Poco tempo fa scorrendo un quotidiano nazionale mi sono ritrovato davanti una simpatica foto dei Devo, credevo fosse uno dei tanti articoli contemplativi, invece era per il lancio del nuovo album! Si lo so a volte ritornano, ma a differenza di molti gruppi non credo lo abbiano fatto per soldi… del resto dopo essere usciti di scena, si sono conquistati un discreto spazio nel mondo delle colonne sonore, firmando molti successi nel music movie business degli ultimi vent’anni, poi se date un’occhiata in giro li troverete in centinaia di raccolte commemorative dei favolosi ’80s, compilation new age e raccoltine varie… insomma non hanno fatto la fame!
Da come parla Mark Mothersbaugh, cantante e leader del gruppo, hanno sentito fortemente la voglia di riproporsi, che il loro suono fosse giusto per questo momento… beh come dargli torto, le sonorità degli anni ’80 fanno parte del DNA di tutti quelli nati dopo! “Something for Everybody” è un album perfettamente in linea con il loro suono, lo stesso che li aveva resi famosi all’epoca, e resi kitch e demodè nei primi anni ’90, quando i riflettori hanno cominciato a spegnersi. Sinceramente non li ho mai seguiti più di tanto, innanzitutto perchè il loro primo album risale al 1979, ed ero troppo piccolo, poi perchè rappresentavano un genere che non ho mai amato più di tanto, quel mix tra punk, electro punk e new wave che alla fine mi sembrava un pò trash; però, ricordo che il loro modo di presentarsi, le loro atmosfere post nucleari, anche dalle semplici copertine dei dischi era abbastanza innovativo, e poi come molti dei gruppi prodotti da Brian Eno, avevamo suscitato in me un pò di curiosità!
“Something for Everybody” è un album simpatico da ascoltare senza troppe aspettative, con uno spirito un pò goliardico, certo se conoscete i loro vecchi long playing vi mancherà quel calore e quella pasta, che i s/plugin/amenti di questo album hanno cancellato… Buon ascolto!!!