale, ora e tra qualche anno, una collezione di estetica puramente techno, così spensierata e da ballare a pugni chiusi, fa sempre comodo. L’impressione è che dal laboratorio di Toronto c’è profonda consapevolezza di quale sia il terreno più fertile su cui coltivare le proprie ispirazioni. Entrambe le tracklist scorrono compatte per il loro percorso fatto di ritmi e suspense. Con molte distrazioni, che non disorientano, arrivano dritti al punto e affermano la loro entità musicale.
Azari & III, gente che in poco tempo ha lasciato un segno indelebile nei nuovi concetti della musica da club e che dimostra con questo e sin da subito, la lungimiranza dell’etichetta Get Physical.