Ripartenza, sì; ma c’è modo e modo di ripartire. Le ripartenze che sono sotto il segno (anche) di una intesa umana, di amicizie di lunga data, di rapporto reale tra promoter, artista e territorio – con la voglia di far “crescere” il territorio, non solo di spremerlo economicamente – avranno sempre un posto privilegiato nel nostro cuore. Ed ecco, il prossimo 11 giugno a Chieti sarà indiscutibilmente così.
L’headline dice: data unica di Dj Harvey in Italia. Ed anche questo volendo potrebbe bastare, vista la grandezza dell’artista in questione. Ci sono però alcune cose molto importanti da aggiungere: il fatto che tutto si svolga in una città apparentemente “insolita”, Chieti, ma se ci seguite sapete bene quanto negli anni il vulcanico Arturo Capone si sia dato da fare per dare all’Abruzzo dei momenti di altissimo clubbing (…e non solo clubbing, vedi alla voce Noto/Sakamoto). Già questo è un segnale importante: la passione può essere più forte delle solite-rotte-del-commercio. E questa passione può fare del bene, perché riportare degli eventi allo Stellario cittadino – un posto molto suggestivo, nella parte alta della città – ha un significato importante anche per il territorio, per la vita quotidiana della città. Non a caso, c’è anche il patrocinio del Comune (…ed anche questo è un segnale di rilevanza, da sottolineare due volte).
Altri segnali: il fatto che tra i promotori della serata ci sia anche Dancity, il festival umbro che tanto amiamo, a dimostrazione che un network di “like-minded people” può fare la differenza, invece di stare lì ognuno a coltivare il proprio orticello (…e ricordiamo molto volentieri in tal senso anche la stretta alleanza tra lo stesso Dancity e Fat Fat Fat, altra gemma del Centro Italia); e poi ancora il fatto che non ci sia solo Harvey, ma che in generale per tutto l’evento sia stato costruito un cartellone notevolissimo.
Bellissima infatti la scelta – e per nulla scontata – di chiamare il raffinatissimo Panoram per uno dei suoi live set pieni di equilibrio, visioni, silenzi ed intensità; bella l’idea di chiamare una delle resident di uno dei club più meritori d’Europa, il Lux di Lisbona, ovvero Yen Sung; doveroso e significativo il fatto che a completare il tutto ci sia Fabrizio Mammarella, uno dei più grandi talenti a livello proprio europeo espressi dall’Italia nell’ultimo decennio (e passa) in campo clubbing e local hero (…sì, sfatiamo questa cosa del nemo propheta in patria, per favore!).
11 giugno, Chieti, Stellario. Se potete, se siete in zona, siateci. Siateci perché Harvey è bravone, ma siateci anche e soprattutto per tutto l’insieme di cose che vi abbiamo raccontato. Le ripartenze migliori si fanno così. Biglietti? Qui. Info? Qui.