E quindi i fan del fatto che Burial fosse Four Tet saranno delusi, la teoria è stata definitivamente affossata… almeno che l’azione non sia studiata a tavolino per continuare a coltivare quel “sano” isterismo che ormai da tempo accompagna il nome di Burial/William Bevan. Perché il link che mezzo mondo sta condividendo convince, ma ci lascia parecchi dubbi.
Uno che ha cercato di rimanere nell’anonimato per anni di punto in bianco esce allo scoperto con un post degno di caro diario, saluta mamma, sorella e papà e si spara una selfie degna di Jersey Shore. Possibile?! Possibile. Noi rimaniamo nostalgici, aspettiamo altro, magari un commento di Hyperdub (considerato il fatto che è sulle pagine della label che è stato pubblicato il post…) sperando che quello che è stato uno degli artisti più interessanti non mandi tutto a puttane perdendosi in meccaniche 2.0 che ormai vanno tanto di moda. Il primo aprile è lontano, ma in fondo al cuore avremmo voluto tutti che fosse oggi. Speriamo non sia l’ennesimo effetto Lost: storia bellissima, ma sappiamo tutti com’è finita…