È dalla collaborazione tra due pesi massimi che nasce la compilation “Loco Dice In The House”, su Defected. Qui però invece di sottolineare le libbre in gioco, gli scambi avvengono a colpi di release, che sono innumerevoli da tutte e due gli angoli. Nei due CD troverete una percorso musicale che sintetizza abbastanza bene quelle che sono state le sonorità predilette, diluite negli ultimi quattro-cinque anni, del tedesco di Dusseldorf. Praticamente, perdonate la schiettezza, una trentina di tracce in totale che evidenziano, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, l’amore di Dice per i bassoni gradassi. La realtà dei fatti è che, già cinque anni fa, Dice animava folle a perdita d’occhio con la tech-house da classifica dal pragmatismo intrinseco e continua a farlo bene tuttora. Niente di nuovo e, soprattutto, niente da potergli rinfacciare; i numeri, in fondo, gli danno ragione.
Oggi, più che mai, il dj/producer tedesco si è innalzato allo stato di icona, da cui guarda con autonomia e autorevolezza quel ramo della musica elettronica in cui si è fatto le ossa. Io personalmente l’ho sempre preferito nelle vesti di producer – sì, lo so che giravano un po’ di storie ambigue attorno alla paternità delle tracce, ma qui lasciamole da parte, non è di quello che si parla -, e questa compilation mi aiuta a ricordarlo. Nonostante tutto, ci sono un paio di dischi che mi sono piaciuti particolarmente: “Short Circuit” in apertura del secondo CD e il remix di “You Got It” di Randee Jean, oltre a una chiusura compilation in cui Loco Dice va sul sicuro pescando dal repertorio UR per finire, poi, con Kerri Chandler.
In generale, il mixato mi ha dato l’impressione di essere così esplosivo in ogni singolo passaggio da una traccia all’altra che a un certo punto non si accusa più alcuna differenza: A vale come B, e B come C. Un lampo della memoria mi fa venire a mente un vecchio spot che recitava: “la potenza è nulla senza controllo”, vero. Ma, con tutta probabilità, questa asserzione non vale per i grandi numeri e Loco Dice continuerà a propinarci musica per il grande pubblico.