Lavoro deciso questo “Autumn EP”, seconda uscita firmata da Conrad Van Orton su Key Records (terza del catalogo) nonché appetitoso antipasto dell’album atteso per fine anno sempre sulla label di base a Berlino.
Le tinte scure e decise, da sempre marchio di fabbrica del producer romano, non tradiscono nemmeno questa volta trascinandoci in angoli se volete ancora più scuri (ed insicuri) di quelli che “A Shattered Love Story EP” ci ha fatto visitare lo scorso anno. Qui non c’è spazio per nuove digressioni – sto pensando, forse impropriamente, alla bellissima “Shattered”. Si tratta di musica per gambe agili e timpani “robusti”, di tre tracce da ascoltare nel buio più totale. “Autumn EP”, infatti, non ha nulla a che invidiare ai lavori prodotti dai maestri nord europei (che di techno industriale se ne intendono) perché qui, ancora una volta, è la rabbia a farla da padrona. Si può dire che la musica di Conrad è incazzata, vero? Onestamente fatico a trovare un altro aggettivo per quei suoni che, con impeto al limite dell’animalesco, sembrano finalmente raggiungere la via della libertà. Ogni elemento che compone la ritmica – premete play alla versione “Dub Tool” di “Autumn” – sbraccia letteralmente cercando di rompere quell’equilibrio sonoro che, nonostante tutto, non sembra risentire della cattiveria (singolare più che complessiva) dei suoi costituenti. Le catene sono spezzate, si marcia decisi senza il minimo indugio verso il risveglio di quelle attitudini – diciamocelo, in altri contesti non ce ne vanteremmo – che fanno parte di noi ma che spesso sopprimiamo in nome di una società che dalle nostre parti ancora vive di stereotipi.
E allora sotto con “Nuisance”, la traccia che completa l’EP oltre alle due versioni della title-track, e immergiamoci nei sette minuti più bui della vostra nottata. Bravo Conrad, anche stavolta m’hai fatto esclamare: “oh cazzo”.