La stiamo seguendo già da un paio d’anni, la Burn Residency, tipo qui, e una delle cose che ci fa più piacere è vedere come la faccenda stia costantemente crescendo. Sempre più solida, sempre più seria, sempre più partecipata. Quindi ecco: visto che oggi inizia ufficialmente la sessione 2017, fateci decisamente più di un pensiero. L’anno scorso vi abbiamo parlato diffusamente delle finali italiane; e, ancora più interessante, ci siamo scambiati un bel po’ di chiacchiere con Lollino, che non solo le finali italiane se le è vinte ma è risultato, qualche mese dopo, anche il vincitore assoluto a livello mondiale.
Risultati concreti? Soldi, sì (non da tenere in tasca ma da investire nella sua carriera di musicista); contratti importanti (la firma con Ask My Management, non proprio l’ultima società in giro, in fatto di club culture); ma anche e soprattutto una tangibile crescita del proprio profilo, tra il fatto di essere diventato una presenza quasi fissa nelle serate targate Hyte – vedi anche il Capodanno berlinese – o gli show su Ibiza Sonica Radio. Insomma: lì dove il professionismo si fa una cosa seria, anche se non per questo devi smettere di divertirti, godertela e fare tutto con piglio sorridente ed entusiasta. E su questo Lollino è un campione – siamo felici di vedere che non sia cambiato in nulla, sotto questo punto di vista.
Insomma: vale la pena. Vale la pena davvero. Quindi bando alla chiacchiere, ecco un po’ di coordinate molto importanti. La prima: andate subito su questa pagina. Qui troverete tutte le istruzioni e le tempistiche. Riassumendo: va preparato un mixato della durata compresa tra i 20 e i 45 minuti da caricare sul proprio profilo Soundcloud, per poi seguire attentamente le istruzioni per completare il form di partecipazione ed inviare il proprio mix (tranquilli, è indicato tutto chiaramente). Tempo? Ne avete: si va da oggi 31 gennaio fino al 1 aprile 2017.
Da lì in avanti, date dieci giorni per valutare i mixati migliori (attenzione: è importante siano anche popolari a livello di ascolti ed apprezzamenti, quindi datevi da fare per diffonderli – alla fine oggi le skills di un dj stanno anche in questo, fermo restando che il primo e principale criterio resta la qualità). Verrà fuori una rosa di potenziali vincitori che si sfiderà in una fase di Mix Off, una per ogni nazione (praticamente, una finale: e l’anno scorso ci siamo divertiti parecchio, in questa finale).
E quindi: 26 nazioni coinvolte, 26 vincitori della prima fase, 26 spediti a una prima fase di Burn Residency Bootcamp. Una specie di campus, un luogo dove imparare faccia a faccia con dj, producer ed operatori del settore ad altissimo livello, ma anche un luogo dove sfidarsi e superare delle prove. Anche perché dei ventisei originali, ne resteranno dopo qualche settimana solo 16.
Già lì si faranno un po’ di serate in giro, per i 16, tanto per tenersi ben allenati, e una volta finito questo mini-tour nella primissima fase dell’estate arriverà la sfida vera, la seconda fase del Bootcamp. Dove il gioco si farà serissimo ed affilato, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore assoluto a livello mondiale. E qui torniamo a Lollino – godetevi il teaser che postiamo qui sotto, a fine articolo.
Anche quest’anno la cifra a disposizione del vincitore (non cash in mano, ma da investire in studio, promozione, management) è di 100.000 euro. Anche quest’anno il livello dei tutor e “maestri” coinvolti nel Bootcamp sarà altissimo – stiamo parlando di gente come Carl Cox, Pete Tong, John Deegweed, Maceo Plex, Steve Lawler, Luciano, Jamie Jones, tanto per darvi un’idea su chi è passato a dare una mano e un parere da quelle parti negli anni. Insomma, non è un concorso “tanto per fare”, che poi sfocia nel suonare una volta in qualche palchetto di provincia. Qua, se siete motivati ed ambiziosi oltre che naturalmente molto ma molto bravi come dj, le occasioni ci sono.
Repetita iuvant: qua la pagina con tutte le info specifiche del caso. In aggiunta, il sito ufficiale di Burn – dove trovare aggiornamenti e notizie varie – lo trovate qui. E ora godetevi il filmato che spiega cosa sta dietro alla foto che campeggia ad apertura di questo articolo…