“Music is a medium formed by silence and sound”. Vi avevamo già raccontato di Sofia Mattioli e del suo incontro in treno con la ragazza sorda. Esplorare il rapporto tra musica e silenzio, ecco cosa ha sempre affascinato l’artista inglese, autrice del video di Jamie xx “Sleep Sound“, girato al Manchester Deaf Centre con ragazzi dai cinque ai ventisette anni, che ballavano seguendo i movimenti di Sofia e le vibrazioni del pezzo.
“Spero di poter sviluppare questo progetto in futuro”, diceva la regista, così è stato. A ottobre, in Premiere al III Points Festival di Miami, Sofia ha presentato “Continuum“, il progetto che continua a sondare la relazione tra musica e silenzio. Con l’aiuto di Rebecca Salvadori, collaboratrice di lunga data che ha filmato i movimenti della Mattioli con un iPhone, Sofia ha chiesto a Jamie xx, Four Tet, Koreless e John Talabot di comporre un pezzo per ogni singola parte del video, introducendo i musicisti con i loro veri nomi, umanizzando il tutto e cancellando la “separazione” tra artista e persona. Dopo, viste le origini di Rebecca, le due hanno deciso di dare dei nomi italiani alle tracce, così “Sunrise” di Jamie – un pezzo pieno d’amore – diventa “Alba”, “Dew” di Four Tet si trasforma in “Rugiada”, “Horizon” di Koreless è “Orizzonte”, mentre per “Aim” di John Talabot è stato scelto il nome “Meta”. L’immaginazione prima di tutto.