Dopo il successo planetario in campo progressive del progetto Solaris grazie all’etichetta Anjunadeep dei celeberrimi Above & Beyond, i londinesi Alfie Granger-Howell e Nick Harriman hanno deciso di re-inventarsi presentandosi con un nuovo pseudonimo e tanta voglia di sperimentare. Cresciuti nell’enorme calderone musicale londinese, i due hanno fuso i loro diversi background musicali composti da radio pirata, negozi di dischi e studi di conservatorio. Ciò che hanno partorito è una miscelta di basi richiamanti Deep House e UK Garage, cantati Soulful e influenze classiche come l’utilizzo degli archi. L’album “Stick By This” uscito l’anno scorso è solo la ciliegina sulla torta per un duo che sembra non porsi limiti, conscio della propria capacità di sapersi costantemente rinnovare giorno per giorno.
In molte vostre interviste sostenete di aver avuto 2 formazioni musicali diverse fra loro, può essere questa complementarità il vero segreto del vostro feeling?
A: Certo, pensa che la differente crescita musicale e i diversi interessi ci abbiamo aiutato a sviluppare una buona relazione creativa fin da subito.
N: E’ stato decisamente utile all’inizio in quanto ci ha permesso di imparare molto uno dalla differente tecnica dell’altro.
Solaris e Dusky, stessi autori ma sonorità ben distinte: cosa vi ha portato a voler espandere il vostro range musicale al punto di “sconfinare” in un altro pseudonimo?
N: E’ stato un cambiamento molto naturale visto che il nostro suono è cambiato fino al punto in cui ci siamo sentiti giustificati ad assumere un’identità totalmente nuova. Abbiamo sempre avuto gusti molto eclettici e abbiamo avuto altri progetti anche nel passato, quindi non è stata una cosa difficile da fare.
Quanto ha influito crescere in un meltin’ pot di generi musicali come quello londinese? E’ stata forse questa continua stimolazione ambientale a farvi decidere di espandere i vostri orizzonti musicali?
N: Si crescendo a Londra siamo stati esposti a tutti i tipi di musica. Ascoltavamo un sacco le radio pirata, quindi sentivamo un sacco di UK Garage, Jungle, Drum’n’Bass ed Hardcore che hanno avuto una grande influenza su di noi.
A: A Londra inoltro c’erano un sacco di ottimi negozi di dischi, quando era ancora dura trovare il grosso della musica ditigalmente, quindi abbiamo passato un sacco di tempo nei negozi ascoltando tutti i tipi di musica.
Parliamo del vostro rapporto con la radio: non si può non citare BBC Radio 1 e fenomeni come Pete Tong e Toddla T che hanno entrambi avuto commenti entusiasti riguardo i vostri dischi. Quant’è stata importante la radio nella vostra crescita musicale?
N: Come detto poco fa la radio è stata davvero importante per farci crescere. C’erano letteralmente centinaia di stazioni pirata da ascoltare così avevamo davvero l’imbarazzo della scelta.
A: Ci siamo sentiti fortunati ad essere nel Regno Unito perché oltre alle stazioni pirata che sia cresciuti ascoltando, le grandi stazioni come Radio 1 hanno una grande tradizione e propongono un sacco di roba interessante ed underground la notte, il che è sempre stata una tradizione anche tornando ai vecchi tempi di dj come John Peel ecc… Tutto questo per dire che eravamo “esposti” a un sacco di bella roba negli anni.
Sia come Solaris che come Dusky avete sempre avuto una collaborazione attiva con Anjunadeep (etichetta degli Above & Beyond) non ultimo il vostro album “Stick By This” uscito nel 2011. Come è nato il rapporto con loro?
A: Above & Beyond scelsero una delle nostre prime tracce come Solarity che gli piacque molto e la rilasciarono su Anjunadeep. Da quel momento in poi abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con loro. Abbiamo fatto parecchie uscite come Solarity prima di realizzare il nostro album come Dusky con loro.
N: Si siamo stati davvero felici che abbiano accolto l’album come Dusky perché era un suono abbastanza diverso da quello che stavano proponendo fino a quel momento quindi hanno avuto una grande possibilità con esso.
Oltre che produttori, siete molto attivi anche come dj e personalmente vi ho apprezzati molto all’Eastern Electrics Festival poche settimane fa. Quanto è importante per voi poter portare la vostra musica in giro per i dancefloor di tutta Europa?
A: E’ molto importante, abbiamo entrambi fatti i dj fin da quando avevamo 15/16 anni quindi è qualcosa che abbiamo praticato e perfezionato per un sacco di tempo.
N: Amiamo l’aspetto legato alla performance, è importante almeno quando il lato produttivo per noi.
In questi ultimi anni il clubbing inglese sta vivendo uno scintillante periodo di rinascimento, non più solo Londra ma anche città come Manchester e Leeds offrono dopo tanto tempo una gran varietà di locali dove sentire i big mondiali di ciascun genere musicale. C’è qualche luogo che vi ha particolarmente colpito a livello scenografico o di pubblico durante i vostri tour in patria?
N: Manchester ha sempre avuto delle grandi vibrazioni ogni volta che ci abbiamo suonato, siamo sempre rimasti impressionati dalla cultura musicale che la gente di lì possiede. Credo sia frutto del forte patrimonio musicale in ambito dance della città.
Cosa avete in serbo per i prossimi mesi? Potete anticiparci qualcosa ai nostri lettori?
A: Abbiamo un sacco di date in Gran Bretagna ed Europa e per ciò che riguarda il lato produttivo abbiamo un EP da 2 tracce che uscirà su una nuova etichetta chiamata “School” di cui siamo molto eccitati. Usciranno molto presto anche un paio di remix per Dirtybird e Toolroom.
English Version:ù
Following the planetary success in matter of progressive house with their Solaris project (in collaboration with the Above & Beyond’s label Anjunadeep), london-based duo Alfie Granger-Howell and Nick Harriman decided to re-invent themeselves with a new pseudonym and a huge desire to experiment. Grown in the enormous music “cauldron” named London the two have merged their different musical backgrounds made of pirate radio, record stores and conservatory studies. What they gave birth to was a mix of Deep House and UK Garage, Soulful vocals and classical influences such as the use of bows. The album “Stick by This” that came out last year is just the highest step for a duo that seems to have no limits, aware of his ability in beeing constantly renewed day by day.
In many of your interviews you claim to have had two different musical educations, this complementarity can be the true secret of your feeling?
A: Yes, I think our different musical educations and interests definitely helped us develop a good creative relationship early on.
N: It was defintely very useful at first as we learnt a lot of different techniques from each other.
Solarity and Dusky: same authors but different sounds. What brought you to expand your range of music and “cross over” to another pseudonym?
N: It was a very natural change as our sound changed to a point that we felt justified a totally new identity. We’ve always had quite eclectic tastes and we’ve had other projects as well in the past, so it was an easy thing to do.
How important was growing up in a meltin ‘pot of musical genres such as London? Was perhaps this constant external stimulation the key to expand your musical horizons?
N: Yeah growing up in London we were exposed to all kinds of music. We listened to a lot of pirate radio, so heard a lot of UK garage, jungle, drum and bass, and hardcore which was a big influence on us.
A: We also had some really good record shops, back then it was hard to get most stuff digitally, so we’d spend a lot of time in the shops listening to all sorts of music.
Let’s talk about radio for a while: in the UK it’s impossible not to mention BBC Radio 1 and music phenomena like Pete Tong and Toddla T that have both spent appreciation words for your tracks. How important was radio in your musical growth?
N: As we mentioned before radio was really important to us growing up. There were literally hundreds of pirate and legitimate radio stations for us to listen to so we were really spoilt for choice.
A: We felt like we’ve been lucky in the UK because as well as the pirate stations that we grew up listening too, the big stations like Radio 1 have a great tradition of playing a lot of really interesting, underground and experimental stuff at night time, which is a tradition going back to the days of DJs like John Peel etc. It meant we were exposed to quite a lot of cool stuff.
As Solarity and Dusky you had an active collaboration with Anjunadeep (label of Above & Beyond) including your album “Stick By This” released in 2011. How has your relationship begun?
A: Above & Beyond picked up one of our first Solarity tracks which they really liked and re-released it on Anjunadeep. Since then we’ve worked really closely with them, we did several Solarity releases before we released the Dusky album with them.
N: Yeah we were really pleased they took on the Dusky album because it was quite a different sound to what they’d be doing before so they took a real chance with it.
As well as producers, you are also very active as djs and I personally appreciated you a couple of weeks ago at the Eastern Electrics Festival in London. How important to you is to bring your tunes on the dancefloors all over Europe?
A: Really important, we’ve both been djing since we were 15/16 so it’s something we’ve been practicing and perfecting for a long time.
N: We love the performance aspect, it’s just as important as the producing side of things to us.
In recent years, British clubbing is experiencing a glittering period of renaissance, not only London but also cities like Manchester and Leeds have after a long time a great variety of places to hear the headliners of each musical genre. Is there any place that has particularly impressed you in matter of audience and design during your gigs in the UK?
N: Manchester has always had a really cool vibe whenever we’ve played there, we’re always really impressed with the knowledge of the music people have there. I guess that comes from the strong dance music heritage of the city.
What are you planning for the coming months? Could you anticipate something to our readers?
A: We’ve got lots of gigs coming up around the UK and Europe, and release-wise we have a two track EP coming out on a new label called ‘School’ which we’re really excited about. We also have a couple of remixes coming out very soon for Dirtybird and Toolroom.