La Design Week Festival compie dieci anni, probabilmente nell’anno più importante per Milano, quel 2015 dell’Expo, in cui sono nutrite speranze e angosce di un’intera città.
I ragazzi di Elita che organizzano il festival, in questi anni, hanno fatto passi da gigante, portando avanti un progetto che, sì, culmina con la Design Week ma che si articola anche e soprattutto durante l’intero anno, coinvolgendo locali, artisti diversi tra loro per stile e genere, spazi desueti per il clubbing, imponendosi come l’unico vero festival milanese. Non è perciò un caso che il tema di quest’anno sia #Borderless, senza confini, a sottolineare l’ampiezza della proposta artistica, che va oltre i confini dell’elettronica meramente intesa, aprendosi a tutti i suoi mille rivoli, contaminando anche gli spazi in cui mai avresti pensato di ascoltare dell’elettronica. E’ un dato di fatto, quasi una dichiarazione di quello che già viene fatto da Elita durante l’anno, da sempre.
Un programma ampio e variegato, strutturato in diversi punti della città, per cui sono già usciti i primi nomi. Oltre agli eventi “warm up” di febbraio e marzo con Ariel Pink, Cut Chemist, DJ Shadow e TV On The Radio, i primi protagonisti che, dal 14 al 19 aprile 2015, animeranno l’unico festival milanese saranno: Ben UFO, Bob Moses, Coma, Dardust7, Dixon, Gui Boratto, Henrik Schwarz, Kiasmos, Mikael Seifu, Object, Pearson Sound, Portico, Rioji Ikeda, Shabazz Palaces. E, appunto, sono i primi, altri arriveranno per completare il quadro dei circa 50 act, in 30 diversi eventi.
Nomi diversi tra loro, apparentemente slegati, che riescono a trovare un proprio perché all’interno del festival, che riesce a valorizzare le mille anime dell’elettronica, con naturalezza e senza strappi. Un appuntamento che oramai è diventato imperdibile, in una settimana speciale per Milano, ancora di più nel suo decennale. Non mancheremo.