Dopo una primissima edizione che ha ottenuto feedback molto più che lusinghieri nel 2016, Selectors – spin-off che prende il nome da quella che (probabilmente) rimane la parte più unica di quel Dekmantel Festival ormai saldamente fra gli eventi di musica elettronica più rinomati del globo – tornerà a far risplendere la propria stella sulle coste della Dalmazia, precisamente in quel del Garden di Tisno, dal 24 al 28 di agosto del prossimo anno.
In attesa di potervi raccontare la nostra esperienza, ed avendo avuto nel frattempo un assaggio piuttosto consistente di quella che sarà la line up della seconda edizione, ci siamo messi d’impegno alla ricerca di quelli che potrebbero essere i cosiddetti “underdog” della manifestazione. Nomi meno magniloquenti ma non per questo da sottovalutare. Ecco cinque buoni esempi di artisti da non farsi scappare per nulla al mondo sul suolo croato la prossima estate.
Il collettivo di stanza a Den Haag si sta facendo largo nella scena olandese grazie ad un mix ottimamente imbastito di funk, disco e afrobeat che ha infiammato per tutto il weekend la sala più intima dell’ultimo Paradigm Festival a Groningen e che sposa idealmente le lunghe giornate di sole passate a mollo nella caletta del Garden, alternando il cadenzare ritmico delle cicale al canto d’usignolo delle Funktion One del Beach Stage.
Quando hai la fortuna di lavorare per quasi una decade fra Kindred Spirits e Rush Hour – due degli avamposti principali della scena elettronica olandese – è molto probabile che tanta buona musica (volontariamente o meno) ti sarà per forza di cose passata per le mani. Arrivare a gestire la programmazione legata alla musica elettronica di un’istituzione come il Paradiso di Amsterdam non poteva che esserne la naturale evoluzione lavorativa. Com’era la storia dei tre indizi?
In un momento storico in cui il suono italodisco e synth pop sta tornando alla ribalta in maniera esponenziale, non citare David Vunk sarebbe un gran peccato. Una figura storica della scena di Rotterdam, fondatore di Mustache Records ed artisticamente ancora attivissimo a livello locale, il suo set è un’autentica sequela di chicche di vecchia data che sapranno catturare l’attenzione anche dei più distratti.
Un altro ragazzo di casa Rush Hour, scoperto direttamente dal suo fondatore Antal e tra i profili più interessanti della scena underground di Amsterdam. Un nome che leggerete sempre più spesso nelle line up olandesi e chissà, forse un giorno suonerà nel vostro locale di fiducia dietro l’angolo come special guest.
Il nome di Guido Van Dieren probabilmente non dirà molto alla maggior parte di coloro che leggeranno, eppure si tratta di una figura fondamentale della scena olandese e di Rotterdam in particolare, essendo colui che gestisce la programmazione del BIRD, uno dei locali storici della grande città portuale. Un collezionista di vinile di tutto rispetto che promette un dj set carico di emozioni e mani al cielo.