Commerciale? E’ quello che ti chiedi al primo ascolto di “Bolero”, traccia singola del bravissimo Dusty Kid presente sul catalogo Noir Music. Dusty Kid è uno che da anni attraversa lo spazio elettronico senza patemi, uno di quelli che ti fa ballare con cassa techno, a volte anche molto dritta, e svolazzi via via sempre più arabeggianti. Se dovessi definirlo, direi che Dusty Kid è uno da party serio, ecco.
Ma veniamo a “Bolero”: viaggio di nove minuti che fa di se stesso una storia molto più interessante di tanti EP e di altrettanti “albums” che mi è capitato di ascoltare ultimamente. Lo ammetto, il fatto di essere un pezzo singolo all’inizio mi ha spiazzato. Lo acquisti e pensi: “come faccio a scrivere un’intera recensione su un unico pezzo?” Mica è “Marionette”, mica è “SRO”, mica è “Black Noise” di Adam Port (a proposito, che grande pezzo!). Questo è un semplice “Bolero” amici, che di normale non ha proprio niente, nemmeno la ritmica. Le trombette e le maracas fanno molto techno – vacaciones (sapete a cosa alludo, vero?) – ma quello che colpisce di più in questo lavoro azzeccatissimo è l’ipnotica semplicità della trama, uno squarcio complicato in un mare di note abbastanza facili eppure mai (mai!) commerciali. Ecco dunque la risposta alla primissima domanda.
Chiusura perfetta per le nostre notti, la metto in cima alla lista delle chiusure veloci: un freccia argento da via lattea pronto a saltarti addosso, se solo ti azzardi ad ascoltarlo di traverso. Bravo Dusty Kid allora, vero rapace della produzione elettronica e fucina di idee venate di trance.