La stagione dei festival estivi è (quasi) alle porte, ma molto spesso, specie nelle realtà “decentrate” per ciò che più comunemente immaginiamo significhi portare il club a diventare evento, in Italia (con Roma, Milano, Torino, ovvie protagoniste in diverse maniere, in questo contesto) lo spazio viene preso partendo da luoghi dimenticati, da valorizzare. Ed anche prima che l’estate ci risucchi nel suo vortice di cose da fare, dj set da sentire, live da non poter perdere.
E in un weekend di metà primavera, perché possa anche essere occasione di unire il ballo alla creatività in senso ancora più aperto, dalla cucina al workshop sull’abc del djing, fino alla riappropriazione della cultura storica di una città, come clou sullo sfondo. Quella città è Palermo—appunto, non esattamente una capitale del club, ma che di club prova a parlare, vivere e comunicare—, e quel festival è Costa Sud, alla seconda edizione dopo un promettente esordio lo scorso anno, partito con simili prerogative.
Mettere insieme i pezzi, appunto (e letteralmente, dal claim della manifestazione: “Piecing It Together”) che vedranno la due giorni del 26 e 27 Aprile l’Ecomuseo Mare Memoria Viva—struttura di architettura industriale dell’ex deposito di locomotive S. Erasmo— fare da main stage a dj set, workshop creativi e iniziative collaterali che uniscono musica e senso d’appartenenza.
Dagli headliner Call Super e OK Williams, passando per Yu Su e Ogazón, c’è spazio per il live di una leggenda vivente come Maurizio Dami alias Alexander Robotnick, a dialogare con le percussioni più verticalmente club di Katatonic Silentio ed il back to back tra Enrica Falqui e Emilia Callari. Berlino, Londra, Vancouver. Sì, ma tutto questo tra le periferie vista mare di Palermo, poi tornando a cercare gli arabi tratti dei vicoli dei quartieri del centro. Sembra un piccolo Dekmantel, ma questo giro si terrà tra le tropicali ondate di un Aprile siciliano.
Al booq, biblio officina di quartiere, presidio sociale e culturale della Kalsa, ci sarà anche tempo per un DJ workshop con una delle protagoniste della lineup, OK Williams, ospitato dal collettivo di dj e creative siciliane Fluidae— ad un ritorno, dopo quello dietro la console, nell’edizione inaugurale del 2023— in partnership con AlphaTheta (la linea di prodotti per DJ ed esperienze musicali innovative sviluppata da Pioneer). Se poi avete tempo di fare un salto già Giovedì 25, il bistrot OJDA ospiterà un’altra promettente headliner, Yu Su, nella veste di chef ai fornelli insieme al resident del caffè, Marco Cuti.
Dietro tutto questo rond de jambe di possibilità c’è Meeraqui, progetto che dal 2019 che mescola i ritmi della tradizione mediterranea con le nuove tendenze della musica contemporanea e che, appunto, tenta di mettere il capoluogo Siciliano all’interno della mappa del clubbing, per come lo conosciamo. Forse, a Palermo, dobbiamo ancora conoscerlo meglio, e ne abbiamo la possibilità: biglietti disponibili qui.