Ricordo come se fosse oggi il giorno che da Milano guidai fino a Torino per assistere al live di Com Truise. Figlio di quella generazione di producer che anagrammano nomi di personalità famose (tra gli italiani tiene alta la bandiera Digi G’alessio), il ragazzone se ne stava al centro del palco, la consolle “ad altezza uomo” e non più di trenta persone nel dancefloor. E’ quando inizia a suonare che comprendo il tipo di capacità che si celavano dietro quel suono, lo capisco lì, durante il live, non prima, nelle decine di volte che avevo ascoltato il suo bellissimo album di debutto; Galactic Melt. Com Truise ha la capacità di portarti indietro nel tempo, come sulla DeLorean, ma allo stesso tempo di sorprenderti con la freschezza che contraddistingue le sue produzioni. Chiamala come vuoi. Chiamala sci-fi, synthwave, chiamale texture analogiche oppure chiamali anni ottanta se vuoi, il risultato è indubbiamente sorprendente, anche se questo rischia di posizionare l’asticella del pericoloso “stropicciare il naso”, un pelo più avanti del dovuto. Chiamalo azzardare, se vuoi.
A febbraio uscirà il suo nuovo EP, Wave 1, e Ghostly International ci regala una prima traccia, in collaborazione con Joel Ford, bassista dei Tigercity e metà dei Ford & Lopatin. Il titolo è Declination e da subito si nota come le sue preferenze non siano cambiate, anche se il brano sembra affrontare, forse, il lato più melodico in assoluto dell’artista. Il Galaxy Express 999 sul quale Com si è seduto fin dall’inizio, continua a viaggiare velocissimo in galassie sintetiche, su binari sospesi di ritmiche spezzate. Un’altra cosa che pensai durante quel live, mentre mi danzava molto più la testa che le gambe, fu che Com Truise fa la musica giusta per scopare. Chiamalo saperci fare.