È divisivo, Luca Agnelli. Ma può piacere o non piacere, si può apprezzare la sua traiettoria o non apprezzarla, ma solo della disonestà intellettuale porterebbe a non ammettere una cosa: se vai ad una serata dove Luca è ai comandi alla console, beh, la gente sta bene. Sta dannatamente bene. Nell’arco degli anni, cambiando via via indirizzo stilistico e inseguendo periodicamente nuove sfide e nuovi contesti, Luca è sempre riuscito ad essere un professionista di livello superiore: perché si tende a dimenticare che il primo compito del dj non è far vedere quanto ce l’ha lungo (il purismo), quanto ce l’ha forte (la collezione di vinili), quanto ce l’ha grosso (il grado di coolness), ma che tipo di magia ed empatia riesce a creare tra chi mette la musica e chi sta sul dancefloor. La madre di tutti i criteri di giudizio è questa, punto.
Poi si può questionare se la traiettoria negli anni piaccia o meno, sia sincera o calcolata; si può discutere su quanto abbia senso, stile e forza la sua attuale incarnazione hard-come-non-mai. Il dibattito è aperto: non su di lui e non solo di lui, il dibattito è aperto sempre, siamo mica in una caserma, nel mondo del clubbing italiano. Per quanto ci riguarda, lo abbiamo sempre stimato parecchio, abbiamo avuto il grande piacere di dedicargli una intervista approfondita a trecentosessanta gradi (dove non ci si nasconde nemmeno di fronte a temi scomodi).
Si tende a dimenticare che il primo compito del dj non è far vedere quanto ce l’ha lungo (il purismo), quanto ce l’ha forte (la collezione di vinili), quanto ce l’ha grosso (il grado di coolness), ma che tipo di magia ed empatia riesce a creare con chi balla sul dancefloor
E non solo: ora che abbiamo visto che la “sua” Etruria è arrivata al traguardo del numero di catalogo 100, gli abbiamo chiesto di concederci in esclusiva un piccolo viaggio nel tempo: “Luca, ti chiediamo di selezionare un pugno di foto per te importanti, e di commentarle. Ti va?”. È andata proprio così. Le foto che vedete qua sotto le ha selezionate Luca in persona, così come è stato lui a scrivere la didascalia di commento. È un bel viaggio per immagini, fatti e parole che racconta un artista che ha sempre messo una etica del lavoro pazzesca in ogni sua singola azione, e che ha sempre rispettato al massimo con umiltà il ruolo del djing verso il pubblico. Non crediate siano due fattori da poco. Non piacerà a tutti? È divisivo? C’è chi lo critica, c’è chi lo considera il Male, c’è chi semplicemente è indifferente, c’è chi non sopporta il fatto che abbia “abbandonato” – virgolette d’obbligo – questa o quella scena, questa o quella direzione musicale? Va bene. C’è spazio per tutte le opinioni. Ma se l’andare a ballare è ancora una cosa “viva”, che ti dona felicità ed euforia, che ti fa passare delle ore speciali, che raduna gente e non le solite quattro facce, è perché c’è gente come Luca, che ci mette meticolosità, professionalità, entusiasmo ed impegno affinché questo accada. E non lo diciamo noi: lo dicono i fatti. E lo dicono in più di un passaggio proprio queste foto. Lunga vita a Luca e ad Etruria, allora: lo aspettiamo per la release 200, e vediamo lì cosa ci inventeremo…
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2010 Luca Agnelli @ Echoes / Nascita Etruria Beat records.
Il periodo in cui ho iniziato il percorso di Etruria lavoravo come resident in club come Echoes e Cocorico, ero musicalmente influenzato dalle mie radici house e techno anni 90 ed ero comunque sempre in evoluzione e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti. Avevo voglia di costruire un polo tutto mio dove rilasciare la mia musica, quella degli artisti che ammiravo e soprattutto dare spazio a tanti giovani per creare una famiglia fatta di vinili e passione.
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2014 Etruria Showcase.
Con Etruria Beat siamo sempre stati alla ricerca di nuove sonorità e soprattutto di nuovi producer emergenti da valorizzare. Abbiamo sempre creduto nel potenziale dei giovani artisti, cercando di fare gruppo, costruendo qualcosa di solido e dando loro una piattaforma per esprimersi e crescere, affiancandoli anche ad artisti rinomati e solidi della scena internazionale.
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2016 Len Faki, Chris Liebing, Luca Agnelli
Soddisfazione immensa mentre condividevo la consolle con dei mostri sacri della techno, a cui mi sono ispirato per tanti anni sia come dj che come musica da rilasciare su Etruria. Artisti come loro ci hanno supportato e fatto crescere suonando le tracce che avevamo rilasciato in quegli anni di producer come Ben Sims, Truncate, Slam, dj Rush, 2000 and One, Setaoc Mass, Electric Rescue, Cosmin Trg, Yotam Avnii, Dj Sodeyama and more…
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2018 Nico Moreno, Luca Agnelli
Nico è uscito su Etruria nel 2018 quando ancora non si parlava molto di hard techno, oggi è ritenuto uno degli esponenti più importanti del panorama e rappresenta uno dei riferimenti per le nuove generazioni hard techno. In quegli anni avevo già intrapreso questa evoluzione musicale sia nel mio percorso da dj sia nella label rilasciando artisti come Amelie Lens, Alignment, Oguz, Azyr, Fantasm che poi sarebbero diventati headliners della scena!
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2024
Luca Agnelli fa da sempre quello che si sente, quello che gli piace, quello che gli dice il cuore! La passione traina da sempre le mie scelte, andando anche contro tutti nel bene e nel male 🙂
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Concludiamo la carrellata di immagini mettendone una noi: ecco la cover della release “giubileo” per Etruria, la 100, opportunamente intitolata “Ministry Of Gasse”, e chi segue un minimo Agnelli non ha bisogno di troppe spiegazioni: