A dispetto della giovane età, la musica di Chevel ha il sapore dell’artista maturo, l’artigiano che da anni, quotidianamente, tocca con mano i suoi strumenti e forgia i suoi prodotti. Per questa ragione, Dario Tronchin è un produttore che va studiato ed esplorato con la calma che spetta alle figure di talento, quelle capaci di colpire release dopo release. Dario va preso a piccole dosi, pezzettino dopo pezzettino, perché lo spessore dei suoi lavori non è di immediata comprensione e quindi è inutile avere fretta di fagocitare le sue uscite con l’ingordigia di chi ha appena scoperto una cosa amabile.
“Air Is Freedom”, la sua ultima raccolta su Non Series, ha proprio queste caratteristiche: è un disco da avere e a cui va destinato un posto speciale all’interno del proprio scaffale; è una raccolta da ascoltare tutta d’un fiato, oppure da riprendere saltuariamente (magari attingendo qui e lì tra le otto tracce) quando col tempo il suo autore avrà compiuto e completato il percorso che spetta a quelli bravi.
Bisogna avere calma, insomma. Perché a un primo ascolto la raccolta rischia di risultare anche troppo “ferma”: non c’è spazio per melodie e fronzoli, tantomeno per voci – fa scuola “Entanglement”, forse la mia preferita dell’intero album. Il concetto/messaggio che sembra comunicare l’autore è l’invito alla (ri)scoperta del suono elementare, alla sua essenza e alla sua bellezza, lasciando alla nebbia prodotta dagli immancabili riverberi il compito di equilibrare il tutto smussandone gli angoli più acuti (“Crossing”). La musica di Chevel è organica, ruvida e limpida come una gemma; suona esattamente come deve e lo fa con la noncuranza di chi sa di aver ottenuto ciò che si era prefissato.
Non sconvolge, quindi, non spettina e nemmeno ci fa saltare in preda a chissà quale incontrollabile furia, anche se la ritmica d’acciaio inossidabile di “Own” e “Harsh Times” è tanta roba e anche se qui e lì c’è qualche nota di colore (“Lumen” e “Nightbus”). “Air Is Freedom”, così come tanti altri suoi lavori – potete andare a riascoltare “A Lovable Inciter EP” o “Rediscovery” – colpisce per carattere ed eleganza. “Air Is Freedom” è semplicemente una donna composta e raffinata. Complicata nonostante, a chiacchiere, si dichiari l’esatto contrario.