È iniziata ufficialmente l’estate italiana dei festival e quest’anno sono dieci le candeline per il Mengo Music Fest, festival aretino di musica emergente e indipendente, ideato dall’Associazione Music!. Nell’epoca degli acquisti da iTunes, delle playlist di Spotify e della condivisione immediata, che in un certo senso impediscono a chiunque di andarsi a cercare qualcosa di nuovo – essendo tutto quanto pressoché facilmente reperibile – ecco, mai come oggi abbiamo bisogno di iniziative che ci permettano di scoprire qualcosa di nuovo, o comunque di far emergere tutto quello che si muove nel sottobosco. Si chiamava underground, ma non si può più dire. Quattro giorni di concerti basati sul concetto di ‘diversità’ musicale per comprendere che cosa intendiamo come ‘cultura’ musicale.
Si inizia giocando in casa – Arezzo, intendiamoci – quindi mercoledì 9 luglio dalle 18 saliranno sul palco quattro band emergenti: John and The Minimal, vincitori del concorso “Suono Dunque Sono”, Hombre Lobo, Samcro e Kaleidoscopic. Un tocco di psichedelia Made in Italy con il quartetto selvaggio di In Zaire (li avete sentiti lo scorso anno con White Sun Black Sun). Se aveste voglia di post-hardcore (nostalgici di At The Drive-In?), per voi ci sono i Gazebo Penguins, già premiati al Meeting delle Etichette Indipendenti.
Giovedì 10 luglio, sempre a partire dalle 18, riprende la carrellata di emergenti: è la volta di Tacita Intesa, Mud Stained Boots e Super Tele Rock. Segue il trio punk Progetto Panico, sotto la guida di Karim Qqru, il batterista dei Zen Circus (Vivere Stanca). Un tocco brit con il glam-punk’n’roll dei Giuda, che presenteranno il loro Let’s do it again. Prendete poi Bud Spencer e i Blues Explosion, metteteli insieme e ottenete il duo rock-blues fondato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio; il primo alla chitarra, il secondo alla batteria. Hanno appena rilasciato BSB3 per la 42 Records. Dieci tracce di rock vecchia scuola, per chi proprio dagli anni ’70 non riesce a staccarsi. E rocknrolla sia.
Venerdì 11 luglio parliamo toscano con altre tre band emergenti su cui sono puntati i riflettori: Whao!, Roxo e Voldo. A seguire l’elettronica morbida che mette insieme hip-hop, funk, soul, jazz e sonorità d’oltremanica ad opera del bolognese/berlinese Lorenzo Nada aka Godblesscomputers. Avete ancora nelle orecchie “Veleno”, una riflessione su come natura e uomo non stiano benissimo insieme e il cui vicendevole avvelenamento porterà all’estinzione di uno, entrambi o riporterà l’equilibrio. Chissà. Il giovanissimo progetto di Giorgio Spedicato, in arte Machweo, l’uomo del tramonto, una delle promesse che fa ben sperare nella nuova generazione di producer italiani. Shigeto, al secolo Zach Saginaw, direttamente dalla scuderia Ghostly International, si fa portavoce della nuova scena sperimentale americana e porta ad Arezzo il nuovo album “No Better Time Than Now”. Chiude il trio londinese Is Tropical, che ritorna in Italia sulla scia di “I’m Leaving”. Spostate le lancette di una trentina d’anni e ballate, gente! Se vi siete persi il video di “Lover’s Cave”, vi consigliamo la visione in maniera del tutto scanzonata: un concentrato di tette, culi e Dr. Martens, tre prodotti d’esportazione della terra di Sua Maestà.
L’ultima sera, sabato 12 luglio, dopo la tripletta degli emergenti Moondrive, Assassini del Pop e Last Not Worst (vincitori del Vallata Rock Contest), si apre con il main stage di Sin/Cos, nuovo progetto di Maolo Torreggiani, accompagnato da Vittorio Marchetti, che propone una formula tra elettronica-pop, soul e r’n’b. A seguire una delle band più attese di quest’anno, I Cani, la band indie-rock del cantautore Niccolò Contessa, che cavalca l’onda sul successo di “Glamour”. Chiudono le danze i Motel Connection, il progetto torinese nato nel 2000 da Samuel, cantante dei Subsonica, Pisti, e Pierfunk, il primo bassista dei Subsonica. Sul palco con il loro Vivace Tour, l’anima – parole loro – più tamarra del collettivo, insieme ai successi storici per cui li abbiamo conosciuti. A caricare la folla ci penserà l’opening act di Andrea Bertolini, dj e producer da tempo collaboratore di Boosta, altro Subsonica.
Le selezioni musicali nei cambi palco saranno a cura di Oops Fry, Riccardo Paffetti, Marco Del Mastro, Samuele Bertocci, Jacopo Fabbroni e del collettivo Social Kids.
Quindi compratevi i biglietti per andare ad Arezzo, quelli del treno, il festival è gratuito. Vi segnaliamo che al calendario si aggiunge anche un cartellone satellite, chiamatelo Off o come vi pare. Per la cronaca, il nome è Mengo Cult, ovvero una serie di incontri con gli autori, presentazioni di libri, mostre e altre cose interessanti. Da una mostra dedicata a Corto Maltese con le illustrazioni di Stefano Babini fino a toccare argomenti di più scottante attualità, come la presentazione del saggio Le catene del debito di Francesco Gesualdi. Sempre in tema Corto Maltese, verrà presentato il romanzo Il Corvo di Pietra di Marco Steiner, grande amico di Hugo Pratt.
Buon festival!