In pochi possono vantarsi di aver prodotto il primo EP ed in meno di un anno ritrovare la loro quarta “fatica” su un’etichetta che è semplicemente storia, Freerange Records. Sir Jimpster difficilmente fa una scelta sbagliata, e anche i due ragazzi olandesi non sembrano un’eccezione. Cresciuti a pane e Motown e sbronzi di cassa dritta targata Detroit, Lars e Maarten sono riusciti a mescolare in un suono unico due mondi molto diversi. Nella loro biografia affermano che se Marvin Gaye avesse fatto house music, ne sarebbero stati i più grandi fan. Non so se Marvin Gaye li avrebbe apprezzati, ma quel che conta è che vengano apprezzati oggi. D’altronde, come non apprezzarli? Nel 2012 hanno bruciato le tappe e hanno trovato il tempo, fra colossali bevute e un booking selvaggio, di completare 5 EP ed una vagonata di remix. Il dutch-duo va di fretta e non ha alcuna intenzione di fermarsi, anzi, il 2013 serba novità interessanti. Per non perdervele, leggete il seguito.
Lars e Maarten, con il nome Detroit Swindle siete riusciti a farvi un nome alla svelta, guadagnandovi stima e apprezzamento nel panorama della musica elettronica. Come vi sentite? Com’è cominciata la vostra storia?
Maarten: Senza esagerare direi che è incredibile. Da quando è uscito il nostro primo EP la scorsa primavera tutto è andato così incredibilmente in fretta. È fantastico visitare nuovi paesi e città ogni settimana. Questo Capodanno sarà il nostro debutto italiano!
Lars: È cominciato tutto quando lavoravamo insieme per organizzare una nuova serata ad Amsterdam. Non lo sapevamo ancora, ma 8 anni dopo e parecchie birre più tardi avremmo deciso di cominciare a fare musica insieme.
Ascoltando la vostra musica non ci sono dubbi sul motivo per cui Detroit faccia parte del vostro nome. Quello che sembra meno ovvio è il significato di Swindle (letteralmente truffa). Qual è la storia dietro al vostro nome?
Lars: Volevamo fare qualcosa con Detroit perché entrambi abbiamo un grande amore per la musica soul/funk dell’era Motown. Metterla nel nostro nome però, poteva essere facilmente scambiato per un tentativo di approfittarsi dell’eredità techno/house di Detroit.
Maarten: Abbiamo aggiunto Swindle perché significa una specie di truffa, in questo modo usiamo un po’ di ironia per chiarire le intenzioni del nostro nome.
Il funk e il soul dell’era Motown sono alla base della vostra cultura musicale. Come ha influito quel tipo di musica sul modo in cui, oggi, producete deep house? È giusto affermare che il vostro suono è una specie di reinterpretazione (in salsa Dutch) dell’era Motown?
Maarten: Assolutamente si. Il soul della Motown è stata la nostra più grande fonte di ispirazione. Comunque abbiamo tutta una serie di generi musicali che ci ispirano, come RnB/gospel/soul/funk/jazz/hip-hop.
Lars: Entrambi abbiamo l’abitudine di suonare set molto eclettici, miscelando funk con hip-hop, jazz con soul, etc… Ci piace pensare che possiamo tradurre tutto questo nelle nostre tracce. La cosa più importante nei nostri pezzi è che debbano rimbalzare, come l’hiphop. Mi sono spiegato?
Se metà del vostro cuore appartiene alla Motown, l’altra è innamorata della Detroit house. A proposito di quest’ultimo genere, quale artista/etichetta vi ha influenzato maggiormente?
Lars: Gente come Kevin Saunderson, Carl Craig (Paperclip People), Juan Atkins e Derrick May sono quelli ovvi. Ma anche molti artisti house di Chicago o New York come Larry Heard, Kerri Chandler, Steve Hurley & Todd Terry.
Maarten: Anche per quanto riguarda le influenze, penso che crescere in Europa negli anni 80/90 ci abbia dato un’incredibile serie di input musicali. A volte diventiamo pazzi nel vedere quanta buona musica c’è in giro!!!
Entrando nel vostro studio, quale tipo di strumentazione troveremmo?
Maarten: Al contrario di quanto molta gente possa pensare, non usiamo molta roba analogica. Abbiamo un sintetizzatore Mopho, un piccolo generatore giallo, un Nordrack (in prestito), una scheda audio Duet 2, un compressore RNC, APC-40, un NI-Maschine e una Yamaha HS-80, Blue Sky & KRK-8 monitors.
Lars: Amiamo lavorare in digitale perché ha tutti i vantaggi di velocizzare il processo. Comunque continuiamo a cercare altra strumentazione analogica ogni settimana. Nella nostra lista dei desideri ci sono: Acidlab Miami 808, Roland 909, Yamaha DX7 e una buona 303 clone.
Il vostro quarto EP “Creep” è uscito su Freerange, niente male direi. Come vi sentite? Potete raccontarci qualcosa in più su questa collaborazione e magari dirci se c’è altro in arrivo sulla label di Jimpster?
Maarten: Wow, questo era in cima alla lista dei desideri per la nostra intera carriera ma, in qualche modo, siamo riusciti a farlo entro un anno dalla nostra prima uscita. Siamo ancora increduli per questo.
Lars: In verità abbiamo mandato il nostro primo EP alla Freerange, ma Jimpster non pensava fosse adatto alla Freerange in quel momento. Abbiamo continuato a mandarli materiale fino a quando non ha scelto Creep, poi è arrivato anche l’intero EP. Con un piccolo aiuto del nostro amico Jack Daniels, dovrei aggiungere…
Il 2012 è stato l’anno del vostro debutto, cosa dobbiamo aspettarci nel 2013? Qualche intenzione di mettere su una vostra etichetta?
Lars: Il 2012 è stato un anno impegnativo dal punto di vista delle produzioni, quindi abbiamo deciso che faremo 4 EP e qualche remix in meno. Ci stiamo organizzando per ampliare seriamente il nostro liveset con una strumentazione analogica e delle sensazioni più live.
Maarten: Per quanto riguarda l’etichetta è una possibilità, bisogna solo stare ad aspettare.
Anche se avete cominciato a suonare in giro per l’Europa da poco siete già stati nei posti più importanti. Quale è stata la vostra migliore esibizione?
Maarten: Il nostro successo pù grande è stato senza dubbio il Panorama Bar. Lì abbiamo suonato il nostro primo liveset (versione 1.1) ed è stato incredibile!!!
Lars: Dobbiamo comunque ricordare 2 situazioni che non erano così ovvie ma sono state un grande divertimento: Bixon ad Edinburgo ed il Louche a Leeds. Nel primo caso erano solo 40 persone ma sono andate fuori di testa, mentre a Leeds non abbiamo mai visto così tanta gente apprezzare il nostro liveset.
Avete una pistola puntata alla tempia, 3 vinili senza i quali non potreste vivere?
Lars:
1. Paperclip People – Throw (single)
2. Pharcyde – Labcabincalifornia (album)
3. FCL – It’s You (San Soda’s Panorama Bar Acapella)
Maarten:
1. Detroit Swindle – The Wrap Around (il nostro primo vinile)
2. Armand van Helden – Sampleslaya – Enter The Meatmarket
3. Dave Brubeck – Take five LP
English Version:
Just few people can boast of producing their first EP and less than a year later see their 4th Ep on the legendary label Freerange Records. Sir Jimpster is rarely wrong, and these Dutch guys are not an exception. Feeded with bread & Motown, pissed of Detroit house/techno, Lars and Maarten succedeed at shaping a unique sound mixing two different worlds. According to their biography, if Marvin Gaye would have made house music, they would have been his biggest fans. I don’t know if Marvin Gaye would have appreciated their music, but the big deal is that they are appreciated today. After all, how would they not been appreciated? They rushed into 2012 finding time, between epic drinks and ferocius bookings, to finish 5 EPs and a big bunch of remixes. The dutch-duo is going fast with no plans to stop in 2013, interesting news is coming actually. If you don’t wanna miss it, just keep reading.
Lars and Maarten, as Detroit Swindle you made a name for yourself quite quickly, gaining credits and respect within the electronic music scene. How you feeling about that? How your story started?
Maarten: It’s unbelievable to say the least. Since the first EP in the spring of this year, it all went so incredibly fast. Its cool that we get to visit new cities and countries every week. new years eve is gonna be our Italian debut!
Lars: It all started when we used to work together, programming a new venue in Amsterdam. We didn’t know it at that time, but 8 years & a lot of beers later, we would decide to start making music together.
Listening to your music there are no doubts why Detroit is part of your name. What is less clear is the meaning of swindle…what’s the story behind that name?
Lars: Well, we wanted to do something with Detroit because we both have an enormous love for the soul/funk from the Motown era. But using something like Detroit in our name could easily be mistaken for mis-using the Detroit techno/house legacy.
Maarten: We added swindle because it means a kind of fraud. This way we are using a bit of humor to disarm any confusion about the intention of our name.
Funk and soul of the Motown era are the back bone of your musical upbringing. How that music influences the way you produce deep house today? Is it correct to state that your sound is a kind of reinterpretation (in Dutch sauce) of the Motown era?
Maarten: Ohw, hell yes. Motown soul has been the biggest chunk of our musical inspiration. But we have a whole array of musical styles that inpire us, like: RnB/gospel/soul/funk/jazz/hip-hop.
Lars: We both used to dj eclectic sets as well. Mixing funk with hip-hop, jazz with soul etc. We’d like to think that we can translate that into our tracks. Main thing in our tracks is that it should bounce, like hiphop you know?
If one half of your hearth belongs to the Motown, the other one felt in love with Detroit House. Talking about that genre (Detroit house) which artists/labels influenced you most?
Lars: Guys like Kevin Saunderson, Carl Craig (Paperclip People), Juan Atkins, Derrick May are the obvious ones. But also lots of guys from the chicago and New York side of house like Larry Heard, Kerri Chandler, Steve Hurley & Todd Terry.
Maarten: As for the influences, I guess growing up in the 80/90’s in a liberal Europe has given us such a broad spectrum of musical input. Sometimes we just go crazy about the amount of good music that’s out there!
Stepping into your studio, which peace of gear would we see?
Maarten: Well, in contrary of what most people think, we don’t use a lot of analog gear. We have the Mopho synth, a little yellow powerhouse, a Nordrack (on loan), a Duet 2 soundcard, RNC Compressor, APC-40, NI-Maschine and Yamaha HS-80, Blue Sky & KRK-8 monitors.
Lars: We love to work digitally, because it has all the advantages of a quick workflow. But we’re looking into more analog gear every week. On our wishlist: Acidlab Miami 808, Roland 909, Yamaha DX7 and a nice 303 clone.
Your forth EP “Creep” has been released on Freerange Records…not too bad I would say. How you feeling about that? May you tell us more about this collaboration and if something else is coming on Jimpster’s label?
Maarten: Wow man, this was on top of our wish list for our entire career, but somehow we managed to pull it of within 1 year of our first release. We’re still amazed about that.
Lars: We actually sent our first EP material to Freerange, but Jimpster didn’t think it would fit on Freerange at the time. We just kept sending stuff and he picked up Creep and then the whole EP just came together. With a little help of our friend Jack Daniels, we might add…
2012 has been your debut year, what we should expect from you in 2013? No plans to start a label by your own?
Lars: Well, 2012 was a bit release-heavy so we decided on 4 EP’s and slightly less remixes. We plan to expand our liveset dramatically with analog gear and a more live (instruments) feel.
Maarten: About a label, it is a possibility, you just have to wait and see…
Even if you started touring recently, you have been already in the major venues. Which was your best gig? And which is the place you haven’t played that you really want to?
Maarten: Well, the biggest achievement, gigwise, was of-course Panorama Bar. We played our liveset (version 1.1) there and it was amazing!
Lars: But we have to give a shout-out to 2 gigs in the past year that were not that obviuous but a lot of fun: Bixon in Edinburgh, just 40 people, but the went mad! And Louche in Leeds; never seen so many people enjoy our liveset as they did there.
A gun is pointed to your head…3 vinyls you cannot live without?
Lars:
1. Paperclip People – Throw (single)
2. Pharcyde – Labcabincalifornia (album)
3. FCL – It’s You (San Soda’s Panorama Bar Acapella)
Maarten:
1. Detroit Swindle – The Wrap Around (our first vinyl)
2. Armand van Helden – Sampleslaya – Enter The Meatmarket
3. Dave Brubeck – Take five LP