Fra i produttori più originali emersi nell’attuale ondata della generazione-Soundcloud (il suo profilo Soundcloud sta per raggiungere i 100.000 followers), il venticinquenne svizzero-canadese Cyril Hahn può anche contare su un’importante schiera di fan – fra cui The xx, Annie Mac, Diplo, Jessie Ware – grazie alle sue rielaborazioni radicali ma sensuali di brani vocali come ‘Don’t Save Me’ delle Haim o l’ultra-classica ‘Say My Name’ delle Destiny’s Child, quest’ultima tranformata in un peculiare esempio di house solenne e al rallentatore, con tanto di voci pitchate in basso, per un effetto strano ma efficace. Soundwall ha recentemente avuto la possibilità di chiacchierare con lui al telefono.
Mi sono imbattuto per la prima volta nella tua musica grazie al remix che hai realizzato per ‘Say My Name’ delle Destiny’s Child: alcuni programmi radiofonici specializzati ne sono andati pazzi, mi ha divertito e intigrato, e anche la tua provenienza mi ha incuriosito. Sei nato in Svizzera, giusto?
Sì sì, sono nato a Berna (lo dice in italiano, n.d.r.) ma ora vivo a Vancouver. Faccio musica da sempre, ma quando ho iniziato non era elettronica. Suonavo per divertirmi, strumenti come il piano o la chitarra. Poi all’inizio dell’anno scorso volevo provare a fare musica elettronica, ma era solo un hobby, andavo ancora all’università. Ho realizzato il mio primo remix nell’aprile 2012 su ‘Touch My Body’ di Mariah Carey ma era più che altro un esperimento, davvero non sapevo cosa stavo facendo ma mi piaceva. Ho pensavo che ne avrei provato un altro, ed è stato ‘Say My Name’, ed è piaciuto a così tanta gente… (ride). Da allora è diventato tutto veramente folle!
Sai, sono anche un dj e l’ho proposta spesso, e ogni volta suscita una certa curiosità e qualcuno viene da me a chiedere di cosa si tratta… Cosa mi dici del tuo background musicale? E’ da tempo che sei appassionato di musica dance?
Quand’ero più giovane non mi piaceva la musica dance. Da adolescente ero molto preso da hardcore e punk, più tardi dalla musica folk e roba post-rock, tipo Explosions In The Sky o Mogwai. Se ascoltavo musica elettronica, si trattava prevalentemente di roba ambient o sperimentale. Ho iniziato ad apprezzare la musica dance o house solo nell’ultimo paio d’anni, e ho iniziato a cimentarmi soltanto poco più di un anno fa.
C’è una ragione speciale per cui sembra che ti piaccia lavorare principalmente su vocal femminili? Fra i tuoi ultimi remix ci sono quelli per brani cantati da Jessie Ware, Solange, Gabrielle Aplin…
Non so perchè ma spesso e volentieri mi piace includere parti vocali nei miei lavori, hai ragione. E non si tratta soltanto di brevi campioni, ce n’è sempre in quantità. Forse è perchè io non sono un gran cantante (ride). Ora sto proprio lavorando su una traccia originale ma con un cantante maschile: le cose potrebbero cambiare un pò!
Sei piuttosto nuovo al mondo della musica dance/elettronica, quindi sono curioso di chiederti come appare questa scena agli occhi di un outsider, di un “nuovo arrivato” quale tu sei.
Beh, alcuni pensano automaticamente che io sia un dj ma non lo sono mai stato nella mia vita. Ho appena iniziato a scrivere canzoni, quindi mi è sempre sembrato molto divertente che ci sia chi pensa che se fai musica dance sei anche un dj. Voglio dire, i miei live set suonano simili a un dj set, ma io non faccio il dj nel senswo tradizionale del termine, con lettori cd, piatti e cuffie. Propongo invece la mia musica con Ableton e un controller midi, è tutto quel che utilizzo.
Ma è ciò che la maggior parte dei nuovi dj stanno facendo al momento…
Sì, è vero!
Prima hai detto che adesso stai scrivendo il tuo materiale. E’ altrettanto influenzato dall’r&b e dal soul?
Mi piacciono molto le voci soul, è qualcosa da cui sono ancora attratto. Per i miei brani originali sto lavorando con dei cantanti che posso ospitare, ma sto anche mettendo a punto un paio di tracce in cui la parte vocale è molto meno presente e in cui provo delle soluzioni nuove.
Credo che inoltre una delle cose più insolite nella tua musica sia la presenza di un umore “tropicale” in quei groove…
Se parli di ‘Say My Name’, mi sono reso conto che la TR-707 con quel tipo di percussioni ha davvero quella specie di ingrediente tropicaleggiante. Forse è per questo che suona così.
Recentemente hai proposto il tuo set in giro per l’Europa con una serie di date, anche se per ora non c’erano tappe italiane. Puoi descrivercelo?
E’ un mix di miei canzoni, sia remix che inediti, e di altra roba che mi piace, e mi diverto a cambiarne il contenuto continuamente. Sto cercando di far sì che non sia qualcosa di noioso per me, in modo che non diventi noioso per chi mi ascolta. Il tutto suona simile a un dj set.
Dovremo continuare a tener d’occhio la tua pagina Soundcloud per essere aggiornati sulle tue produzioni, o in futuro pubblicherai la tua musica per un’etichetta?
Ho firmato da poco per la PMR Records e ne sono davvero contento. Se penso ai dj e musicisti che ne fanno parte, è incredibile per me essere con questa etichetta.
Fra loro c’è anche Jessie Ware, che hai recentemente rimissato…
Sì, ed è così che è nata la nostra relazione. A loro è piaciuto il mio remix per la sua ‘Sweet Talk’ e quindi abbiamo iniziato a parlare della possibilità che io potessi far parte della label, e ci siamo accordati nel giro di due settimane. Ci siamo conosciuti ed è divenuta realtà. Per iniziare ci saranno un paio di EP, il primo dei quali dovrebbe esser pubblicato molto presto, e in prospettiva certamente mi piacerebbe fare un album. Sarebbe ottimo, sì!
English Version:
One of the most original producers in the current wave of the Soundcloud-generation (his profile Soundcloud is now approaching 100,000 followers), Swiss-Canadian 25 year-old Cyril Hahn can also count on an impressive list of VIP fans -The xx, Annie Mac, Diplo, Jessie Ware amongst them- thanks to his radical yet sexy reworkings of vocal-led songs such as ‘Don’t Save Me’ by Haim or the uber-classic ‘Say My Name’ by Destiny’s Child, the latter being transformed into a peculiar example of solemn slo-mo house, complete with weird but effective pitched-down vocals. Soundwall recently got the chance to chat with him over the phone.
I first heard about you thanks to the restyling you did for Destiny’s Child’s ‘Say My Name’: some specialist radio shows went mad about it and I was amused and intrigued by it, and started wondering where you came from. You were born in Switzerland?
Yeah, yeah, I was born in Berna but I live in Vancouver now. I’ve been always playing music, but it wasn’t electronic when I started. I was playing instruments for fun, like piano and guitar. Then at the start of last year I wanted to try electronic music, but it was just a hobby as I was still going to university. My first remix was in April 2012 for Mariah Carey’s ‘Touch My Body’ but it was more like an experiment, I didn’t really know what I was doing but I liked it. I thought that I’d try another one, and that was ‘Say My Name’, and so many people started liking it… (laughs). It all went pretty crazy after that!
You know, I’m also a dj and I’ve been playing it quite a lot, and every time it stirs some curiosity, with people coming to me and asking me about it… But what about your musical background? You’ve been a fan of dance music for some time?
I didn’t use to like dance music when I was younger. When I was a teenager I was really into hardcore and punk music, and later into folk music and post-rock stuff, like Explosions In The Sky or Mogwai. If I listened to electronic music, it was more like ambient or experimental stuff. I’ve only started liking dance or house music in the last couple of years, and I’ve started doing that music just more than a year ago.
Is there a particular reason why you seem to like working mostly on female vocal tracks? Amongst your latest reworks there’s stuff originally sung by Jessie Ware, Solange, Gabrielle Aplin…
I don’t know why but I like to include a lot of vocals, that’s for sure, you’re right. And they’re not just short vocal samples, there’s always a lot of it. Maybe it’s because I’m not such a great singer myself (laughs). I’m actually working on an original track at the moment but with a male vocal: things might change a bit!
You’re quite new to the world of dance/electronic music, so I’m curious to ask you how this scene looks like in the eyes of an “outsider”, a newcomer like you are.
Well, some people automatically assume that I’m a dj but I’ve never dj’d in my life. I just started writing songs, so it’s always been really funny to me that people think that if you make dance music you’re also a dj. I mean, my live sets sound similar to a dj set, but I don’t dj in the traditional way with cd players, decks and headphones. Instead, I play my music with Ableton and a midi controller, that’s all I use.
But that’s what most new dj’s are doing at the moment…
Yeah, that’s true!
You just mentioned that you’re writing your own material now. Is it as much influenced by r&b and soul music?
I really like soulful voices, that’s still something I’m attracted to. For my original tracks I’m working with some vocalists that I can feature, but there’s also a couple of tracks with a lot less vocals and where I’m trying new things.
Also, one of the most unusual things about your music is a sort of “tropical” feel in those grooves…
If you’re talking about ‘Say My Name’, I realized that the TR-707 with that type of percussion actually has that sort of tropical vibe. Maybe that’s what makes it sound like that.
You’ve been showcasing your music thorough a series of European dates recently, even if there were no Italian dates for now. Can you tell us something about your set?
It’s a mix of my songs, both remixes and unreleased songs, with some other stuff I like, and I enjoy making changes all the time. I’m trying not to get bored about it, so hopefully people aren’t bored either. In terms of how it sounds like, I guess it’s similar to a dj set.
Should we still look at your Soundcloud page to get updates on your productions, or you’re going to release your music on a label in the future?
I recently signed with PMR Records and I’m really excited about it. If I think about the dj’s and musicians who are on there, it’s unbelievable for me to be part of that label.
Amongst them, there’s Jessie Ware who you’ve already remixed…
Yeah, that’s how our relationship started. They liked my remix for her track ‘Sweet Talk’ so we started talking about me possibly being on the label, and it happened over the course of two weeks. We got to know each other and now it finally came true. There’s going to be a couple of EP’s to start with, the first of which should come out very soon, and down the road I’d definitely like to do an album. That’d be great, yeah!