Carola Pisaturo, chi ancora non la conosce si vergogni… anzi dirò di più, chi ancora non abbia sentito un suo set si vergogni doppiamente. In questa chiacchierata con la dolce Carola Pisaturo abbiamo affrontato molti punti importanti della sua carriera: la sua vita, il suo studio, la sua musica, la The Bullitt Agency, la sua label, Vegas Gas, abbiamo poi parlato con la sua label manager Manuela Maiuri e col suo fratellino Massimo Di Lena. Avete detto di non conoscere Carola? Ora potete rimediare…(speriamo!).
Sei stata la #3 a fare un podcast in esclusiva per noi, era il 23 gennaio 2010 e il tuo sound piacque moltissimo tant’è che ricevemmo moltissimi feedback positivi sulla scelta di inserirti nel nostro canale, oggi nel 2012 come è cambiato il tuo sound, la tua musica?
Sono già passati 2 anni? Ovviamente la musica cambia, ma non mi sono mai concentrata troppo nel suonare per forza solo le novità del momento per cui capita che ci siano dischi nella mia borsa da anni che non riesco a sostituire. Insomma non credo sia cambiato di molto il mio sound, di sicuro non è cambiato il mio modo: rimango ancorata ai miei vinili nonostante diventi sempre più difficile trovare club, console ed impianti adatti…
Non ci siamo fermati solamente al podcast con te, quasi un anno dopo dal missato abbiamo voluto sapere e fatto sapere a molti quali sono i tuoi 10 dischi che hai sempre nella tua borsa dei dischi e che non vorresti mai, a nessun costo, togliere… ad oggi confermeresti la lista che ci facesti o vorresti ritrattare?
Certo che voglio ritrattare! Mi accorgo ora, rileggendola, di aver inserito un solo disco della mia etichetta… ma ti pare? No a parte gli scherzi, va benissimo come è, sono quasi tutti dischi del passato di una qualità fuori dal comune e io li sento sempre attuali.
Rieccoci di nuovo con un’intervista più affrondita su Carola Pisaturo e tutto quello che le gira intorno: progetti, idee, musica, label, amore per la techno, rispetto per il pianeta e per i cani…
E’ da un pò che non ci si vede, che combini? Che hai fatto questa settimana? Raccontaci un pò della tua vita dai…
Proprio questa settimana è stata abbastanza impegnativa, mercoledì sono stata a Barcellona per un set di 5 ore al Macarena e poi a Bologna, Mantova al Moxa (mia prima volta, il club è fantastico) e Malta nel weekend… A parte questo sto organizzando uno showcase che faremo qui a Roma al Lanificio159 il 30 marzo, un pò di “me time” con amici ed animali ed ho anche trovato il tempo per fare un incidente in macchina.
Partiamo dall’inizio, Napoli e Carola. Come mai oggi vivi a Roma e non sei rimasta nella tua città? Che ne pensi della scena elettronica napoletana?
A Napoli ho vissuto per molti anni ma in maniera frammentata, da quando sono nata (a Roma) prima per il lavoro di mio padre e poi da sola, non sono mai rimasta per più di 3 anni nella stessa città… sono randagia, non ho radici e mi piace spostarmi. A Roma per la verità mi trovo così bene che questa irrequietezza si è un pò affievolita, ma non si sa mai… insomma torno sempre con piacere a Napoli ma ho trovato nuovi stimoli nella capitale.
Carola Pisaturo e Vegas Gas, nel primo caso sei te e solamente te mentre nel secondo sei in coppia col tuo “fratellino” Massimo Di Lena. Ci parli un pò di Carola in console e di Carola & Massi…
Io in console sono quasi sempre molto felice, mi emoziono tanto e mi stupisco ogni volta di come un disco possa suonare sempre diverso, insomma è una cosa a cui non mi abituerò mai, per fortuna… Con Massi abbiamo stili molto diversi rispetto a quando abbiamo iniziato a suonare inisieme, ma ci piace buttare tutto dentro, suonare a volte anche cose improbabili, andiamo a fasi… Fondamentalmente ci divertiamo tantissimo insieme.
Dopo un’affermazione così “crudele” da parte di Carola non potevo non contattare anche Massi al quale ho dato la possibilità di risponderle e approfittando della sua disponibilità ho chiesto qualcos’altro…
Ciao Massi, abbiamo chiesto a Carola del vostro rapporto in console, quando siete i “Vegas Gas” e ci ha detto che avete stili molto diversi e l’ultima volta che avete suonato voleva “ucciderti” perchè ti eri fassato nel suonare solo “accapelle”, che vuoi rispondere alla tua metà in console? A parte gli scherzi, come è suonare con Carola? Vi fate i dispetti o siete due bravi “uaglioni”?
Diciamo che a me diverte ogni tanto farle dei dispetti perché ha delle reazioni fantastiche, non saprei descrivervele: ad esempio non c’è cosa più divertente di lasciarle il filtro del canale acceso e sapere che lei se ne accorgerà dopo una 10ina di minuti! A parte gli scherzi è veramente divertente e stimolante suonare con lei perché non avendo esattamente gli stessi gusti musicali, ci capita di incastrare tracce, come dice lei “improbabili” e ottenere un risultato interessantissimo, o ad esempio capita frequentemente che lei suonando, mi abbia fatto rivalutare dischi che in precedenza non avevo mai considerato interessanti. Direi quindi più “bravi uaglioni” che dispettosi!
Rieccoci Carola, scusa l’intrusione ma dovevo far parlare anche il tuo fratellino…
Da non molto sei entrata a far parte del booking di Dubfire, la “The Bullitt Agency” abbiamo visto la tua foto sul sito (che tra l’altro, a mio modesto parere, è molto bello, soprattutto l’intro)… come sei riuscita a farne parte? La butto là, per caso il tuo “fratellone” Davide Squillace ti ha presentata ed un pò raccomandata ad Ali e come si dice, da cosa nasce cosa, sei ora quindi nel roster? Raccontaci, vogliamo sapere…
Per quanto riguarda il sito credo abbiano anche vinto un premio abbastanza importante di cui ovviamente non ricordo il nome… Tornando alla domanda, sì, è stato Davide a presentarmi ad Ali (Dubfire), gli sono molto grata per questo. Ho suonato con Ali lo scorso anno al Sonar e dopo qualche mese sono entrata in agenzia, sono accanto a nomi grandissimi, anzi giganti, Ali poi è meraviglioso, un carisma pazzesco, curioso, geniale!!!
Per l’Italia c’è sempre la tua label manager Manuela Maiuri, che sicuramente leggerà queste domande e che a tua insaputa vorremmo rispondesse ad una domanda… Manuela come è lavorare con Carola? Parlaci un pò del vostro rapporto.
Ho conosciuto Carola quasi 10 anni fa, era già a piedi scalzi davanti a una pila di vinili, suonava molta techno, era già cosi determinata e innamorata della musica, piena di dedizione e curiosa di scoprire. L’avevo capito subito che avrebbe spaccato tutto, e che non si sarebbe accontentata di fare soltanto il tecnico del suono. Anche se del resto, era bravissima anche in quel lavoro così specializzato. Aveva un’idea romantica, della musica, troppo ardente per restare in uno studio. La stessa idea che ha portato con sè anche successivamente. L’amicizia che ci lega è la base del nostro rapporto lavorativo, la stima e l’affetto credo siano la nostra formula segreta. “Nostra” perchè volersi bene e essere professionali allo stesso momento può sembrare difficile, in realtà è uno spasso, è il modo migliorie per dirsi sempre la verità. Lavorare per e con Carola vuol dire fare molta attenzione alla scelta dei club. E’ una dj che ha bisogno di un sound system adeguato alla sua musica, alla passione che mette nella ricerca dei vinili, alla passione che mette nel produrli, affinchè suonino come si deve! Di solito cerchiamo promoter e club che condividano la nostra passione.
E’ arrivato il momento di parlare di musica, la tua musica, la tua Claque Musique. Magari c’è ancora chi non lo sa, ci spieghi le origini del nome? Sappiamo che hai anche una label digitale, la Claque Extra, come la differenzi dalle uscite in vinile? Come scegli gli artisti che usciranno su una o sull’altra?
La Claque è un gruppo di persone pagate per applaudire in teatro, quelle che a fine show si alzano in piedi e facendo macello fanno in modo che anche il resto del pubblico si entusiasmi partecipando all’applauso… è ovviamente autoironico, insomma come per dire che ce la cantiamo e ce la suoniamo! La Claque Musique produce su vinile, mentre la Claque Extra su digitale; purtroppo come si sa oggi produrre un vinile è diventato molto difficile, tante uscite devono essere deviate su Extra per forza di cose, così come nuovi artisti o cose più sperimentali. In ogni caso il catalogo Extra non è meno importante, solo più libero dalle logiche di mercato.
Su ogni copertina sappiamo che c’è scritto “Claque Musique Loves Techno & Respects The Planet!”, ci parli di questa abitudine e come è nata l’idea di questo motto?
E’ un piccolo slogan che stampiamo su ogni disco: racchiude qualla che è la nostra grande passione (la techno, detta così, brutta, sporca e cattiva) e quella che è una mia personale attenzione e (spero) di tutti quelli che lavorano con me per il pianeta che ci ospita, un piccolissimo messaggio e in forma scherzosa per esprimere qualcosa che però mi sta molto a cuore.
Il tuo rapporto con lo studio invece come è? Che strumentazioni usi? Quando ti siederai e ci tirerai fuori un tuo disco?
Guarda ormai mi fa anche strano studio, ho iniziato con un banco a 32 canali, batterie elettroniche, synth, campionatori e ora mi ritrovo solo con un computer! Amo tantissimo lavorare con le macchine, adoro il suono analogico e ancora sogno i “neve” o “ssl” su cui ho lavorato ma sono anche una grande fan della tecnologia e penso anche che una macchina analogica non suoni per forza bene così come un virtual instrument non suoni per forza male. Per quanto riguarda un disco tutto mio dico anch’io che sarebbe ora, ho fatto vari remix e collaborazioni negli ultimi 2 anni e ho voglia di fare qualcosa di mio e basta.
Con il progetto Vegas Gas invece, che avete in mente tu e Massimo?
Come dicevo prima il nostro sound si è molto diversificato ultimamente e quindi non vedo l’ora di stare in studio insieme e vedere cosa ne uscirà fuori, succederà presto!
Progetti futuri di Carola Pisaturo? Svelaci qualche anteprima dai…
Nell’immediato c’è un remix in uscita per Audiofly & Anthony Collins, una traccia con Davide Squillace con probabilmente i vocal di “Big Bully” e un remix sempre per Davide e Philip Bader.
Con chi ti piacerebbe dividere la consolle che ad oggi ancora non hai avuto la fortuna di farlo? E con chi ti sei trovata benissimo che vorresti trovartici spesso?
Non saprei, ci sono troppi artisti che ammiro e con cui vorrei collaborare. Invece sono sempre felice di suonare con Raresh perché è quello che si avvicina di più al mio stile e ovviamente con la mia grande passione, Ralf, con cui ho suonato in varie occasioni (tra cui la sua serata Bellaciao, una specie di bosy&soul italiano) e con il quale ogni volta è una festa.
Un’ultima cosa, quasi me ne dimenticavo, visto che sappiamo che ti piace tanto stare in consolle scalza perchè non prendi spunto dal grande Carl Cox che nella maggior parte delle volte dei suoi set si presenta in infradito?
Le infradito son robe da ragazzina…