In questi giorni dove si fa un gran dibattere sulla chiusura coattiva di un locale iconico come il Fabric e più in generale della sempre più restrittiva politica anti-club messa in moto dalle istituzioni locali londinesi, dall’altra parte del mare si vivono tempi di grande prosperità. E’ infatti di questa mattina la notizia dell’apertura di un nuovo club, lo Shelter, che verrà innaugurato durante l’Amsterdam Dance Event con quattro party in altrettanti giorni che vedranno susseguirsi in consolle nomi che vanno da Jackmaster e Moodymann ai Voices From The Lake e Peter Van Hoesen. Il locale, nato dalla comunione d’intenti fra professionisti provenienti da forti realtà cittadine come Trouw, Club Air e Deep House Amsterdam, dovrebbe ospitare circa 700 persone nella cornice post-industriale di Amsterdam Noord, sede di altri locali di più o meno nuova apertura come DEPOT, Tolhuistuin ed Undercurrent. Da non sottovalutare, inoltre, l’ottenimento della licenza per tenere aperto 24/7, aspetto che potrebbe regalare tanti pomeriggi felici ai fortunati frequentatori.
Questa notizia va a sommarsi all’annuncio della riapertura del celebre Studio 80, sotto lo pseudonimo Claire, che proprio negli stessi giorni tornerà a vedere la luce nella sede storica di Rembrandtplein, proprio al centro della nightlife cittadina. A prendere il controllo della consolle durante la settimana più movimentata dell’anno troveremo artisti di grande esperienza come Gilles Peterson, Parris Mitchell e Matthew Herbert, affiancati a nuovi talenti della scena locale come Mr. Mendel, Detroit Swindle e Frits Wentink. I nuovi proprietari hanno annunciato importanti ristrutturazioni degli ambienti e non possiamo fare a meno di fremere all’idea di tornare in uno dei nostri spot preferiti nella città dei canali.
Con queste due nuove aggiunte ad arricchirne la già vastissima scena, Amsterdam si conferma sempre più una delle mete imprescindibili del clubbing europeo, con una sempre maggiore tendenza ad imitare il modello berlinese del ballare tutto il giorno e tutta la notte, anche se la mentalità olandese tuttora tende a scontrarcisi restituendo risultati spesso altalenanti. E’ probabile che questo processo richiederà ancora qualche anno di pazienza per poter dare una risposta più esaustiva.