La cosa bella di certi video non è tanto osservare il semplice accostamento tra musica e immagini, ma riuscire a toccare con mano l’abilità di alcuni registi di inventare visioni di fantasia, coraggio, fascino, e lasciarsi guidare per una manciata di minuti da esse, mentre la musica predispone la tua ricettività al meglio. È quello che san fare i grandi registi, è quello che abbiamo celebrato recentemente di un genio come Michel Gondry, ed è quello su cui vogliamo concentrarci in questo #crumbs, riprendendo alcuni video recenti testimoni di questo talento, capaci di produrre immagini fuori da ogni senso comune, come fossero mondi paralleli a cui accedere tramite immagine. Ci facciamo un viaggio fuori dai confini noti e nel frattempo ci risentiamo gli ultimi singoli di Booka Shade & Fritz Kalkbrenner, Flume + Ghostface Killah + Autre Ne Veut, Danny Daze e Hound Scales, il che fa solo bene.
[title subtitle=”Dieci Magritte in movimento (o un unico trip sotto acido)”][/title]
Il video di “Silicon” di Danny Daze è uscito una manciata di settimane ma ce lo ricordiamo ancora come una batosta visiva di quelle potenti. Sotto i martellamenti acidi del singolo si vanno accumulando oggetti fluttuanti in uno spazio astratto, elementi disgiunti che si intrecciano, si allungano e si deformano, in uno stile che fa molto surrealismo di primo novecento. Come se il figlio tossico di Dali e Magritte si fosse messo al computer sotto gli effetti degli qllucinogeni e avesse deciso di modellare la realtà. O almeno quello che vedono i suoi occhi, il che non sempre coincide. Video diretto da Joeri Woudstra.
[title subtitle=”Proiezioni psichedeliche (o forse psicotiche)”][/title]
Nico Jacobsen è un personaggio piuttosto interessante. Emerso in tempi relativamente recenti, di base a Brooklyn, la sua musica è – detta con parole sue – “una esplorazione della mezzanotte oscura di house e techno, cercando le influenze dei ritmi africani, delle linee ferroviarie, di Kate Bush e della UK jungle“. Solo una manciata di EP al suo attivo, più il video qui sotto: una specie di allucinazione psichedelica fatta con personaggi da circo, maschere inquietanti e balletti di fantasia che sembrano prodotti da una mente psicotica (o da un fan di David Lynch). Ispirato al Triadic Ballet di Oskar Schlemmer.
[title subtitle=”La Terra è rotonda (e sta tutta in una mano)”][/title]
Al di là del fatto che i Booka Shade son tornati con un nuovo album. Al di là del fatto che dentro c’è questa gustosissima collaborazione con Fritz Kalkbrenner che giustamente è stata scelta come singolo, con quella aria housey resa elegantemente pop da una sezione vocale che in mano a Fritz è sempre pulitissima. Al di là di tutto questo, guardate il video: quel trick di ripresa che racchiude ogni visione possibile in una sfera perfetta, col cielo tutt’intorno a circondare mille pianeti immaginari, un viaggio attraverso i panorami californiani trasformato in una visione geniale, con tanto di riflessione filosofica sulla finitezza del mondo in cui viviamo. Visioni estremamente stimolanti e video tra i più belli usciti finora quest’anno. Diretto da Ryan Staake.
[title subtitle=”Un pianeta arcobaleno (o i viaggi dell’LSD)”][/title]
C’era un curiosissimo articolo che girava nel web qualche tempo fa. Un paio di amiche hanno voluto sperimentare gli effetti di un trip di LSD sulla percezione della realtà, facendo in modo di lasciare tracce tangibili dell’intero decorso con un autoritratto ogni ora. I risultati li trovate qui, con la sensazione che l’LSD possa rendere chiunque un artista eccezionale. Bene, quando abbiamo visto per la prima volta il nuovo video di Flume + Ghostface Killah + Autre Ne Veut ci è subito tornata in mente quella storia. Saranno quei colori che si impadroniscono della scena, ma questo strano pianeta stile Futurama sembra cambiare connotati fotogramma dopo fotogramma. Come una visione drogata, appunto. Diretto da Jim Dirschberger.