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[tab title=”Italiano”]Una delle tante capacità della musica è senza dubbi quella di raccontare storie, come ad esempio possono fare una canzone, un dj set o un album. La storia di oggi ci porta a Berlino, dove attualmente vivono Catz ’N Dogz, e in Polonia, il loro paese natale, dov’è stato girato anche il video del singolo “Get It Right (feat. Tanika)” contenuto nel loro terzo album “Basic Colour Theory” uscito lo scorso 9 Ottobre sulla loro Pets Recordings. Dopo essersi spostati 7 anni fa nella capitale della Germania il duo polacco non si è più fermato creando un proprio stile e una forte identità riuscendo ad essere sempre imprevedibile. Un esempio è il loro ultimo LP, che ha come missione ispirare le persone e stimolarne l’ascolto dall’inizio alla fine.
La stagione estiva sta finendo ed è uscito da poco il vostro ultimo LP. Com’è andata questa estate e come vi sentite in questo momento?
L’estate è stata incredibile, abbiamo suonato in molti festival, la prima volta al Glastonbury nel Regno Unito, al Secret Garden Festival, all’Exit Festival, all’EDC, al Lovebox e in molti altri. Anche a Ibiza la stagione è stata fantastica, abbiamo suonato per Carl Cox e per Elrow allo Space, al Paradise al DC10, all’Ants all’Ushuaia e all’Amnesia per il Cocoon. Abbiamo anche fatto alcuni piccoli party Pets e abbiamo partecipato alla prima edizione del nostro festival in Polonia chiamato Wooded. Siamo stati molto impegnati ma dopo aver lavorato all’album eravamo molto gasati dall’idea di viaggiare di più.
Siete tutti e due polacchi infatti sono curioso di chiedervi com’è la scena in Polonia. Inoltre, vivete sempre li o vi siete spostati?
Ci siamo trasferiti a Berlino 7 anni fa. Siamo entrambi di una città polacca chiamata Stettino, che è a soli 140 chilometri da Berlino. Anche quando vivevamo li viaggiavamo dagli aeroporti di Berlino, in quanto sono i più vicini. Andavamo a Berlino ogni settimana per comprare i dischi, quindi trasferirsi qui era super facile per noi e ora andiamo nella nostra città in Polonia ogni due settimane. La scena in Polonia è cambiata molto. Ci sono un sacco di buoni festival e alcuni ottimi club con top line-up e buoni sound systems. L’unico problema è che non ci sono molti produttori, è comunque sempre molto meglio ora, ma ancora per 40 milioni di persone ce ne dovrebbero essere molti di più. Quando vediamo nuovi talenti polacchi li sosteniamo sempre, sappiamo che gli inizi sono molto duri per i giovani produttori.
Come già accennato lo scorso 9 Ottobre è uscito il vostro terzo album “Basic Colour Theory” su Pets Recordings. Com’è stato lavorare a questo LP? Voglio dire, 15 tracce sono tante, quanto tempo avete impiegato per realizzarlo? Avete seguito personalmente anche le fasi di mixing e mastering?
Questo album ci ha occupato oltre un anno e mezzo di lavoro. Abbiamo iniziato con la costruzione di un nuovo studio e con l’acquisto di nuovi hardware, poi abbiamo fatto una raccolta dei nostri sample-base e dei campioni vocali. Abbiamo guardato molti documentari sulla musica e sugli artisti per trovare le ispirazioni e le idee per le tracce. Abbiamo anche rivisitato ciò che ci ha ispirato durante i primi periodi della nostra carriera e abbiamo utilizzato tutto questo in modo creativo durante la produzione dell’album. Abbiamo lavorato sull’album dal Lunedì al Venerdì ogni giorno per oltre 18 mesi, è sicuramente il progetto più grande che abbiamo mai fatto e siamo molto soddisfatti del prodotto finito. E’ il primo LP sulla nostra etichetta Pets Recordings. Questa è stata una duplice sfida per noi e sapevamo che dovevamo offrire qualcosa di buono. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Mateusz di Concrete Cut studios che ha fatto il mastering e il mixing dell’album. Abbiamo parlato via telefono ogni giorno, controllando ogni dettaglio insieme e regolando i suoni in modo che suonassero perfetti per come li volevamo noi.
Non avete lasciato niente al caso, anche il titolo ha il suo significato. Potete spiegarcelo?
Come potete vedere ci sono un sacco di suoni, un sacco di campioni, ispirazioni e idee. Avevamo una portata quasi illimitata di suoni ma alla fine avevamo bisogno di decidere e scegliere la direzione in cui volevamo andare. Puoi confrontarlo con lo spettro di colore, puoi avere un range illimitato ma per dipingere qualcosa è necessario scegliere solo pochi colori da queste migliaia per raggiungere il risultato che si desidera. E’ lo stesso con le fotografie, a volte scatti una foto solo per prendere un dettaglio, per ritagliarla e fare uno shot perfetto. “Basic Colour Theory” tratta di questo, riguarda i dettagli, cogliere il momento giusto, il giusto feeling.
Ascoltando bene l’album mi sembra di capire che non è destinato solo al dancefloor. A chi è rivolto “Basic Colour Theory”?
Volevamo che questo album suonasse solido come un pezzo unico. Abbiamo molta musica che ci piace, non solo quando produciamo o quando ascoltiamo qualcosa a casa, ma anche quando suoniamo. Siamo in grado di suonare techno dura come piace a noi, ma possiamo suonare anche dei pezzi super deep. Tutto questo ci rende molto felici e ci piace molto. L’album è un progetto speciale, vogliamo ispirare le persone, creare un momento speciale quando si ascolta, quando si guida la macchina, quando si viaggia o quando si sta insieme a gli amici, quando sei felice o quando sei triste. Un sacco di amici ci hanno detto che gli piace ascoltarlo dall’inizio alla fine e questa era esattamente la nostra missione.
Ci sono anche molti suoni che non usate solitamente. Cosa avete usato per farli? Vi ha ispirato qualcosa?
Abbiamo fatto musica insieme per 10 anni. Come ho già detto abbiamo voluto utilizzare tutta la nostra esperienza acquisita per mostrare le nostre capacità produttive. Abbiamo fatto e abbiamo usato un sacco di nostri campioni, a volte stavamo insieme tutto il giorno per cercare i suoni perfetti. Abbiamo bloccato una settimana di tour ogni mese per lavorare all’LP in modo da avere tempo e dedicarlo al lavoro in studio per rendere il suono dell’album perfetto per noi. Abbiamo utilizzato anche molti strumenti dal vivo, come ad esempio un quartetto d’archi, e abbiamo lavorato con il nostro amico Envee nel suo studio di registrazione a Varsavia. Tutte queste persone ci hanno spinto e ci hanno aiutato a scoprire nuovi suoni.
In questo LP ci sono anche una serie di vocal featuring tra cui Green Velvet, Peter, Bjorn e John. E’ stato difficile scegliere gli artisti da includere? Come li avete scelti e chi ha scritto i testi per i vocal?
Sì, è stato difficile perché siamo stati molto specifici con il tipo di voce che volevamo avere nell’album. Lavorare con la voce è la cosa più difficile nella produzione. Per fortuna abbiamo incontrato un sacco di persone fantastiche e lavorare con loro è stato molto stimolante. Abbiamo fatto i nostri testi per alcuni dei cantanti, li abbiamo guidati su come avremmo voluto che suonassero quei testi sulla musica che gli avevamo inviato. Quando ce li hanno mandati indietro abbiamo cambiato tutto, abbiamo fatto i nuovi suoni con nuovi effetti e glieli abbiamo inviati nuovamente. Spesso rimanevano sorpresi, ma sono stati anche molto open mind riguardo a come e quanto potevano suonare diversamente. Lavorare con Peter, Bjorn and John e Green Velvet è stato un grandissimo piacere, hanno scritto da soli i propri testi, che abbiamo poi lavorato insieme per le nuove versioni. Altri artisti come Tanika e Cloud Boat li abbiamo invitati nel nostro studio a Berlino e siamo stati insieme per due giorni.
Siete anche proprietari di una label, la Pets Recordings. In questi anni molti artisti importanti ma anche diversi tra loro come, KiNK, Eduardo De La Calle e Truncate sono usciti su Pets. Quali sono le caratteristiche che deve avere un artista o un disco per la vostra etichetta?
Ad essere onesti è molto difficile da dire, molte persone ci chiedono come facciamo il nostro A&R e non possiamo dirvi quali criteri abbiamo. E’ più un fatto di sensazioni, quando ascoltiamo una traccia e crediamo in essa e capiamo che è un buon disco vogliamo farla uscire. Non vogliamo rilasciare dischi che non ci piacciono. Tutta la musica sulla nostra etichetta è musica in cui crediamo e sosteniamo. La selezione del genere è piuttosto ampia, ma come ho detto ci piacciono artisti diversi e musica differente e per fortuna avere la nostra etichetta ci permette di rilasciare ciò che vogliamo.
Una delle vostre prime release risale al 2007 su Dirtybird di Claude VonStroke. Nel corso degli anni è continuata la vostra collaborazione. Qual è, e com’è nato il vostro rapporto con Claude?
Ci ha chiesto un remix, quando facevamo ancora uscire musica sotto il nostro alias “3 Channels”. Abbiamo fatto un remix per “Who’s Afraid Of Detroit”, che è stato un grande successo. Poi fu il turno di un EP e subito dopo ci ha chiesto di pubblicare un album. Claude VonStroke è stato uno dei primi che ci ha sostenuto e che ha creduto veramente in noi, nella nostra musica e nel nostro gusto. Abbiamo fatto anche una stagione insieme a Ibiza qualche anno fa. In questo momento la scena negli Stati Uniti è così grande che lui non viene in Europa così spesso ed è difficile suonare insieme, ma siamo ancora buoni amici e ci vediamo quando siamo nelle nostre città d’origine. In questo momento stiamo preparando qualcosa di speciale per Dirtybird e Claude VonStroke ha appena fatto un remix per il nostro singolo.
Tra una serie di appuntamenti in giro per il mondo ce n’è stato uno speciale il 16 Ottobre ad Amsterdam durante l’ADE. Cosa avete organizzato? Prima di salutarci potete raccontarci in anteprima anche qualche novità?
L’anno scorso abbiamo fatto un party chiamato Catz Eats KiNK che è durato tutta la notte con Eats Everything e KiNK live. Quest’anno abbiamo unito le nostre forze con i nostri amici di Berlino della Keinemusik. Abbiamo suonato di nuovo tutti insieme per tutto il party. E’ sempre divertente farlo, in questo modo possiamo sperimentare di più e creare l’intera atmosfera della festa come vogliamo. Per quanto rigarda le novità non abbiamo potuto resistere e abbiamo fatto alcune nuove tracce ed edits. Inoltre, uscirà un EP di due tracce su Kompakt a Dicembre come “3 Channels”.[/tab]
[tab title=”English”]One of the many skills of music is without doubt that of storytelling, such as can do a song, an album or a dj set. Today’s story takes us to Berlin, where now live Catz ’N Dogz, and in Poland, their native country, where was also shot the video for the single “Get It Right (feat. Tanika)” that is contained in their third album “Basic Colour Theory” out last October 9 on their Pets Recordings. After moving seven years ago in the capital of Germany, the Polish duo has not stopped, creating his own style and a strong identity, managing to be always unpredictable. An example is their latest LP, whose mission is to inspire people and encourage its listening from beginning to end.
Summer is ending and recently you released your latest LP. How was this summer, and how do you feel right now?
The summer was amazing, we played many festivals, our first time at Glastonbury in UK, Secret Garden Festival, Exit Festival, EDC, Lovebox and many more. Also Ibiza season was amazing we played for Carl Cox in Space and Elrow, Paradise at DC10, Ushuaia’s Ants and Amnesia for Cocoon. We also did few Pets parties and first edition of our own festival in Poland called Wooded. We were very busy but after working on the album we were very excited to travel more.
You’re both Polish, and I am really curious to ask you how is the electronic music scene in Poland. Do you always live there or have you moved?
We moved to Berlin 7 years ago. We are both from a Polish city called Szczecin, which is just 140 km from Berlin. Even when living in Szczecin we traveled from Berlin airports, as they are the closest ones. We went to Berlin every week for vinyl shopping so moving here was super easy for us and now we go to our city in Poland every two weeks. The scene in Poland has changed a lot. There’re plenty of good festivals and a few very good clubs with top line-ups and good sound systems. The only problem is that there’s not many producers, it is however getting much better now but still for 40 million people in the country there should be much more producers. When we see new Polish talent we always support them, as we know the beginnings are very hard for young producers.
As already mentioned last October 9 you released your third album “Basic Colour Theory” on Pets Recordings. How was working on this LP? I mean, 15 tracks are so many, how much time did you spent to make it? Did you have also personally followed phases of mixing and mastering?
This album took us over one and half years of work. We started with building a new studio and buying some new hardware, then we make our collection of own sample-base and vocal sample. We watched many documentaries about music and artists to find inspirations and ideas for tracks. As well we revisited what inspired us in the early days of our career and we use all that in a creative way during album production. We worked on the album from Monday to Friday every day for over 18 months, that is definitely the biggest project we’ve ever done and we’re very happy with the finished product. It’s the first LP on our own label Pets Recordings, so that was a double challenge for us as we knew we had to deliver something good. We worked very close with Mateusz from Concrete Cut studios who did the mastering and mixing of the album. We spoke via phone every day, checking every detail together and adjusting the sounds so they sounded perfect to us.
You haven’t left anything to chance, even the title has its meaning. Can you explain it?
As you see there is a lot of sounds here, a lot of samples, inspirations and ideas. We had almost an unlimited scope of sounds but in the end we needed to decide and choose the way we wanted to go. You can compare it to the color spectrum, you have an unlimited range but to paint something you need to choose only a few colors from these thousands to achieve the result you want. It’s the same with taking photographs, sometimes you take a picture just to pick a detail, crop it and make it a perfect shot. “Basic Colour Theory” is about that, about the details, catching the right moment, the right feeling.
Listening album with attention I understand that it isn’t intended only to the dancefloor. For which occasions or people is “Basic Colour Theory”?
We wanted this album to sound solid as one piece. We have a wide spectrum of music that we like, not only when we produce or listen at home but also when we dj. We can play hard techno as we like it, but we can also play super deep vibes. It all makes us very happy. The album is a special project, we want to inspire people and create a special moment as you listen, when you drive a car, when you travel or when you hang out with your friends, when you’re happy or when you’re sad. Lots of friends told us that they like to listen to it from the beginning through to the end and that’s precisely what our mission was.
There are also many sounds that you don’t usually use. What did you use to make them? Were you inspired by something?
We made music together for 10 years. As I said we wanted to use all our experience to show our production capacities. We did and we used a lot of our samples, sometimes we were together all day to search for the perfect sound. We stuck a week’s tour every month to work on the LP so you have time and dedicate it to work in the studio to make the album sound perfect for us. We worked also with many live instruments, like a string quartet live, and we also worked with our friend Envee in his recording studio in Warsaw. All these people there pushed us and helped us to discover new sounds.
In this LP there is also a serie of vocals featuring including Green Velvet, Peter, Bjorn and John. Was it difficult to choose the artists to include? How did you choose them and who wrote the lyrics for vocals?
Yes, it was hard as we were very specific with the kind of vocals we would have liked have on the album. Working with vocals is the hardest thing in producing. Luckily we met a lot of great people and working with them was very inspiring. We made our own lyrics for some of the vocalists, we guided them on how we would have liked those lyrics to sound on the music we sent to them. When they sent it back we changed everything, we made the new sounds with new effects and we sent it right back. They were often surprised, but they were also very open-minded about how much different it could to sound. Working with Peter, Bjorn and John and Green Velvet was a great pleasure, they wrote their own lyrics, which we then worked together for the new versions. Some other artists like Tanika and Cloud Boat we invited in our Berlin studio and we jammed together for two days.
You are also label owners of Pets Recordings. In latest years many important artists, but also different each other, as KiNK, Eduardo De La Calle and Truncate released some tracks on Pets. What are the characteristics that must have an artist or a track for your label?
To be honest it’s very hard to say, lots of people ask us how we do our A&R and we can’t tell you what criteria we have. It’s more about the feeling, when we hear a track if we believe in it and we know it’s a great record, we want to release it. We don’t want to release records that we don’t like. All the music on our label is the music we believe in and support. Genre selection is pretty wide but as I said we like different artists and music and luckily having our own label enables us to release what we want.
One of your first release was in 2007 on Dirtybird of Claude VonStroke. Over the years you continued to collaborate with Claude. How is today and how was born your relationship with Claude?
He asked us a remix when we still were releasing music under our “3 Channels” alias. We did a remix for “Who’s Afraid Of Detroit”, which was a big hit. Then came an EP and soon after he asked us to release an album. Claude VonStroke was one of the first who really believed in us and supported us and trusted in our music and taste. We also did one season together in Ibiza a few years ago. Right now the scene in US is so huge and he doesn’t come to Europe often and is hard to play together but we are still very good friends and we visit each other when we are in our hometowns. Right now we are preparing something special for Dirtybird and Claude VonStroke just did a remix for our single.
Among a series of events around the world there was a special one on October 16 in Amsterdam during the ADE. What have you organized? Before saying goodbye, may you also tell us a preview about some news?
Last year we did a party called Catz Eats KiNK for all night with Eats Everything and Kink live. This year we joined forces with our Berlin friends of Keinemusik. We played together again for the whole party. It’s always fun to do, so we can experience more and create the whole atmosphere of the festival as we want. About news we couldn’t resist and we made some new tracks and edits. In addition, we made an EP of two tracks that will be released on Kompakt in December as “3 Channels”.[/tab]
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