Dopo il favoloso opening party con Nina Kraviz (ve ne abbiamo parlato con tanto di video, ricordate?) il 16 novembre Hund ha ospitato niente meno che Carl Craig, un artista, un dj, un produttore, un uomo che non ha certo bisogno di presentazioni. In questa “puntata” non scriverò molto perchè vi consiglio vivamente di pigiare PLAY sul video e lasciare andare la voce di Carl, sarà impossibile per voi skippare perchè sarete proiettati tra passato, presente e futuro di Mr. Craig.
Purtroppo, ve lo diciamo con grande rammarico, la festa Hund proprio quel giorno è stata fermata in anticipo a causa di un problema esposto a metà serata (nemmeno!) dalle forze dell’ordine e del quale ce ne ha parlato Niko Apparell, uno dei due soci del gruppo Hund. Ci ha raccontato che circa all’1.30 si sono presentati all’ingresso del People Club ben 11 poliziotti con 2 cani anti-droga per un controllo alla luce di una segnalazione pervenuta loro mediante lettera anonima che denunciava irregolarità riscontrate da parte di una ragazza entrata nel locale durante una delle date precedenti: la ragazza segnalava che essendosi sentita male non era riuscita a raggiungere le uscite di sicurezza per uscire dal locale in quanto sbarrate ed era quindi stata costretta a rimanere all’interno nel locale; avanzava quindi accuse etichettando il party come un “rave”. Ovviamente come è giusto che sia i poliziotti sono stati accolti dal titolare del locale e sono stati poi accompagnati a fare le dovute rilevazioni. In un primo momento hanno chiesto di abbassare il volume della musica per facilitare i controlli e successivamente, dopo aver richiesto indicazioni (era impossibile continuare il party a volume drasticamente basso come fosse lo stereo di casa) hanno richiesto di far spegner la musica. Carl Craig, che era in consolle pronto ad iniziare il suo set, non ha potuto ovviamente esibirsi. I controlli sono andati avanti come di routine sia da parte dei poliziotti con i cani al seguito che dalle SIAE e alla fine non hanno evidenziato particolari irregolarità: le uscite di sicurezza erano apposto, sono stati trovati 2 grammi di marijuana in tutto il party (un quantitativo talmente minimo da considerarsi nullo), la capienza era di poco sopra il limite ma all interno della tollerabilità consentita dalla legge ed addirittura una media di età dei presenti all’evento attorno ai 23 anni, quindi tutti ampiamente maggiorenni. La serata quindi potenzialmente sarebbe potuta procedere normalmente in quando totalmente in regola.
Raccontati i fatti Niko e Basty ci hanno voluto lasciare con un loro pensiero: “siamo consci del fatto che i club debbano esser controllati e per questo siamo sempre a disposizione delle forze dell’ordine ma quello che ci è dispiaciuto davvero molto è che un artista del calibro di Carl Craig non sia riuscito ad esibirsi nonostante la serata poi si sia dimostrata in regola. Sicuramente un controllo svolto in modo meno invasivo soprattutto a fronte di una lettera anonima avrebbe consentito il normale svolgimento della serata. Quello che oggi ci conforta, con il senno di poi, è che abbiamo dimostrato anche di fronte alle forze dell ordine quello che HUND è, ovvero una situazione pulita, fatta di giovani che con passione cercano di portare a Vicenza (quindi in una piccola provincia) un progetto musicalmente ma anche artisticamente in tutto il suo complesso VALIDO.”
I ragazzi come tutti sappiamo sono tenaci e non si sono lasciati abbattere da questa situazione, torneranno infatti a far festa il 21 dicembre prossimo con in consolle quello sgugnizzo che tutti conoscono col nome di Davide Squillace che hanno proprio l’anno scorso diede spettacolo e tenne il dancefloor come pochi sanno fare. Chi c’era se lo ricorderà e chi non, bè, non potete mancare…