Quando hai poco tempo da dedicare ad una review, un viaggio in treno è quasi il coronamento di un sogno. E’ forse l’ambiente più adatto per entrare in sintonia con la musica. Da sempre, almeno per me. Il buio al di là del vetro, le luci che si alternano ed il riflesso della gente all’interno della carrozza. Guardandomi intorno mi assento da tutto, da quel tutto che è li davanti a me…e va a tempo con David Keno.
Leggendo il primo titolo del suo ultimo lavoro su Kindisch, “Traveler”, sorrido, anche se dopo il primo minuto, mi rendo conto che lo svizzero “based in Germany” non si sta riferendo a me, ma al viaggio intrapreso dalla sua traccia verso chissà quale dove. Non voglio snocciolarla in mille definizioni e tantomeno descriverla, ma semplicemente farvela immaginare e consigliarvi di ascoltare, a mio avviso, delle tre la più bella dell’EP. Synth bass che ho sempre amato e suoni non troppo modaioli per una traccia che resterà nella mia bag per parecchio. “Beautiful” e “Cyrus” scorrono più contemporanee, e vendibili, probabilmente. Ottime tracce con uno spettro sicuramente più old e articolato, tra vocals, hit hat, pad melodici e synth line giocate in modo più ritmico rispetto alla traccia omonima dell’intero vinile. Una spanna più in su, tra le due, credo sia “Beautiful”. Meno scontata nella stesura, la traccia risulta essere il giusto equilibrio tra una musica che deve generare un utile per la propria label ma, allo stesso tempo, essere in linea con l’esplorazione di suoni nuovi il tutto condito dall’avanguardismo di Keno. Valore aggiunto è, nel modo piu assoluto, la voce che vive e si articola in un mood davvero niente male.
Io sto per scendere, ma paradossalmente questo treno oggi lo porto a casa con me.