Le ragioni per cui reputiamo il Dekmantel uno dei festival più importanti del mondo, almeno per quanto concerne la scena dance in tutte le sue più disparate e variegate sfaccettature, sono molteplici e arcinoti, trattandosi di una rassegna che da anni raduna miglia di giovani offrendo loro il meglio di quanto prodotto dalla scena club. Tra questi, prerogativa della sua programmazione sin dalla sua primissima edizione, ci sono i back-to-back che vedono spesso e volentieri coinvolti artisti dalle peculiarità complementari, la cui unione all’ombra dei rigogliosi alberi dell’Amsterdam Bos è in grado di produrre sempre qualcosa di magico. Nessuno dei presenti all’edizione del 2014, ad esempio, può essere rimasto insensibile all’estasiante show messo in scena da Gerd Janson e Prins Thomas al Selectors Stage di cui, anche a diversi mesi di distanza, ancora si parla quando si ripensa a quei pomeriggi di inizio agosto.
Oggi abbiamo pensato di presentarvi i cinque back-to-back che reputiamo, per diverse ragioni, più interessanti. Quelli che non ci perderemmo per nessuna ragione e che, l’esperienza insegna, potrebbero valere da soli il prezzo del biglietto.
Antal + Hunee
Antal e Hunee, ambasciatori nel mondo del verbo Rush Hour, sono due degli artisti di maggior carisma, spessore e talento che Amsterdam ha oggi il merito di presentarci. In back-to-back oppure in solo, questi due incredibili collezionisti di dischi, ci hanno regalato alcuni dei set più belli, intensi e colorati che ci sia capitato di ascoltare negli ultimi anni, alternando con gusto e (perché no?) coraggio disco music, funk, musica brasiliana e acid-house. Se il Dekmantel è diventato uno dei festival più importanti per quanto riguarda la scena elettronica, buona parte del merito va attribuita alla rilevanza e allo spazio destinati al suono di cui Antal e Hunee rappresentano alcuni dei maggiori esponenti su scala mondiale. Vi basti questo per capire perché non ci perderemmo il loro djset di questa edizione per nessun act al mondo.
Theo Parrish + Marcellus Pittman
L’ultima volta in ordine temporale che c’è capitato di vedere Theo Parrish e Marcellus Pittman mettere i dischi fianco a fianco è stato proprio al Dekmantel, due edizioni fa. Quel pomeriggio, complice una pioggia fortunatamente solo annunciata, il dj set a quattro mani di Kyle Hall e Jay Daniel venne cancellato insieme alla prima parte degli show in scaletta al The Woods Stage salvo poi essere ripescato in extremis grazie alla detroitiana solidarietà dei Three Chairs: Pittman, Parrish, Moodymann e Wilhite, insieme ai due giovani eredi, tutti insieme per un set letteralmente incredibile di cui custodiamo gelosamente il ricordo. Quest’anno toccherà la versione “ridotta” di quel magnifico e virtuosissimo ensemble, ma non abbiamo alcun dubbio che tanta magia possa ripetersi.
Roman Flügel + Daniel Avery
Di tutti i back-to-back che vi presentiamo in questa scheda, probabilmente quello tra Roman Flügel e Daniel Avery è quello meno entusiasmante e ricco di spunti di interesse a priori. Se c’è una cosa che in passato c’ha insegnato il festival olandese, però, è che dare per scontato qualcosa, quando ci si ritrova tra gli alberi dell’Amsterdam Bos, può rivelarsi un peccato imperdonabile. Quindi, nonostante né il tedesco né l’inglese stiano vivendo la fase più elettrizzante delle rispettive carriere, e nonostante l’ultima volta che c’è capitato di vederli all’opera sul palco di un grande festival le loro performance non abbiano lasciato particolari tracce (Sónar 2015), dedicargli almeno un’oretta ci sembra il minimo.
Helena Hauff + DJ Stingray
Lei è uno dei nomi con più hype e credito degli ultimi tempi, autrice di set capaci di mettere d’accordo gli amanti della “sostanza” e chi dal dancefloor si aspetta tanta intelligenza; lui è una leggenda vivente, un artista capace di attraversare e sopravvivere a quasi trent’anni di techno energia e una visione musicale illuminata, la stessa che l’ha visto all’opera al fianco dei Drexciya nella loro “live unit”. Sono Helena Hauff e Sherard Ingram aka DJ Stingray, i due nomi chiamati in causa per regalare al Dekmantel un back-to-back tanto inedito quanto poco ortodosso. Se non avete paura di addentrarvi in sentieri musicali impervi o di liberarvi a suon di bpm, allora questi due potrebbero seriamente fare al caso vostro.
Ben UFO + Joy Orbison
Se mai doveste avere difficoltà sull’individuare una, una sola ragione per andarvi ad ascoltare Ben UFO, prima ancora di prendere in considerazione una visita dallo psicologo per un approfondimento del vostro “io-clubber”, provate a pensare a quanto possa risultare e rivelarsi interessante la contrapposizione tra uno dei produttori migliori in circolazione, Joy Orbison, e quello che può essere a tutti gli effetti considerato come uno dei membri dell’élite dei dj, il buon Ben Thomson. Insomma, questo back-to-back vedrà, uno di fianco all’altro, due vere e proprie eccellenze nelle rispettive “sfere di competenza”…in più abbiamo visto Ben UFO condividere la consolle praticamente con chiunque e ci siamo sempre divertiti!