Un ibrido tra house e techno, uno stile raffinato che combina melodie minimal e bassi potenti, così si è affermato il suond di Camea. La dj e producer che da Seattle è trasferita a Berlino, dove è entrata a far parte della label di Ellen Allien, BPitch Control. Proveniendo da un background che attraversa diversi generi, Camea si è occupata giovanissima di musica elettronica, diventanto un ospite fisso dei migliori festival ed essendo invitata regolarmente nei club di tutto il mondo.
Camea, una giovane dj e producer da Seattle si sposta a New York per poi stabilirsi a Berlino. Ci racconti la tua storia?
A dire il vero non è stato complicato, ero semplicemente una giovane ragazza che sognava di diventare una dj. Il mio lavoro mi ha accompagnato ovunque sia stata negli ultimi 13 anni. Non c’è stato un piano preciso, ho semplicemente seguito la mia passione e, dopo essermi impegnata a fondo, sono stata a New York e quindi mi sono fermata a Berlino.
Da berlinese ormai, cosa ne pensi del cosiddetto ‘Berlin sound’? Esiste ancora, o le prospettive sono cambiate?
La musica da club è ormai riconosciuta internazionalmente e, di conseguenza, Berlino non costituisce più un caso unico come lo era all’inizio. Molte città oggi ospitano dei party e delle serate fantastiche. In ogni caso Berlino non ha perso il suo status e ancora oggi la maggior parte dei club offre la stessa qualità musicale che ho trovato quando sono arrivata nel 2007. Mi piace notare che Berlino non sembra seguire i trend musicali che vanno di moda altrove, mentre concede sempre spazio alle novità, in termini di club e artisti.
Hai iniziato la tua carriera studiando musica classica, passando dal jazz al rock per poi approdare alla techno. Un percorso curioso, in che misura questi generi così lontani tra loro hanno influenzato il tuo stile?
Ci sono talmente tanti generi diversi tra loro che ispirano la mia produzione, che è difficile per me dire se e in che modo uno stile influenzi l’altro. La mia musica non appartiene comunque nè alla classica, nè al jazz o al rock, quindi sinceramente non mi sento di sostenere che questi generi in particolare influenzino la mia musica. In realtà quando sono seduta in studio le mie sensazioni derivano da come mi sento o da cosa penso in quel giorno in particolare, e da lì nasce una produzione.
In particolare, cosa porti con te del tuo passato di pianista? È interessante capire come da Chopin si arrivi alla techno.
Mi sono dedicata alla profondità della musica classica quando ero più giovane, adoravo Beethoven e Chopin per le melodie scure e drammatiche e la complessa struttura delle loro composizioni. Penso di essere attratta dalla stessa carica di energia che sento nella techno che, anche se così diversa dalla musica classica, è allo stesso modo una forma così profonda di espressione musicale.
Hai pubblicato per Clink Recordings, Minus, Get Physical, Plus 8 e BPitch. Cosa ti senti di aver ricevuto in termini artistici dalla collaborazione con queste etichette? C’è un’esperienza che ti ha coinvolto in maniera più profonda?
Sono state tutte quante esperienze fantastiche! Per quanto mi riguarda è stato un processo personale, come i remix e una traccia che ho fatto per Plus 8 e Minus per il mio miglior amico Kevin McHugh (Ambivalent) e sono stata anche una grande fan di Richie Hawtin per molto tempo. Anche la traccia per Get Physical era dedicata ad una persona a me molto vicina, Heidi, quando mi ha chiesto di comporne una per la sua prima compilation Jackathon. La release per BPitch è stata molto importante, essendo Ellen Allien una mia grande amica e mentore, inoltre il mio studio si trova nella sede di BPitch! È stato bellissimo collaborare con tutte queste persone, che hanno tutte quante un ruolo importante nella mia vita.
Vi state esibendo con Ellen Allien, Thomas Muller e altri per lo showcase di BPitch Control. In cosa consiste questa produzione?
Mi piace moltissimo essere in tourneé con tutta la famiglia BPitch! Insieme ci divertiamo un sacco e ognuno di noi contribuisce a rendere grandiose le nostre performance con la propria energia, personalità e con il proprio suono. Sono convinta che la diversità che c’è tra di noi, venendo ognuno da esperienze anche molto distanti, sia ciò che costituisce la nostra unicità come label. Sono felice di essere parte dei showcase BPitch.
BPitch Control ha pubblicato lo scorso aprile Where The Wind Blows, un album con 17 tracce dei producer residenti che ci da delle indicazioni sulle future mosse della label berlinese. Ci parli della scelta del tuo brano ‘Love On The Balcony’?
Ho scritto ‘Love On The Balcony’ l’anno scorso mentre mi trovavo in una fase di passaggio della mia vita. Avevo appena terminato una lunga relazione e continuavo a cambiare casa a Berlino, spostandomi con due valigie. In quel periodo sono stata spesso sola e vivevo diversi stati d’animo. È stato in questo momento che ho composto ‘Love On The Balcony’ – ad oggi probabilmente la mia traccia più strana. Qui ho unito le ispirazioni che ho trovato nel dub reggae, nella techno e nell’elettronica.
Dopo gli EP City Watch Over Me e Brookling Sunset 1989 con Tim Xavier, quali sono i prossimi progetti discografici?
Onestamente ho viaggiato così tanto ultimamente che non sono riuscita ad avere molto tempo da dedicare allo studio, ma adesso mi sto organizzando per la prossima uscita su BPitch.
Abbiamo da poco partecipato ad un tuo set a Berlino. Musica fantastica, atmosfere elaborate, linee minimal e bassi intensi che fanno letteralmente impazzire il dancefloor, anche se decisamente allenato a certe sonorità. Domanda difficile da porre a chi come te fa questo tutti i giorni, che legame si stabilisce tra te e il pubblico e che cosa senti di comunicare con il dancefloor?
Wow, grazie! Amo alla follia il mio lavoro e spero che sia condiviso anche dal mio pubblico e quando questo risponde positivamente allora mi incoraggia a regalare esperienze sempre più forti. Sono una persona molto emotiva e la reazione del pubblico per me è fondamentale, e fino quando riuscirò a rimanere fedele al mio suono, darò in cambio tutto quello che mi riesce.
Le prossime novità con BPitch e i prossimi festival dove ti possiamo trovare?
Oltre alla prossima release per BPitch, sarò molto impegnata nei prossimi mesi.
English Version:
Camea’s sound has established as a hybrid between house and techno, adding cool details in minimal lines and heavyweight basses. Born in Seattle she then relocated in Berlin, where she became part of’s creature, BPitch Control. Having experienced so many musical genres, Camea got to electronic music at an early age and soon became a world-renowned artist and is now regularly invited to the best clubs and festivals around the globe.
How did a young producer like you travel from Seattle to New York and then ended up in Berlin?
To be honest it was quite simple, I was just a young girl with a dream of being a dj. It has taken me everywhere I have been for the last 13 years. There was no specific plan, I just followed my heart and worked hard – and it took me to New York and finally Berlin.
What do you think is the future of the so called ‘Berlin sound’? Do you think it still does make the difference or times have now changed?
Dance music is becoming so widely accepted now that Berlin is not as unique as it was before, because so many cities have amazing parties nowadays. However, Berlin seems untouched by this, and most of the clubs still sound the same as they did when I arrived in 2007. I admire that Berlin doesn’t seem to adhere to the world’s trendy adaptations to music, however there always seems to be more room for new, aspiring artists and clubs. People come and go but it remains the same, and I love it for that.
It appears you began your career studying classical music, then shifting to jazz, passing throughout rock and getting to play minimal electro. In which way this mix of such different sounds and styles have influenced your activity as a composer and producer.
I have a very broad range of music that inspires me, which makes it hard to tell if one style influences the other. However, my music is definitely not classical, jazz or rock, so I’m not really sure I can say I put those influences into my music. When I am sitting in my studio I am mostly inspired by how I’m feeling that day or what I’m thinking about, and it comes out in my production.
What about your classical music background? It’s nice to know that a musician who studied Chopin got to techno.
I connected to the depth of classical music when I was young, I loved Beethoven and Chopin for their dark, chordy melodies and dramatic, complex compositions. I think that maybe I am attracted to the same type of energy in techno because it is, although very different from classical, a very powerful form of music.
Your recordings include works for Clink Recordings, Minus, Get Physical, Plus 8 and for BPitch. What have you received artistically speaking from these great experiences? Which one impressed you more than the others?
They all have been equally great experiences! For me the process was very personal, as the work I did on Plus 8 and Minus were remixes and a track for my best friend Kevin McHugh (Ambivalent), and I have been a big fan of Richie Hawtin for a long time. My track for Get Physical was something I wrote for another very close person in my life, Heidi, when she asked me to make her something for her first Jackathon compilation. My release for Bpitch was also special because Ellen Allien is a good friend and mentor to me, and my studio is in the Bpitch office. It was fun to work with all of these people because they have very special places in my life.
A few words about the BPitch Showcase you are taking on tour with Ellen Allien, Thomas Muller and other colleagues.
I love touring with the Bpitch family! We have so much fun together and everyone has a unique energy, personality and sound that they bring to the events. We are all very different but come together in a way that is diverse and works together, and I think it makes for really special events. I am very happy to be a part of the Bpitch Showcases.
Last April BPitch Control released a compilation album, Where The Wind Blows, 17 tracks giving a hint about the label’s future plans. What can you tell us about your track Love On The Balcony?
I wrote ‘Love On The Balcony’ last year when i was going through a big transition in my life. I had recently split from a long term relationship and was subletting different apartments in Berlin and living out of two suitcases. I was alone a lot, always on the road and then coming back to a cold and dark Berlin. I was listening to a lot of music and processing different emotions. During this time I wrote ‘Love On The Balcony’ – perhaps my strangest production yet. I fused together inspiration that I was finding in dub reggae, techno and electronica.
After last year’s releases of City Watch Over Me and Brookling Sunset 1989 with Tim Xavier what are your incoming projects?
To be honest I’ve been touring so much that it’s been difficult to get much time in the studio, but right now I am wrapping up my next release for Bpitch.
We’ve recently been to one of your sets in Berlin. Amazing atmosphere, minimal melodies, heavy bassess, the dancefloor – which is rather trained to that kind of energy – simply exploded! Maybe it’s a odd question to you, but what do feel and get from the public during your performances?
Wow – thanks for the nice words! I absolutely love my job and I hope that my audiences love it too, when they respond well it makes me want to give them an even better experience. I am an emotional person so their reaction is very important to me, and as long as I can stay true to my sound then I will give them everything I have.
Your next steps at BPitch Control and when/where can will you be playing in the near future?
I’m finishing up my next Bpitch release now and am touring a lot in the next months.