Dicembre 2004, dicembre 2014. Sono passati ormai dieci anni da quando il Berghain ha aperto le sue porte al pubblico. Dieci anni di piedi scalpitanti che attendono in fila il fatidico verdetto, dieci anni che Sven Marquardt decide chi è degno di varcare la soglia della Cattedrale, dieci anni di corpi seminudi che danzano nella penombra della sala techno più famosa d’Europa.
Per festeggiare questo importante anniversario, lo staff ha deciso di installare una mostra che aprirà i propri battenti il 7 Agosto e durerà fino alla fine del mese. Perché il Berghain non è un normale club come ce ne sono tanti, è architettura, arte, musica e clubbing, è il mito del “club” per antonomasia, dove non esiste solo il suono, ma l’ambientazione e il pubblico contribuiscono a fare della vecchia centrale elettrica di Berlino, una delle mete più ambite dai turisti in visita alla capitale tedesca. Il mito del Berghain nasce dieci anni fa, complici le figure che girano attorno al club, artisti di ogni tipo che lavorano giorno dopo giorno incrementando le storie su di esso. Ecco che così, parte l’idea della mostra, per dare spazio a questi personaggi vicini al locale, chi per questioni lavorative, chi per relazioni esterne. Un mese dove le porte del paradiso saranno aperte ad occhi indiscreti, dando la possibilità di visitare l’altro volto del Berghain, quello diurno, proprio come nel 2011, quando venne installata “ALLE”. “10”, questo il nome dell’esposizione, presenterà lavori, alcuni creati appositamente per l’occasione, che tratteranno temi come la club culture, il fenomeno di massa, il non elitarismo, il culto del corpo e dei tatuaggi, il neoclassicismo e l’architettura della struttura.
Si festeggia un’evoluzione, quella che ha elevato il Berghain non più a semplice locale, ma ad istituzione vera e propria.