Ognuno è libero di avere le opinioni che vuole. Ma poi, deve avere la coerenza di stare dietro ad esse. Sennò veramente la nostra solidarietà o la comprensione stanno a zero. Ecco, è partendo da queste premesse che non verseremo nemmeno mezza lacrime di dispiacere o mezza parola di perplessità se Marijus Adomaitis alias Mario Basanov alias Ten Walls finirà coll’essersi rovinato la carriera per un paio di semplici post su Facebook (più una smentita che, se possibile, peggiora ancora le cose). Ci sono mille lavori che si possono fare, nel mondo, non è che ora vogliamo vedere Ten Walls sotto un ponte. Però speriamo che, come ad esempio dice Fort Romeau, siano in molti tra gli addetti al settore a non voler collaborare più col dj e producer lituano, come presa di posizione personale contro bigottismo ed intollerenza.
I fatti: un paio di giorni fa sul suo profilo Facebook sono apparsi degli status a dir poco discutibili, dove gli omosessuali erano definiti “people of another breed” (“gente di un’altra razza”), rimpiangendo “the good 90’s” in cui questa gente era “fixed” (“rimessa a posto”) e raccontando poi uno sconfortante aneddoto che, a suo vedere, doveva rafforzare le sue opinioni (“Tempo fa mi ero ritrovato a fare delle produzioni per un musicista lituano, che continuava a tentare di convincermi che le mie opinioni sull’omosessualità erano troppo intolleranti e conservatrici. ‘Ma se tuo figlio sedicenne venisse inculato dal suo ragazzo, che diresti?’, e lui rimase in silenzio”). Non è finita qua: spostando poi il discorso sull’Irlanda e sugli abusi dei preti pedofili di lì nei confronti dei bambini, vedeva bene di inserire nello stesso fascio, pardon, nello stesso “different breed” pedofili ed omosessuali (peraltro un classico, questo, nelle culture dell’Est europeo). Qui la testata che ha notato e riportato tutto quanto.
Ora. Ognuno è libero di avere le opinioni che vuole, fino a quando queste non danneggiano concretamente altre persone. Facciamo addirittura finta che queste opinioni di Ten Walls non danneggino nessuno (ma non è vero: nel mondo siamo ancora tremendamente indietro rispetto ad una pacifica parità di diritti e di considerazione sociale tra eterosessuali, omosessuali e transgender, e qualsiasi frase che vada in una direzione opposta rispetto a questa parità fa del male, eccome). Il problema è, caro Marijus, che se tu peschi fama, soldi e onori dalla club culture non puoi, semplicemente non puoi avere questa visione del mondo. Zero. Perché la storia della club culture, si legge in tutti i libri, è strettamente legata alla storia della comunità omosessuale. Insomma: è come fare i soldi cantando soul e facendo rap e, al tempo stesso, considerare i “negri” una “razza inferiore”: ci rendiamo conto? Non sei solo scemo (e molto), sei pure stronzo e profondamente ipocrita.
Perché siamo così duri con Basanov? Perché non facciamo spallucce, ci dimentichiamo di lui, al massimo sottolineiamo l’ignoranza bigotta delle sue parole e poi andiamo oltre? Perché il suo tentativo di scuse, una volta accortosi del polverone che si stava alzando, è stato inaccettabile ed offensivo. “Voglio chiedere scusa per i post precedentemente apparsi sul mio account. Sono veramente dispiaciuto per il loro contenuto offensivo, che non rispecchia la mia vera opinione. Io spero che questo equivoco non dia più luogo ad altre considerazioni ed opinioni. Pace”. Scusa, Marijus: “equivoco”? Ma che, davvero? E quali sarebbero allora le tue vere opinioni sull’argomento? Ce le dici? Perché non c’è nessuna smentita reale sui contenuti (contenuti francamente difficili da equivocare). Soprattutto, quanto uomo piccolo sei a sperare che il polverone passi e non si discuta più di questa faccenda? Quanto è triste il tuo tentativo in atto – inutile – di insabbiare tutto quanto cancellando status ed interventi delle persone sul tuo profilo Facebook?
Se tu conoscessi veramente la club culture, Ten Walls, se tu conoscessi veramente la disco e la house che tanto ricco e famoso t’hanno fatto diventare, sapresti bene che i pregiudizi verso l’omosessualità sono un problema gravissimo che ha seminato drammi e morti nel corso dei secoli e nel corso dei decenni in cui la suddetta club culture è nata e s’è sviluppata. Ecco: studia un po’. Studia. Non pensare solo a passare all’incasso. O se vuoi pensare solo all’incasso, ora sinceramente speriamo proprio che i soldi te li andrai a prendere da un’altra parte, in altri contesti. Infatti non ci pensiamo proprio a limitare la tua libertà d’opinione: per quanto stupide ed abbiette ci sembrino le tue posizioni, hai tutto il diritto di esporle. Ma qua, ci spiace, non hanno cittadinanza. Niente ipocrisie: a te le tue opinioni, a noi i nostri valori, ognuno se ne vada tranquillo per la sua strada. Ciao.
Aggiornamento: Siamo evidentemente in tanti a vederla allo stesso modo. In queste ore si susseguono le prese di posizione di festival ed eventi che stanno cancellando le date già programmate di Ten Walls nelle loro line up. Fra i primi a farlo, i nostri amici del Sonar.