Un uomo che si è costruito da solo, facendo tesoro di tutto ciò che prima come clubber e poi come dj/producer ha avuto modo di assimilare dall’ambiente che lo circondava. L’approdo a Berlino e una hit mondiale come El Baile Aleman insieme all’amico Coyu sono stati il trampolino di lancio, i premi della critica e la sempre più crescente collaborazione con lo Space di Ibiza la definitiva incoronazione.
Qual è stato il tuo primo approccio con la musica? Hai avuto qualche influenza particolare, qualche artista di riferimento?
E’ iniziato tutto a 16 anni, quando sono stato per la prima volta ad Ibiza, per la precisione all’Opening dell’Amnesia. Lì è cambiato tutto, è stato il primo club in cui sono stato. Al termine di quell’estate ho cominciato a suonare e dopo un paio d’anni ho iniziato a produrre musica.
La tua carriera sboccia nel 2009 quando insieme al tuo amico Ivan Ramos (in arte Coyu) fate uscire sull’etichetta amburghese Liebe*Detail il vostro primo singolo dal titolo “El Baile Aleman” volando subito al primo posto delle classifiche di vendita. Vi aspettavate così tanto successo fin da subito?
No di certo, noi (io e Coyu) l’abbiamo fatto solo per passare il tempo durante le giornate quando è passato a trovarmi a Berlino per produrre con Ronald Cristoph. E’ stata un’enorme sorpresa, credo che le cose migliori accadano quando meno te l’aspetti.
La scena house spagnola è stata “sconvolta” dall’arrivo dei così soprannominati “Three Amigos” meglio conosciuti come Edu Imbernon, Uner & Coyu. Come ti sei trovato a lavorare con loro e quanto ciò che hai appreso da questa collaborazione ha poi influito sulle tue produzioni in solitaria?
Con Coyu abbiamo iniziato a lavorare insieme dopo il successo di El Baile Aleman e con Uner siamo buoni amici da 6 anni, insomma i Three Amigos sono nati in maniera molto naturale, ognuno col suo suono distinto e la cosa veramente importante è che insieme ci divertiamo un sacco sia in studio che nel club.
Sei stato anche premiato agli Spanish Dance Awards in diverse occasioni, quanto è importante l’approvazione degli addetti ai lavori e degli altri dj per un artista?
E’ sempre piacevole essere riconosciuto per quello che è il proprio lavoro, ma non è la cosa più importante. Il lavoro e la realizzazione personale vissute giorno per giorno sono la chiave.
Dopo una buona quantità di produzioni e remix decidi di fondare Eklektisch, la tua etichetta personale, come nasce questo progetto?
E’ nato quando mi sono trasferito a Berlino nel 2008, ma specialmente alla fine del 2010 ho preso questo progetto sul serio. Uscite su vinile e solo musica “speciale” proposta dai miei artisti preferiti sono la ricetta. Abbiamo avuto buoni risultati negli ultimi 2 anni e sono molto felice per come sta andando.
Edu, producer di successo ma anche dj molto quotato: quanta importanza dai allo studio rispetto al club? Ti trovi più a tuo agio tra trastiere e sintetizzatori oppure ami maggiormente sentire il calore del dancefloor?
Ho bisogno di entrambi, ma mi sento a disagio senza il calore del dancefloor. Prima di essere un produttore sono stato un dj, forse è per questo motivo…
Hai girato praticamente tutto il mondo, c’è stata qualche festa o qualche locale che ti sono entrati particolarmente nel cuore?
Specialmente il Sud America e il Sud Africa, è fantastico in quei paesi. La musica elettronica è qualcosa di nuovo per loro paragonato all’Europa ed è bellissimo vedere la passione che hanno per essa.
La tua fama ti ha portato a poter mixare la nuova compilation dello Space di Ibiza, onore che non viene concesso a tanti. Com’è il tuo rapporto con l’isola o quanto è cambiata negli ultimi anni per quello che hai potuto vedere?
Il mio rapporto con l’isola è nato nel 2006 mi pare, fino al 2009 ci sono stato ogni estate come clubber e mi ci sono divertito davvero un sacco. Le successive volte che ci sono tornato è stato per suonare. L’Isola sta cambiando parecchio, ma non vuol dire che sia per forza una cosa negativa. Per ciò che riguarda la Compilation dello Space, è un onore farne parte quest’anno, è stato fantastico combinare le 15 tracce che per me rappresentano il suono dell’estate.
Cosa riserva il futuro ad Edu Imbernon? C’è qualcosa che vuoi svelarci?
Pubblicare ancora musica su buone etichette, fare uscire un album e continuare a scuotere il dancefloor in giro per il mondo.
English Version:
A Self-Made man, taking advantage of all that as a clubber first and then as a dj/producer has been able to assimilate from the environment around him. The move to Berlin and a worldwide hit as El Baile Aleman with his friend Coyu were the springboard, the critics’ awards and the growing collaboration with the Space Ibiza the ultimate coronation.
What was your fist approach with music? Have you had kind of particolar influencies or some reference artist?
It began with 16 years old, when I first visit Ibiza, to be exact it was at the Amnesia Opening Party. That changed everything, it was the first club i went. After that summer I started to play music and then a couple of years later I started producing.
Your career started up in 2009 when (joining your friend Ivan Ramos aka Coyu) you produced your first EP named “El Baile Aleman” on the Hamburg based label Liebe*Detail, reaching in a flash the first place on the selling charts. Did you expect so much success since the first steps?
Not at all, we (Coyu and me) did it just to do something during the mornings when he came to Berlin to produce with Ronald Cristoph. Was a huge surprise, I think big things happen when you don’t expect anything…
The Spanish house scene was “shocked” by the arrival of the so-dubbed “Three Amigos” better known as Edu Imbernon, Uner & Coyu. How did you get involved with them and how what you learned from this collaboration has also affected your production in solitary?
With Coyu we started working together after El Baile Aleman. Uner is a good friend since 6 years ago, so the three amigos came in a natural way, everyone has his own sound but the important thing is that we have good times everytime we are together in the studio or in the clubs.
You were also awarded to the Spanish Dance Awards on several occasions. How important is for an artist the approval of the experts and the other djs?
It’s always nice to be recognised for your work, but it’s not the most important thing. The day by day work and the day by day achievements are the key.
After a good amount of productions and remixes you decided to found Eklektisch, your own label, how did this project born?
It born when I moved to Berlin in 2008, but specially at the end of 2010 is when I took the project seriously. Vinyl releases, only special music with my favorite artists on it. We had good achievements in the last couple of years and I’m really happy with the label.
Edu: successful producer but also highly valued dj. How much importance you give the studio compared to clublife? You feel more at ease between keyboards and synthesizers or you prefer to feel the heat of the dancefloor?
I need both, but I feel strange without the heat of the dancefloor. I was a dj before than a producer, that can be the reason…
You have traveled quite all along the world, there were son parties or clubs that affected you particularly?
Specially South America and South Africa, it’s amazing at those countries. Electronic music is such a new thing in there compared to Europe and it’s so cool to see the passion they have for it!
Your fame has brought you to mix the new Space Ibiza compilation, an honor not granted to many. How is your relationship with the Island or what has changed in recent years for what that was your experience?
My relationship with the island started in 2006 I think, till 2009 I went every summer as a clubber and I really enjoyed a lot. Then next time I came was to play gigs. The island is changing a lot, but that doesn’t mean is a bad thing. About the Space Ibiza compilation, is an honor to be part of it this year, was awesome to compile 15 tracks that for me represent the sound of the summer.
What does the future hold for Edu Imbernon? Is there something you want to reveal?
More music in good labels, an album and keep rocking the dancefloors all over the world!