Se n’è parlato tanto, come del resto è giusto che sia: non capita tutti i giorni una collaborazione di questo spessore, come scrivevamo qualche giorno fa. Ora finalmente possiamo cominciare a basarci meno su speculazioni e supposizioni e più su risultati concreti: sul sito ufficiale legato al progetto è possibile sentire “The Satellites”, ovvero colei destinata ad essere la traccia d’apertura di “Someday World“, lo sforzo congiunto in formato LP del duo Brian Eno / Karl Hyde.
Quali impressioni? Chi si aspettava avanguardia sonora, raffinatezza ieratica e riferimenti alti non troverà molto pane per i suoi denti, se non nell’intro che rimanda chiaramente a certe soluzioni seriali di Steve Reich (in effetti i due annunciavano un comune amore per la “iteratività” musicale). Quello che arriva dopo però è una specie di salto spazio-temporale: atmosfere che riportano ai Roxy Music (gruppo in cui Eno ha militato) e a certo pop scuro e di taglio wave (che per certi versi era nel dna dei Freur, la prima band di Karl Hyde prima della creazione del progetto Underworld). Insomma, almeno da questo primo brano l’impressione è che i due abbiano voluto in qualche modo tornare giovani, riportandosi e riportandoci ai primi anni ’80. Meglio non fidarsi però: qualche volta i brani in anteprima sono rappresentativi del contenuto di un album, qualche volta sono messi lì giusto per sviare.