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[tab title=”Italiano”]Dominik Eulberg è sicuramente uno dei produttori e dj più enigmatici della scena musicale techno moderna. Residente nella foresta del Westerwald, Dominik vive in perfetta armonia con la natura, una caratteristica che si rispecchia nel suo sound. In questa intervista parla a proposito delle sue radici, la sua visione musicale e ovviamente riguardo all’equilibrio tra la sua vita immersa tra party e natura.
Iniziamo dal principio: quando hai capito che fare il dj sarebbe stato il tuo mestiere?
Sono cresciuto nella bellissima Westerwald, in armonia con la natura, senza tv e altre distrazioni antropogeniche di quel genere. La mia creatività si è potuta sviluppare in modo libero proprio grazie a queste circostanze. Infatti, passavo quasi ogni giorno immerso nella foresta ed ogni tanto, grazie alla mia immaginazione, i rami di un albero si trasformavano in una navicella spaziale, o addirittura in macchine e serpenti. Questo è il motivo per cui ho imparato a sviluppare idee mie, ad ascoltare il mio istinto e a fare quello che davvero mi piaceva, senza seguire regole dettate dai miei genitori e dalla società. Il fatto che poi sono diventato un musicista è in parte una coincidenza. Sarei potuto diventare un fotografo, un architetto o un pittore creativo. Nel 1993 ho iniziato a produrre musica elettronica. Era un contrasto davvero forte nella mia vita quotidiana e non riuscivo a spiegarmi come si potessero creare quei suoni mistici. Di conseguenza, ho poi comprato il mio primo sintetizzatore per scoprire come si potesse ricreare un suono acustico usando della semplice elettricità.
È risaputo tra i tuoi fans che hai una grandissima passione per l’ornitologia. Come riesci a unire la vita selvaggia della natura con quella selvaggia del dancefloor?
Vivo isolato in un piccolo villaggio sulle rive di un bellissimo lago nella foresta del Westerwald. Qui sono continuamente ispirato dalla mia artista preferita, Madre Natura. E da qui, posso perfino osservare gli uccelli dal mio salotto. Quando ho iniziato a produrre, ho unito la mia passione per la musica con la natura in un modo profondo e speciale. Ad esempio, ho registrato il cinguettio degli uccelli per poi includerlo nelle mie tracce.
Attualmente, sto provando a ricreare una foto acustica di un pezzo di natura che mi ispira, come farebbe un pittore quando dipinge un paesaggio o un oggetto. Allo stesso modo, mi piace osservare i rondoni, un tipo di uccello che vive, si nutre e si accoppia in aria. Durante la loro vita, questo tipo di volatile può coprire una distanza di 4 milioni di kilometri, ovvero 10 volte la distanza tra la terra e la luna. Questo tipo di cose ha un enorme impatto su di me e metto queste sensazioni direttamente nelle mie canzoni.
Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla tua collaborazione con Extrawelt per l’EP “…A Little Further” uscito su Cocoon Recordings. State già programmando la prossima release insieme?
Sì, stiamo già lavorando alla prossima release insieme. Lavorare con Arne è ogni volta molto divertente. Ci rispettiamo moltissimo a vicenda ed io ammiro la sua determinazione e professionalità. Condividiamo le nostre conoscenze senza invidia ma piuttosto con fiducia reciproca e cosi riusciamo a creare qualcosa che è molto più complesso rispetto alle singole componenti musicali. Il risultato è un lavoro di squadra speciale, qualcosa che come artista singolo manca.
Un uccellino ci ha detto che hai appena rinnovato il tuo studio completamente. Qual è la ragione per questa tua mossa e come sta influenzando la tua creatività?
Wow! Sembra che agli uccellini piaccia cinguettare. Il motivo principale per cui ho deciso di ristrutturare il mio studio è che ultimamente producevo la mia musica in una baita lontano di casa. Infatti, voglio avere la possibilità di creare musica quando voglio. La creatività non è qualcosa che si raggiunge semplicemente schiacciando un pulsante. Ora invece, mi piace creare musica ogni qualvolta mi viene una nuova idea in mente, non dipendendo più dal mio vecchio studio. D’altro canto, questo comporta il rischio che non ci si possa rilassare. In passato era orribile, ogni tanto saltavo fuori dal letto e accendevo tutta l’attrezzatura alle sei di mattina perché avevo una buona melodia in testa. Ora ho capito che le pause durante il lavoro sono importanti e questo funziona perfettamente col fatto che posso lavorare da casa.
Non molti sanno che tu produci anche musica per video games e pubblicità televisive. Sei sempre stato uno cui piaceva spingersi al limite musicalmente?
Per me è davvero noioso produrre soltanto musica edonistica da ballare. Adoro fare musica surreale per il semplice gusto di ascoltarla. La musica creata con lo scopo di far ballare è troppo spesso dogmatica. In questo momento sto lavorando ad una soundtrack per un gioco della Playstation e questo mi permette di lavorare liberamente in uno spazio aperto. Sono sempre alla ricerca di nuove direzioni per non diventare una copia di me stesso.
C’è una traccia speciale che porti sempre con te?
Ci sono canzoni che non mi stancherò mai di suonare, canzoni che colpiscono nel segno e senza tempo. Ad esempio Safari di Andre Kramis (James Holden remix), o anche The Mole People – Break Night. Per me, la buona musica si può definire tale quando è espressiva, autentica e innovativa. Ai giorni d’oggi, quando la gente può scaricare 10.000 mp3 velocemente, questo tipo di canzoni è una percentuale piccolissima.
In un mondo dove la musica è diventa così accessibile, come può un artista distinguersi dalla massa?
La cosa più importante è essere se stessi e reali. Bisognerebbe creare musica fine a se stessa e fidarsi delle proprie sensazioni. Questo è ciò che crea musica con carattere. Il più grande errore è copiare le mode perché ti rendono imitabile. Le mode vanno e vengono. Gli artisti con i propri ideali e i propri messaggi sono forti come rocce.
E ora la domanda che tutti gli italiani stanno aspettando: hai in programma di fare visita al nostro paese?
È da parecchio che non suono nel bel paese. Ma sono sicuro che vi farò visita in futuro.[/tab]
[tab title=”English”]Dominik Eulberg is surely one of the most enigmatic producers and DJs of the modern techno scene. Living in the Westerwald forest in Germany, Dominik lives in harmony with nature, a characteristic that reflects in his sound. In this exclusive interview speaks about his roots, his musical vision and of course, about the mix between the party life and nature.
Let’s start from your origins: when did you realize that djing and music production would be your career?
I grew up in the beautiful Westerwald in harmony with nature and without tv or any other anthropogenic confusion in that senses. My creativity could freely develop because of this reason. In fact, I spent almost every day in the woods and sometimes, because of my imagination, tree branches transformed into a spaceship, a car or a snake. This is the reason why I was able to develop ideas of my own, to listen to my instincts and to do what I really liked instead of following parental or social regulations. The fact that I became a musician is more or less a coincidence. In fact, I could turn out to be a photographer, an architect or even a creative painter. In 1993 I started to produce electronic music. It was such a contrast to my daily life that I could not explain to myself how these mystical sounds were created. Therefore I quickly bought my own synthesizer in order to discover how it is possible to recreate an acoustic sound simply from electricity.
It is well known between your fans that you have a big passion for ornithology. How do you combine your life in the wild with the wildness of the dancefloor?
I live isolated in a small village next to a wonderful lake in the Westerwald. Here I get inspired by my favorite artist, Mother Nature, and here I can even observe birds from my living room. When I first started producing music, I combined both my passion for music and nature in a very deep way. For example, I recorded the sound of birds twitting and include them into my tracks. Nowadays, I am trying to recreate an acoustic picture from a piece of nature which inspires me, as a painter would do when drawing a painting of a landscape or an object. In the same way, I watch common swifts, a type of bird, which lives, eats, drinks and even mates up in the air. During its entire life, this type of bird can cover a distance of 4 million kilometers, which is ten times the distance to the moon. These things have a big impact on me and I put these vibrations directly into my songs.
We were absolutely impressed about your collaboration with Extrawelt for the EP “…A Little Further” on Cocoon Recordings. Are you guys planning a new release together?
Yes, we are already working on the next release. Working with Arne is always a lot of fun. We both respect each other a lot. I admire his determination and professionalism. We share our knowledge in a envy-free way and, full of trust for each other, we start to develop something that is much more complex than the single components. The result is a great teamwork, something that is missing as a solo artist.
A bird told us that you just entirely renovated your studio. What was the reason behind it and how did it effect your creativity?
Wow! Looks like the birds are twittering, the primary reason for renovating my studio is that lately I have been producing my music in a cottage far away from my home. In the same time, I want to have the possibility to make music every day when I want it. Creativity is nothing you can achieve by pushing a button. Now, I enjoy making music whenever something comes up to my mind and I don’t have to depend on my old studio. However, this could also imply the risk that you never really relax. In the past it was horrible, sometimes I jumped out of bed and switched on the machines at 6 am because I had a good melody running in my brain. But now I do realise that breaks between work are the most important and this works perfectly in my own house.
Not many know that you are also producing music for video games and TV spots. Have you always pushed the boundaries of sound?
It is very boring for me to produce only hedonistic dance music. I love to make dreamy music just for listening and to simply enjoy. Dance music is often too dogmatic. Right now I am working on soundtrack for a Playstation Game, which is great because you can move freely in an open space. I am always looking for new directions in order not to end up being a copy of myself.
Do you have a special track you always have with you?
There are some songs that I am never tired to play, songs that simply hit the nail on the head and are timeless. For example Andre Kramls – Safari (James Holden remix) or The Mole People – Break Night. For me, music can be defined as good music, when it is expressive, authentic and innovative. In our times where people quickly download 10.000 Mp3’s, this type of songs are a very small percentage.
In a world where music became so accessible, how do you think an artist can distinguish him/herself from the mass?
The most important thing is to be intrinsic. You should make music for the sake of it and trust your own good sensations. This is what creates music with character. The biggest mistake is to copy trends. It makes you replaceable. Trends come and go. Artists with their own manifesto and message are as strong as rocks.
And now the questions that all italians are waiting: are you planning to play in our country any soon?
It has been a while since I played in your beautiful country. But I am confident that I will visit you more often in the future.[/tab]
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