Le grandi rivoluzioni finiscono per durare negli anni, diventando vere e proprie icone di un momento. Nel 1991 in cui “Dangerous” di Michael Jackson veniva surclassato da “Nevermind” dei Nirvana, Bobby Gillespie e i suoi Primal Scream stravolgevano i canoni del british indie con “Screamadelica”.
il 1991 però è anche l’anno in cui Saucony lanciava sul mercato la Garden District, scarpa che introduceva la Grid Tecnology, un sistema che forniva un’ammortizzazione rivoluzionaria. La sneaker del brand americano torna nel 2018 con una tomaia in morbida pelle scamosciata e con il sistema Grid completamente aggiornato, colorway attuale e dettagli che le conferiscono una forte personalità (supporto plastico ed effetto used sulla S che simboleggia il fiume Saucony da cui il brand prende il nome).
Insomma, le grandi rivoluzioni – se sono state significative davvero – possono reggere benissimo il test del tempo. E possono tornare, mantenendo la propria forza, identità, efficacia, suggestione. Cobain è stato inflazionato, trasformato (suo malgrado) in santino, ma la forza della sua musica vive intatta ancora oggi. E su quanto invece la svolta indie verso la musica elettronica abbia cambiato il corso delle cose, beh, i frutti li vediamo ancora oggi. A partire da quello che è diventata Ibiza, dopo che gli inglesi l’hanno presa in mano e l’hanno eletta capitale delle vacanze di popolo in chiave clubbing.