Uno di questi giorni lo faremo anche noi: ripercorrere la lunga storia della house music tramite dieci pezzi che ne rappresentino la potenza sotto diversi volti. Un po’ quel che abbiamo fatto quest’anno con la techno, ma in maniera leggermente differente. Perché la vera forza della house si realizza nei singoli, non negli album. E perché l’amore più puro la house lo scatena per la sua inarrivabile abilità a inserirsi nel tempo in cui vive e interpretarne al meglio lo spirito, senza forzare mai la mano, assecondando gli entusiasmi generali e diventandone l’elemento catalizzatore. Ce lo faremo presto anche noi, un viaggio lungo i classici della house music. Nel frattempo l’hanno fatto recentemente i Dusky, sulle pagine di Beatport. I dieci pezzi house senza tempo, secondo la loro visione. Ve li riportiamo qui sotto, accompagnati dal loro commento. Larry Heard, Terrence Parker, Frankie Knuckles, Little Louie Vega, Kerri Chandler, Adonis, A Guy Called Gerald… ripassare la storia è sempre un piacere, da qualunque punto di vista lo si faccia.
[title subtitle=”Gat Decor – ‘Passion'”][/title]
“Uno degli originali inni prog-house, probabilmente quello che ha dato vita al genere. Beat soffusi intervallati a sottili momenti d’euforia fan presto spazio al pianoforte, uno dei riff di piano definitivi dell’epoca. Un pezzo bellissimo che funziona bene siam come caldo warm-up che nei momenti di picco.”
http://youtu.be/ydn5se200Kw
[title subtitle=”Larry Heard presents Mr. White – ‘The Sun Can’t Compare'”][/title]
“La semplicità al suo apice. L’abilità alle drum muchine combinata all’emozione di una parte vocale capace di toccare anche le sensibilità più dure.”
[title subtitle=”Pépé Bradock – ‘Deep Burnt'”][/title]
“Indietro fino al 1999 per un pezzo deep house sublime, quando deep house significava esattamente quel che dovrebbe essere sempre. Uno dei campionamenti più usati nella house music, con elementi funk anni ’70, disco e boogie che scorrono sullo sfondo, donando al pezzo uno splendido tocco classico.”
[title subtitle=”Terrence Parker – ‘Your Love'”][/title]
“Un altro pezzo ben infarcito di accordi, tanto perfetto su così tanti livelli. La parte vocale tocca le note giuste, tenera e delicata, per nulla cheesy. Terrence Parker è una leggenda e brani come questo ne dimostrano i motivi.”
[title subtitle=”Nu-Birth – ‘Anytime'”][/title]
“Un classico house e garage, un pezzo di nostalgia per chi come noi sentiva questo tipo di suoni nelle radio pirata agli esordi come dj. Il riff sintetico di sassofono suona in un modo tale che non avrebbe mai dovuto funzionare, ma in qualche modo la sua natura low-fi ti fa star bene. Tutti gli elementi combaciano perfettamente, e una marea di dettagli rendono la traccia sempre più interessante man mano che va avanti.”
[title subtitle=”Frankie Knuckles – ‘Baby Wants To Ride’”][/title]
“Questa fa scatenare le piste ancora dopo 25 anni. Una presenza regolare nei nostri dj set quando abbiam la possibilità di mettere qualche classico. Quel groove funky che trascina una parte vocale che non avrebbe funzionato da nessun altra parte, ma che nelle mani di Frankie Knuckles è il dettaglio perfetto che lo rende il maestro che è.”
[title subtitle=”Sole Fusion – ‘Bass Tone (Underground Network Mix)'”][/title]
“Probabilmente il nostro pezzo preferito di Little Louis Vega, col suo alias Sole Fusion. È stato il responsabile di tantissime tracce house seminali, ma “Bass Tone” è il pezzo che continua a tornare a galla ancora e ancora. Come si fa a suonare così attuali ancora dopo vent’anni?”
[title subtitle=”Kerri Chandler – ‘Get It Off'”][/title]
“Sarebbe peccato mortale compilare una raccolta di house senza tempo senza citare Kerri Chandler. Questo è il primo pezzo che abbiam conosciuto che incapsulasse grooves house e elementi hip hop in modo così conciso, ed è ancora stupefacente. Gli scratch che arrivano a metà traccia sono il vero colpo di genio.”
[title subtitle=”Adonis – ‘No Way Back'”][/title]
“Un classico acid. La sua bellezza sta nel’uso contenuto delle risonanze delle bassline 303. Mettici dietro una melodia bass semplice che sentiresti in loop all’infinito e un vocal robotico perso nella musica, e ottieni uno dei pezzi più iconici della Chicago house music.”
[title subtitle=”A Guy Called Gerald – ‘Voodoo Ray'”][/title]
“E un altro classico acid, ma stavolta dall’altra parte dell’oceano. Da Manchester A Guy Called Gerald realizza un mix unico di industrial funk, vocalizzi spettrali, 303 e ritmi tribali per un pezzo che definisce un’intera era. Sulla carta non suona come dovrebbe, ma nel mondo musicale reale è più della somma delle sue parti.”
http://youtu.be/5ADoBW0c-18